Trump promette di risolvere le sfide globali con Xi Jinping
Trump promette di risolvere le sfide globali con Xi Jinping
Seoul, 28 giugno 2024 – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si dice fiducioso che il vertice di domani con il leader cinese Xi Jinping in Corea del Sud porterà a “molte questioni risolte”. La dichiarazione è arrivata nel tardo pomeriggio, a bordo dell’Air Force One, mentre la delegazione americana si avvicinava a Seul. “Penso che avremo un ottimo incontro e che molte questioni saranno risolte”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo. Un chiaro riferimento alle tensioni aperte tra Washington e Pechino: dal commercio alla sicurezza regionale, senza dimenticare Taiwan.
Vertice sotto i riflettori, tra tensioni e speranze
L’appuntamento tra Trump e Xi, fissato per domani mattina in un hotel blindato nel cuore di Seul, arriva in un momento delicato. I rapporti tra Stati Uniti e Cina restano tesi su più fronti. La guerra commerciale, iniziata due anni fa, ha lasciato segni profondi nelle economie di entrambi i Paesi. Solo nelle ultime settimane, stando ai dati del Dipartimento del Commercio americano, l’export verso la Cina è sceso del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Eppure, tra i corridoi della Casa Bianca si respira un cauto ottimismo. Un consigliere presidenziale ha confidato: “C’è spazio per un’intesa”, senza però entrare nei dettagli.
Taiwan, un tema che non si può ignorare
A chi gli chiedeva se Taiwan sarà uno degli argomenti del vertice, Trump ha risposto in modo secco: “Non so se ne parleremo, non ne sono sicuro. Non c’è molto da dire: Taiwan è Taiwan”. Parole che mostrano una posizione netta, ma anche una certa prudenza. La questione dell’isola – che Pechino considera una sua provincia ribelle – resta uno dei nodi più delicati tra le due superpotenze. Solo pochi giorni fa, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese aveva ribadito che “la questione di Taiwan è un affare interno della Cina” e aveva invitato Washington a “non interferire”.
Reazioni da tutto il mondo
La comunità internazionale segue con attenzione. A Tokyo, il premier giapponese Fumio Kishida ha espresso la speranza che “il dialogo tra Stati Uniti e Cina contribuisca alla stabilità dell’Asia-Pacifico”. Anche l’Unione Europea, tramite una nota della portavoce della Commissione, ha mostrato “fiducia nella capacità delle parti di trovare soluzioni condivise”. Nel frattempo, a Seul, la sicurezza è stata rafforzata: strade chiuse intorno al luogo del summit, controlli serrati agli ingressi degli hotel. Alle 19:30 locali, una ventina di manifestanti si è radunata vicino all’ambasciata americana per chiedere “più trasparenza” sui contenuti dell’incontro.
Commercio e sicurezza al centro del tavolo
Fonti diplomatiche sudcoreane indicano che i temi principali saranno la riduzione dei dazi reciproci e la gestione delle rotte commerciali nel Mar Cinese Meridionale. Non solo: la Casa Bianca punta a ottenere garanzie sulla non proliferazione nucleare nella penisola coreana. “La sicurezza regionale è una priorità”, ha spiegato un funzionario americano che segue i negoziati. Xi Jinping, da parte sua, arriva al tavolo forte di un recente accordo commerciale con la Russia e di un sostegno consolidato dopo il Congresso nazionale del Popolo.
Tutti con gli occhi puntati su Seul
Il vertice di domani è considerato un momento chiave dagli osservatori. Solo dopo le strette di mano e le dichiarazioni ufficiali si potrà capire se davvero le “molte questioni” di cui parla Trump troveranno una soluzione concreta. Intanto, nell’hotel scelto per l’incontro si respira una tensione controllata: funzionari che controllano i badge, traduttori che sistemano le bozze degli accordi, qualche sguardo teso tra i membri delle delegazioni. Il mondo guarda a Seul: la partita tra Stati Uniti e Cina è ancora aperta.
