Il boom del second hand: 27 miliardi di euro in gioco secondo Pasceri di Subito.it

Il boom del second hand: 27 miliardi di euro in gioco secondo Pasceri di Subito.it
In un’epoca in cui la sostenibilità e il risparmio sono diventati temi centrali nelle scelte dei consumatori, il mercato dell’usato, o “second hand”, si sta affermando come uno dei settori più dinamici e promettenti dell’economia italiana. Giuseppe Pasceri, CEO di Subito.it, ha recentemente condiviso dati rilevanti riguardo a questo fenomeno durante l’evento “Sostenibilità al bivio”, organizzato da Adnkronos al Palazzo dell’Informazione a Roma. Nel 2024, il mercato dell’usato ha totalizzato un impressionante giro d’affari di 27 miliardi di euro, un segno evidente di una tendenza in continua espansione.
Partecipazione degli italiani al mercato dell’usato
L’osservatorio annuale che Subito.it realizza in collaborazione con Bva Doxa ha rivelato che il 63% degli italiani ha partecipato attivamente al mercato dell’usato, sia come acquirenti che come venditori. Questo dato è significativo non solo per il volume d’affari, ma anche per le implicazioni sociali ed economiche. La crescente accettazione dell’usato come alternativa valida e vantaggiosa all’acquisto di nuovi prodotti dimostra un cambiamento nelle mentalità dei consumatori, che sempre più spesso si rivolgono a soluzioni che promuovono un consumo più consapevole e sostenibile.
Evoluzione del mercato online
Pasceri ha sottolineato un aspetto particolarmente interessante: per la prima volta, il mercato online ha superato quello offline in termini di transazioni. Nel 2014, solo il 30% delle vendite di prodotti usati avveniva attraverso piattaforme digitali, mentre nel 2024 questa percentuale è balzata al 54%. Questo cambiamento riflette l’adozione di nuove tecnologie e un’evoluzione culturale nella percezione del mercato dell’usato, che sta diventando sempre più accessibile e conveniente grazie all’innovazione digitale.
Motivazioni alla base della scelta dell’usato
Ma quali sono le motivazioni che spingono gli italiani a scegliere il mercato dell’usato? Secondo Pasceri, le principali ragioni includono:
- Risparmio economico: Il fattore principale per molti consumatori.
- Sostenibilità: La crescente consapevolezza riguardo alla riduzione degli sprechi.
- Guadagno personale: La possibilità di vendere beni usati per liberare spazio e ottenere un ritorno economico.
Questo comportamento è in linea con le tendenze globali, dove il mercato dell’usato continua a crescere, sostenuto da una nuova generazione di consumatori che vedono il valore non solo nel possesso, ma anche nell’uso e nella condivisione.
Il fenomeno del second hand non è limitato solo al settore dell’abbigliamento, ma si estende a una vasta gamma di categorie merceologiche, tra cui elettronica, mobili, auto e articoli per la casa. Questo ampio ventaglio di opzioni rende il mercato dell’usato attraente per una varietà di consumatori.
Il ruolo della digitalizzazione
La digitalizzazione ha giocato un ruolo fondamentale in questo contesto, rendendo più facile per gli utenti comprare e vendere online. Piattaforme come Subito.it offrono interfacce intuitive e sicure per facilitare le transazioni, contribuendo a creare un ecosistema in cui gli utenti possono interagire direttamente tra di loro, senza la necessità di intermediari. Questo non solo semplifica il processo di vendita e acquisto, ma aumenta anche la fiducia nel mercato dell’usato.
Il futuro del mercato dell’usato sembra quindi luminoso, con tendenze che indicano una continua crescita e innovazione. L’attenzione alla sostenibilità, unita alla digitalizzazione e a un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, suggerisce che il second hand non è solo una moda passeggera, ma un vero e proprio cambiamento strutturale nel modo in cui concepiamo il consumo e la proprietà. Con un giro d’affari di 27 miliardi di euro, il mercato dell’usato è destinato a diventare un pilastro sempre più importante dell’economia italiana.