Eros e mistero: il Medioevo si svela ai Cloisters del Met

Eros e mistero: il Medioevo si svela ai Cloisters del Met
Un viaggio attraverso il tempo ci porta a esplorare le sfumature di amore, sesso e genere nel cuore pulsante del Medioevo. La mostra “Spectrum of Desire: Love, Sex, and Gender in the Middle Ages” promette di rivelare una ricca varietà di espressioni artistiche e culturali legate alla sessualità e all’amore. Inaugurata ai Cloisters, la sede distaccata del Metropolitan Museum of Art nel suggestivo nord di Manhattan, la rassegna presenta oltre cinquanta oggetti che sfatano i miti di una società medievale monoliticamente repressiva.
Tra i pezzi esposti, troviamo un audace piatto di rame che ritrae una donna che frusta il marito inginocchiato, un’immagine provocatoria che sfida le convenzioni del tempo. Un sorprendente ritratto di San Girolamo vestito da donna invita a riflettere sulla fluidità di genere nel periodo medievale. Inoltre, un delicato intaglio in bosso di Eva interagisce con un serpente dalla testa femminile, simboleggiando il complesso intreccio tra religione, erotismo e identità di genere.
Un’epoca di cambiamenti
Il periodo compreso tra il XIII e il XV secolo rappresenta un’epoca di profondi cambiamenti in Europa, in cui la Chiesa cercava di imporre norme rigide su matrimonio e sessualità. Tuttavia, le opere d’arte di quel tempo rivelano una curiosità inaspettata verso temi erotici e di genere. Tra gli esempi significativi possiamo citare:
- L’amore cortese e le unioni mistiche.
- Simboli erotici che si intrecciano con le rappresentazioni artistiche.
- Tavolette in avorio finemente scolpite, utilizzate per scambiare messaggi segreti.
Rappresentazioni di fluidità
Un aspetto particolarmente interessante emerso dalla mostra è la rappresentazione di figure religiose che mutano la loro identità di genere nel corso della vita. Come sottolinea l’esperto di Medioevo Roland Betancourt, oltre trenta santi hanno presentato questa transizione, solitamente da femminile a maschile. Questo mette in luce una dimensione di complessità e fluidità che sfida le concezioni tradizionali del periodo.
La curatrice Melanie Holcomb riflette su questo tema, affermando che gli artisti medievali esplorarono idee su sesso e genere in modi affascinanti e visivamente splendidi. La mostra si propone di stimolare un dialogo aperto sulla sessualità e le sue rappresentazioni nella cultura medievale, invitando i visitatori a riconsiderare le loro percezioni sul Medioevo.
Un prestito eccezionale
Tra i pezzi in mostra, spicca un prestito eccezionale: i “Rothschild Canticles”, un raro manoscritto miniato conservato alla Beinecke Library di Yale. Questo manoscritto raffigura alcune delle più antiche rappresentazioni di unione mistica, in cui l’estasi spirituale si fonde con la sensualità corporea. Una pagina datata intorno al 1300 mostra una donna distesa su lenzuola stropicciate, mentre una figura celeste maschile aleggia sopra di lei, creando un contrasto tra il sacro e il profano.
L’allestimento della mostra, che include la Fuentidueña Chapel, offre un contesto evocativo per gli oggetti esposti, permettendo ai visitatori di immergersi in un’atmosfera che riporta indietro nel tempo. La mostra “Spectrum of Desire” si presenta come un’opportunità unica per esplorare un aspetto meno conosciuto del Medioevo, sfidando le nozioni preconcette e invitando a una riflessione profonda sui temi dell’amore e della sessualità. Con l’invito alla mente aperta da parte di Nancy Thebaut, la rassegna si propone di stimolare una conversazione significativa e necessaria sul passato e su come esso continui a influenzare il nostro presente.