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Cib a Ecomondo 2025: esplorando le connessioni naturali del futuro

Cib a Ecomondo 2025: esplorando le connessioni naturali del futuro

Cib a Ecomondo 2025: esplorando le connessioni naturali del futuro

Rimini, 4 novembre 2024 – Il Consorzio Italiano Biogas ha acceso oggi i riflettori su di sé a Ecomondo, la fiera di riferimento per l’economia circolare e la transizione ecologica in Italia. Da oggi fino al 7 novembre, l’Area Forum del Cib (Stand 314, Padiglione D5) sarà il cuore pulsante di incontri, dibattiti e confronti serrati tra operatori, esperti e istituzioni sul futuro del biogas e del biometano agricolo.

“Connessioni naturali”: il Cib punta sul dialogo

Il Consorzio ha scelto come filo conduttore di questa edizione il tema “Connessioni naturali. Coltiviamo contatti, raccogliamo progetti”. Un modo per mettere al centro il dialogo tra le diverse realtà che animano il settore. “Vogliamo far emergere le esperienze dirette dei nostri soci e condividere le buone pratiche”, ha spiegato Piero Gattoni, presidente del Cib, all’apertura. L’obiettivo è chiaro: creare nuove sinergie per spingere più forte la transizione agroecologica in Italia, coinvolgendo agricoltori, tecnici e istituzioni in una rete più solida e collaborativa.

Un’agenda densa tra innovazione e normative

Il programma prende il via oggi alle 14 con il talk “La necessità di diffusione e le criticità di accesso alle tecnologie in agricoltura”. Un tema che tocca da vicino molti operatori, spesso frenati da burocrazia e costi troppo alti. “Serve un cambio di passo sulle autorizzazioni e sugli incentivi”, ha confidato un imprenditore agricolo mantovano, tra i primi ad arrivare allo stand.

Domani, mercoledì 5 novembre, sempre alle 14, si parlerà di “Le nuove frontiere del biometano agricolo. Strategie di mercato e scenari di sviluppo”. L’incontro è molto atteso, soprattutto per le novità portate dal Pnrr e le opportunità che si aprono sul mercato europeo. I dati del Cib parlano chiaro: nel 2023 la produzione italiana di biometano ha superato i 400 milioni di metri cubi, segnando un +15% rispetto all’anno precedente.

Norme e innovazione: il nodo delle autorizzazioni e del digestato

Giovedì 6 novembre, alle 11.30, si entra nel vivo delle normative con “Autorizzazioni e adempimenti per gli impianti biogas e biometano. Il nuovo quadro regolatorio e cosa cambia”, organizzato con Cib Service. Un tema caldo per gli operatori: “Le regole cambiano spesso, serve più chiarezza”, ha ammesso un tecnico presente. Dal Consorzio spiegano che solo con un quadro stabile si potranno sbloccare nuovi investimenti e far crescere gli impianti sul territorio.

Venerdì 7 novembre, dalle 10, si chiude con “Il valore del digestato: utilizzi innovativi e nuovi approcci in ottica Farming for Future”. Il digestato, prodotto dalla digestione anaerobica, è una risorsa preziosa per concimare i terreni. “Stiamo testando nuove tecniche per ridurre l’impatto ambientale e aumentare la resa agricola”, racconta una giovane agronoma di Cesena.

Un settore in crescita ma con sfide da affrontare

Oggi in Italia ci sono oltre 2.000 impianti di biogas agricolo, concentrati soprattutto al Nord, in Lombardia ed Emilia-Romagna. Il settore dà lavoro a circa 12mila persone, tra diretti e indiretti. Ma non mancano le difficoltà: accesso al credito, semplificazione delle procedure e formazione tecnica restano nodi da sciogliere, secondo chi opera sul campo.

“Il biogas può davvero fare la differenza per la decarbonizzazione dell’agricoltura italiana”, ha sottolineato Gattoni. “Ma serve un quadro stabile e investimenti mirati”. Ecomondo, in questo senso, è l’occasione giusta per fare il punto e raccogliere idee concrete per il futuro.

Appuntamenti e atmosfera in fiera

Nei corridoi di Ecomondo si respira attesa. Molti si fermano allo stand del Cib per chiedere informazioni o scambiare opinioni sulle ultime novità normative. Gli incontri vanno avanti fino a venerdì mattina, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, aziende agricole e startup innovative.

La sensazione tra addetti ai lavori e osservatori è che il biogas agricolo sia ormai una realtà solida, ma ancora alla ricerca di un riconoscimento pieno. Ecomondo diventa così il luogo dove queste “connessioni naturali” possono trasformarsi in progetti concreti per il futuro dell’agricoltura sostenibile italiana.