Borsa europea: due velocità in attesa delle decisioni della Fed
Borsa europea: due velocità in attesa delle decisioni della Fed
Milano, 11 giugno 2024 – In una giornata segnata dall’attesa per le decisioni della Federal Reserve sui tassi d’interesse, le Borse europee hanno navigato tra alti e bassi, chiudendo con risultati contrastanti. Fin dalle prime ore, gli operatori hanno preferito muoversi con cautela, tenendo d’occhio i mercati americani e le notizie in arrivo da Washington, senza prendere posizioni decise. Come hanno raccontato alcuni trader di Piazza Affari, “tutti aspettano il prossimo segnale prima di agire davvero”.
Borse europee spaccate: Londra in rialzo, Francoforte in calo
A Londra, la Borsa ha chiuso in positivo, con un rialzo dello 0,6%. Secondo gli analisti di Barclays Capital, questo risultato riflette “una certa fiducia nell’economia britannica”, nonostante l’incertezza sulle prossime mosse della Fed americana. Situazione diversa a Francoforte, dove il Dax ha perso lo 0,6%. A pesare sono state soprattutto le vendite sui titoli industriali e dell’auto, con Volkswagen e Siemens tra i più colpiti. “Il mercato tedesco soffre molto per la forte dipendenza dall’export e per le tensioni commerciali globali”, ha spiegato un gestore di fondi di Monaco.
A Parigi, il Cac 40 ha lasciato sul terreno lo 0,19% in una seduta fiacca, con scambi bassi e pochi spunti. Gli investitori francesi, secondo Société Générale, “preferiscono stare alla finestra finché non sarà più chiaro cosa farà la Fed”. Più vivace invece Madrid, che ha guadagnato lo 0,39%. Qui il comparto bancario ha sostenuto l’indice Ibex 35, anche grazie alle aspettative di una politica monetaria ancora morbida da parte della Banca Centrale Europea.
Tutti con gli occhi sulla Federal Reserve
La giornata è scorsa all’insegna della prudenza. Gli investitori hanno puntato lo sguardo sulla riunione del Fomc, il comitato della Federal Reserve, che si chiuderà domani sera. Tra gli operatori circola la domanda se la Fed taglierà i tassi nelle prossime settimane o se deciderà di lasciarli fermi per tenere sotto controllo l’inflazione. “Non ci aspettiamo sorprese – ha detto un analista di Morgan Stanley a Milano – ma il mercato vuole capire bene il tono con cui Jerome Powell parlerà”.
Nel frattempo, i volumi sono rimasti bassi su tutte le principali piazze europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha oscillato vicino alla parità per quasi tutta la giornata, chiudendo sostanzialmente invariato. Gli scambi si sono concentrati su alcuni titoli bancari e sulle grandi società dell’energia, mentre il resto del listino è rimasto in attesa.
Inflazione e tassi: il nodo che tiene i mercati con il fiato sospeso
Al centro dell’attenzione resta l’inflazione e cosa farà di conseguenza la politica delle banche centrali. Negli Stati Uniti, i dati usciti la settimana scorsa hanno mostrato una crescita dei prezzi al consumo più alta del previsto. Questo potrebbe spingere la Fed a mantenere un atteggiamento prudente. In Europa, invece, la Bce ha appena tagliato i tassi per la prima volta dal 2019, ma – come ha ricordato Christine Lagarde – “la strada per stabilizzare i prezzi è ancora lunga”.
Gli investitori europei si chiedono anche quali saranno le prospettive di crescita per il Vecchio Continente. Secondo le ultime stime della Commissione Ue, il Pil dell’area euro crescerà dello 0,8% quest’anno. Un dato che non lascia molto spazio all’ottimismo, soprattutto considerando le tensioni geopolitiche e le incertezze legate alle elezioni americane.
Mercati in attesa: serve un segnale chiaro
In questo quadro, la sensazione tra gli operatori è quella di un momento di passaggio. “Siamo in una fase in cui ogni notizia può cambiare rapidamente l’umore del mercato”, ha detto un gestore milanese. Solo dopo le parole della Fed – e forse dopo i prossimi dati economici – i mercati potranno trovare una strada più definita.
Per ora, quindi, le Borse europee restano ferme, in attesa di segnali dagli Stati Uniti per capire quale sarà il prossimo passo.
