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Ranucci si prepara all’audizione: cosa c’è da sapere sulla vigilanza Rai

Ranucci si prepara all'audizione: cosa c'è da sapere sulla vigilanza Rai

Ranucci si prepara all'audizione: cosa c'è da sapere sulla vigilanza Rai

Roma, 6 giugno 2024 – Nel pomeriggio di oggi, l’ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza Rai ha dato l’ok alla richiesta di audizione di Sigfrido Ranucci. La proposta, avanzata dai gruppi di opposizione dopo l’attentato subito dal conduttore di Report, è stata approvata all’unanimità. L’incontro, che si terrà nei prossimi giorni a Montecitorio, vedrà anche la partecipazione di Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai. La decisione è arrivata dopo ore di confronto nella sala al secondo piano di Palazzo San Macuto, dove si è riunita la commissione.

Opposizioni spingono per ascoltare Ranucci, Vigilanza risponde presente

La richiesta è stata formalizzata martedì scorso, subito dopo la notizia dell’intimidazione subita da Ranucci. “Serve chiarezza su quanto è successo e sicurezza per i giornalisti”, ha detto Walter Verini, deputato del Pd e tra i primi firmatari. Alberto Barachini, presidente della commissione, ha confermato che la scelta è stata unanime: “Dobbiamo ascoltare sia Ranucci sia Corsini per capire meglio la situazione e quali misure ha preso la Rai”.

Fonti parlamentari indicano che l’audizione dovrebbe tenersi già mercoledì prossimo. I dettagli verranno resi noti nelle prossime ore, ma dalla commissione assicurano trasparenza e rapidità.

Attentato a Ranucci, scatta la mobilitazione politica

L’episodio è avvenuto pochi giorni fa. Secondo le prime ricostruzioni, un ordigno rudimentale è stato piazzato sotto l’auto di Ranucci, vicino alla sua casa a Roma. A scoprirlo, intorno alle 7 del mattino, è stato un passante. Sul posto sono arrivati gli artificieri della polizia, che hanno messo in sicurezza la zona tra via dei Gracchi e piazza Cavour.

La notizia ha scosso subito il mondo politico e quello dell’informazione. “Un attacco alla libertà di stampa”, ha commentato Elly Schlein, segretaria del Pd. Sulla stessa linea Giuseppe Conte, che ha definito il gesto “vile e inaccettabile, ma non fermerà il lavoro dei giornalisti”. Solidarietà è arrivata anche dalla presidente della Rai, Marinella Soldi: “Siamo vicini a Ranucci e a tutti i nostri colleghi”.

Report nel mirino, indagini in pieno svolgimento

Report, la trasmissione d’inchiesta in onda su Rai 3 dal 1997, è spesso al centro di polemiche per i suoi servizi su politica, economia e mafia. Ranucci, che la conduce dal 2017, ha ribadito pochi giorni fa: “Non mi faccio intimidire. Continueremo a raccontare la verità”. Le indagini sull’attentato sono affidate alla Digos e alla procura di Roma. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona.

Fonti vicine agli inquirenti spiegano che l’ordigno non è esploso a causa di un malfunzionamento nel meccanismo di innesco. Finora non ci sono state rivendicazioni ufficiali, ma gli investigatori mantengono aperte tutte le piste. “Stiamo lavorando su più fronti”, ha detto un funzionario della questura.

La sicurezza dei giornalisti torna in primo piano

Il caso Ranucci riporta al centro il tema della sicurezza per chi fa informazione in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione, nel 2023 sono stati oltre 200 gli episodi di minacce o intimidazioni contro giornalisti. Un campanello d’allarme anche per il sindacato dei giornalisti Rai (Usigrai), che ieri ha chiesto “misure concrete per proteggere chi lavora nell’informazione”.

In Parlamento il dibattito sulle nuove norme per difendere la libertà di stampa è aperto da tempo. “Non possiamo lasciare soli chi racconta la verità”, ha detto Anna Ascani, vicepresidente della Camera, durante un incontro con i cronisti a Montecitorio.

Audizione in arrivo, attesa e richieste di risposte

L’audizione di Ranucci e Corsini sarà un momento importante per fare chiarezza e valutare eventuali interventi da parte della Rai e delle istituzioni. Nei corridoi della commissione si respira un clima di attesa. Molti parlamentari chiedono risposte veloci e impegni concreti.

Solo dopo questo passaggio si potrà capire se l’attentato spingerà a un cambio di passo nella tutela dei giornalisti. Nel frattempo, la solidarietà per Ranucci continua a crescere. Sono arrivati messaggi anche da associazioni internazionali come Reporters Sans Frontières e dall’Ordine nazionale dei giornalisti.