Incontro storico tra Trump e Xi: le attese in Corea del Sud
Incontro storico tra Trump e Xi: le attese in Corea del Sud
Busan, 15 giugno 2024 – Questa mattina, intorno alle 9.30 ora locale, Donald Trump e Xi Jinping si sono incontrati alla base aerea di Gimhae, vicino all’aeroporto internazionale di Busan, in Corea del Sud. Un incontro confermato dai principali media cinesi e sudcoreani, che segna un nuovo capitolo nei rapporti tra Stati Uniti e Cina, in un momento segnato da tensioni commerciali e questioni di sicurezza nel Pacifico.
Trump e Xi a Busan: un incontro che fa rumore
La scelta di Busan non è stata casuale. La città portuale, seconda solo a Seul per importanza economica, si trova a pochi chilometri dal confine marittimo con il Giappone e rappresenta un punto strategico per tutta la regione. L’incontro si è svolto in un edificio riservato dentro la base militare di Gimhae, luogo che ospita spesso esercitazioni congiunte tra forze sudcoreane e americane. Dietro le quinte, si sono consumate settimane di trattative riservate tra le diplomazie.
Fonti vicine alla delegazione americana raccontano che a chiedere l’incontro è stata direttamente la Casa Bianca. “Serve riaprire un canale diretto con Pechino”, ha confidato un funzionario agli organi di stampa locali, riconoscendo le tensioni degli ultimi mesi. Dall’altra parte, il portavoce del ministero degli Esteri cinese ha definito l’appuntamento “un’occasione per ricostruire fiducia”, sottolineando la volontà di evitare nuove escalation.
Al centro del tavolo: sicurezza, commercio e Corea del Nord
Il colloquio, durato circa due ore, ha toccato i temi più caldi: dalla minaccia nucleare nordcoreana alle dispute commerciali che tengono banco da tempo. Tra i consiglieri di Trump c’erano John Bolton e Mike Pompeo, noti per la loro linea dura verso la Cina. Xi Jinping era accompagnato dal ministro degli Esteri Wang Yi e da altri membri del Politburo.
“Abbiamo parlato apertamente delle nostre differenze”, ha detto Trump ai giornalisti al termine dell’incontro, senza entrare nei dettagli. Xi Jinping, secondo l’agenzia Xinhua, ha ribadito la necessità di “rispettare la sovranità cinese” e di “lavorare insieme per la stabilità della penisola coreana”. Nessuna dichiarazione congiunta è stata diffusa subito dopo.
Le reazioni da Washington e Pechino
A Washington, la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha definito il vertice “un passo nella direzione giusta”, pur ammettendo che “restano ancora molte differenze”. A Pechino, il Global Times ha titolato sulla “ferma determinazione della Cina a difendere i propri interessi”. Sui social cinesi, invece, i commenti sono stati più cauti: “Serve dialogo, ma senza cedere terreno”, ha scritto un utente su Weibo.
Intanto a Busan, intorno alla base di Gimhae, l’atmosfera è rimasta tesa per tutta la mattina. Decine di agenti hanno presidiato gli ingressi fin dall’alba. Alcuni residenti hanno raccontato di aver visto colonne di auto nere dirigersi verso l’hangar principale. “Non capita spesso di vedere tanto movimento qui”, ha detto un impiegato dell’aeroporto, indicando la pista secondaria dove sono atterrati i due leader.
Cosa succederà adesso?
Per il momento non sono previsti altri incontri bilaterali nelle prossime ore. Fonti diplomatiche sudcoreane non escludono però che questo primo faccia a faccia possa aprire la strada a nuovi negoziati su temi come le rotte commerciali nel Mar Cinese Meridionale o la cooperazione in campo sanitario.
Gli esperti invitano alla prudenza. “Non ci aspettiamo svolte immediate”, spiega il professor Lee Hyun-woo dell’Università Nazionale di Seul. “Ma il fatto che Trump e Xi si siano seduti allo stesso tavolo, qui a Busan, è già un segnale che qualcosa si muove”.
Resta da vedere se dalle parole si passerà ai fatti. Per ora, nella base di Gimhae, si è scritto un nuovo capitolo della lunga partita tra Washington e Pechino. Come spesso accade in diplomazia, solo il tempo potrà dire se questo incontro lascerà davvero il segno.
