Invitalia prevede 4.114 nuove imprese grazie agli incentivi del 2024
Invitalia prevede 4.114 nuove imprese grazie agli incentivi del 2024
Roma, 5 giugno 2024 – Nel corso del 2024, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella durante un’audizione alla Commissione parlamentare sulla demografia, sono nate 4.114 nuove imprese grazie a strumenti come Resto al Sud, Borghi, Imprenditorialità Femminile, Nuove Imprese a Tasso Zero e Smart & Start Italia. Circa il 51% di queste attività ha scelto il Mezzogiorno come punto di partenza, confermando una tendenza che negli ultimi mesi sembra rafforzarsi. Mattarella ha spiegato che le agevolazioni concesse hanno superato complessivamente i 413,3 milioni di euro, con il 66% erogato a fondo perduto e il restante 34% sotto forma di credito agevolato.
Nuove imprese in crescita, il Sud fa la parte del leone
Il manager ha dettagliato come solo nell’ultimo anno siano stati sostenuti 1.500 progetti di imprese giovanili con agevolazioni per un totale di 157 milioni di euro. Di questi, 99 milioni sono arrivati come contributi a fondo perduto. Un segnale chiaro, ha detto Mattarella, della vitalità imprenditoriale delle nuove generazioni, soprattutto nel Mezzogiorno. Le cifre sono state presentate alla Camera dei Deputati, poco dopo le 11 del mattino, davanti a parlamentari e tecnici.
Imprenditoria femminile: più di 2.000 progetti finanziati
Non solo giovani. Invitalia ha puntato molto anche sulle donne: oltre 2.000 progetti femminili hanno ottenuto finanziamenti per 193 milioni di euro, di cui 135 milioni a fondo perduto. “Le donne stanno dimostrando un grande spirito d’iniziativa e una resilienza notevole”, ha detto Mattarella, sottolineando che la richiesta di accesso ai bandi dedicati è in costante aumento. I settori più attivi? Servizi innovativi, turismo sostenibile e agricoltura 4.0, secondo le prime analisi.
Incentivi, il mix tra fondo perduto e credito agevolato
Gli incentivi restano un pilastro per la nascita e la crescita delle nuove imprese. La divisione tra fondo perduto (66%) e credito agevolato (34%) nasce, ha spiegato Mattarella, dall’esigenza di sostenere chi parte da zero ma anche chi vuole investire in innovazione. In particolare, programmi come Resto al Sud e Nuove Imprese a Tasso Zero hanno aiutato molti giovani a superare le difficoltà iniziali legate all’accesso al credito bancario.
Il Mezzogiorno al centro della rinascita imprenditoriale
Il dato più importante resta la concentrazione delle nuove imprese nel Mezzogiorno: oltre la metà delle iniziative nate nel 2024 si trova tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. “Si sente forte la voglia di riscatto in questi territori”, ha commentato un funzionario presente all’audizione. Le difficoltà però non mancano: infrastrutture carenti, burocrazia pesante e problemi nell’accesso ai mercati sono ancora ostacoli concreti. Invitalia però promette di rafforzare il supporto alle startup con tutoraggio e formazione.
Storie dal campo, il volto nuovo dell’impresa
Non sono mancati esempi concreti. Come quello di Giulia Romano, giovane imprenditrice calabrese che ha avviato una piccola azienda agricola grazie al bando Resto al Sud: “Senza quel contributo non sarei mai partita”, ha raccontato al telefono mentre era nei campi di Cosenza a raccogliere fragole. Un esempio tra tanti che, secondo Invitalia, rappresenta il nuovo volto dell’imprenditoria italiana.
Poco prima di concludere, Mattarella ha stretto la mano a un deputato della commissione, scambiando poche parole a bassa voce. Poi si è fermato davanti a una cartina dell’Italia appesa al muro: “Il futuro passa da qui”, ha sussurrato, indicando il Sud con la punta della penna.
