Piero Mascetti: un viaggio affascinante a Villa Borghese
Piero Mascetti: un viaggio affascinante a Villa Borghese
Roma, 29 giugno 2024 – Dal 30 ottobre 2024 al 25 gennaio 2026, il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese ospita la mostra “Piero Mascetti – Echi barocchi e visioni urbane”. Un viaggio attraverso più di trent’anni di lavoro dell’artista romano. Curata da Lorenzo Canova, l’esposizione presenta 30 opere, tra dipinti e lavori su carta, che offrono uno sguardo ravvicinato sull’evoluzione di Mascetti. Tra frenesia urbana, solitudine e una bellezza effimera che si dissolve nei suoi paesaggi interiori.
Tra Barocco e visioni contemporanee
La mostra parte dagli anni Novanta, quando Mascetti comincia a confrontarsi con la tradizione pittorica romana, in particolare il Barocco. “Il suo rapporto con la storia dell’arte è sempre stato diretto, mai nostalgico”, ha raccontato il curatore Canova durante la presentazione. Le tele esposte parlano di una ricerca che prende spunto dalla città – Roma e altre metropoli – per trasformarsi in visioni intime, dove la luce diventa protagonista, sia dal punto di vista narrativo che spirituale.
Camminando tra le sale del Museo Bilotti, il visitatore si immerge in un’atmosfera sospesa: pennellate dense, colori vibranti sulla tela, architetture appena accennate che si dissolvono in astrazioni. “Mascetti sa unire la memoria iconica a un desiderio di andare oltre”, ha spiegato Canova, indicando una tela del 2003 dove il profilo di una cupola romana si perde in un vortice di colori.
Quando la luce racconta la città
Nelle sue visioni urbane, Mascetti non si limita a riprodurre scorci riconoscibili. Lascia che sia la luce a trasformare lo spazio, creando atmosfere sospese tra realtà e metafora. “La città è solo un pretesto”, ha detto l’artista in un’intervista recente. “Mi interessa soprattutto come la luce attraversa le cose, le trasforma”.
In alcune opere la materia pittorica si fa quasi scultura: spessori di colore che modellano superfici, creando rilievi e ombre sorprendenti. In altre, invece, domina una rarefazione quasi musicale, dove il ritmo delle pennellate segue un tempo interiore, più che una descrizione precisa.
Il disegno, una ricerca a sé
Una parte importante della mostra è dedicata ai disegni, fulcro della pratica di Mascetti. Qui il segno grafico non è mai solo un abbozzo: diventa parte della composizione, dialoga con il colore e genera figure enigmatiche. “Il disegno per me è un modo per far emergere quello che ancora non so di sapere”, ha raccontato l’artista durante l’allestimento.
Nella sala finale, le opere su carta mostrano come il tratto possa essere ora deciso, ora leggero, facendo emergere figure e paesaggi interiori. A volte linee e colori si intrecciano fino a confondersi, dando vita a immagini che sembrano comparire e scomparire davanti agli occhi.
Un’esperienza nel cuore di Villa Borghese
L’esposizione – promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata dalla Galleria Lombardi e Zètema Progetto Cultura – è un’occasione per scoprire o riscoprire uno degli artisti più coerenti della scena romana contemporanea. Il percorso si snoda negli spazi luminosi dell’Aranciera, con grandi vetrate che si affacciano sul verde del parco: un dialogo silenzioso tra arte e natura che accompagna il visitatore dall’inizio alla fine.
La mostra è aperta dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 16, e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. L’ingresso è compreso nel biglietto del museo. Per chi cerca una pausa dalla frenesia della città o vuole lasciarsi sorprendere da nuove visioni urbane, l’appuntamento con Piero Mascetti offre uno sguardo inedito su Roma e sulla pittura contemporanea.
