Due italiani su tre amano i fumetti: un fenomeno in crescita
Due italiani su tre amano i fumetti: un fenomeno in crescita
Milano, 3 novembre 2025 – Un italiano su quattro ha sfogliato almeno un fumetto nell’ultimo anno. Lo rivelano i dati appena diffusi dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE), presentati a Lucca Comics & Games. La ricerca, curata da Pepe Research, racconta un fenomeno che coinvolge una fetta consistente della popolazione: il 24% degli italiani tra i 15 e i 74 anni si è tuffato tra manga, graphic novel o strisce a fumetti. Ma il potenziale è ancora più ampio: soltanto il 34% degli italiani non ha mai letto un fumetto.
Il boom – e il rallentamento – di un mercato in fermento
Negli ultimi sei anni il settore ha fatto registrare una crescita da record. Tra il 2019 e il 2025, le vendite di fumetti in libreria, online e supermercati sono schizzate del 193% in copie (6,28 milioni nei primi nove mesi del 2025) e del 196% in valore (59,5 milioni di euro). Un balzo che ha sorpreso anche gli addetti ai lavori. Ma il trend non è tutto in salita: negli ultimi tre anni si è visto un calo progressivo – meno 15,9% nel 2023, meno 9,5% nel 2024 e meno 2,8% nel 2025, secondo NielsenIQ Bookdata.
Emanuele Di Giorgi, editore di Tunué e membro AIE, ha spiegato: “I numeri delle prime due settimane di ottobre ci dicono che il mercato si sta assestando”. La flessione rispetto allo scorso anno è ormai quasi nulla, appena lo 0,4%. “Siamo davanti a un mercato che si stabilizza e diventa sempre più competitivo”, ha aggiunto. Il pubblico dei fumetti, secondo lui, è curioso, variegato e spesso si lascia tentare anche da altri generi narrativi.
Chi legge fumetti? Giovani in testa, ma non solo
Il profilo dei lettori di fumetti in Italia vede una forte presenza tra i più giovani. Il 50% dei 18-24enni legge fumetti; tra i 15-17 anni la percentuale è del 49%, mentre scende al 38% nella fascia 25-34 anni. Tra gli uomini, invece, la quota arriva al 32%. Curioso il dato sui laureati: il 29% legge fumetti, la stessa percentuale dei cosiddetti “lettori forti” (chi legge più di dodici libri all’anno, esclusi i fumetti).
C’è poi una fetta di italiani che si è allontanata solo per un po’. Il 48% di chi non ha letto fumetti nell’ultimo anno ma lo aveva fatto in passato, dice di averli messi da parte per dedicarsi ad altri generi: gialli, horror, romance, fantasy o fantascienza. “Non è un addio definitivo”, racconta una studentessa incontrata tra gli stand di Lucca Comics. “Ogni tanto torno ai manga o alle graphic novel”.
Manga e graphic novel, i veri motori del mercato
Sul fronte delle vendite, il fenomeno più evidente sono i manga. Dal 2019 ad oggi la loro crescita è stata del 280,7%, tanto che oggi rappresentano il 74,4% del mercato dei fumetti in Italia. I fumetti per ragazzi hanno visto un aumento del 270,6%, coprendo il 14,3% delle vendite. Le graphic novel crescono più lentamente (+12,5%), ma rappresentano comunque il 10,1% del mercato.
Le “strisce” tradizionali – simbolo storico della nona arte – sono invece in calo netto: meno 30,2%, con una quota ormai marginale dell’1,2%. Un segnale che riflette anche il cambiamento delle abitudini di lettura e l’arrivo di nuovi linguaggi visivi.
Un pubblico vasto, ma sempre alla ricerca di novità
Secondo l’AIE, il pubblico dei fumetti è “grande e contendibile”. Solo un italiano su tre non si è mai avvicinato a questo mondo. E chi smette lo fa spesso per curiosità verso altri generi. “I lettori di fumetti sono lettori a tutto tondo”, sottolinea Di Giorgi. “Cercano risposte alle loro voglie di lettura anche altrove”.
A Lucca Comics & Games – tra cosplay colorati e lunghe file agli stand – la vitalità del settore si sente palpabile. Ma dietro i numeri da record degli ultimi anni si intravede un nuovo scenario: meno boom improvvisi, più consolidamento. Il futuro? Per gli editori presenti alla kermesse toscana sarà fatto di sfide, certo, ma anche di nuove possibilità per chi saprà intercettare gusti e tendenze di un pubblico sempre più trasversale.
