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Mattarella: Poste e Cdp, custodi della Costituzione italiana

Mattarella: Poste e Cdp, custodi della Costituzione italiana

Mattarella: Poste e Cdp, custodi della Costituzione italiana

Roma, 20 giugno 2024 – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ribadito il ruolo chiave di Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane nella salvaguardia del risparmio degli italiani, intervenendo questa mattina a Roma alla cerimonia per il 150° anniversario del risparmio postale. L’evento si è svolto nella storica sede centrale di Poste in piazza San Silvestro, con la presenza di rappresentanti delle istituzioni, i vertici delle due società e una platea composta da dipendenti e cittadini.

Mattarella: “Cdp e Poste, custodi della Costituzione”

Nel suo discorso, Mattarella ha ricordato come la promozione e la tutela del risparmio siano valori fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana. “Con l’incoraggiamento e la protezione di ogni forma di risparmio, Cdp e Poste Italiane agiscono da veri e propri custodi della Costituzione”, ha detto il presidente agli intervenuti poco dopo le 11. Un passaggio che ha suscitato un applauso caloroso, con un’emozione palpabile tra i dipendenti più anziani.

Mattarella ha poi ripercorso le tappe principali della storia del risparmio postale, nato nel 1874 con i primi libretti. “Un’istituzione che ha accompagnato la crescita del Paese”, ha spiegato, “offrendo a milioni di famiglie uno strumento sicuro per mettere da parte i propri risparmi”. Tra il pubblico c’erano anche alcuni pensionati che hanno raccontato di aver aperto il primo libretto negli anni Sessanta.

Un punto di riferimento per famiglie e territori

Secondo i dati di Cassa Depositi e Prestiti, oggi in Italia ci sono più di 26 milioni di libretti postali attivi. Numeri che dimostrano la fiducia degli italiani in questo strumento, visto da molti come un “porto sicuro” nei momenti di incertezza economica. “Il risparmio postale è stato e resta un pilastro per le famiglie e i piccoli centri”, ha spiegato Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, intervenuto subito dopo il presidente.

Del Fante ha sottolineato come i fondi raccolti tramite libretti e buoni fruttiferi servano a finanziare opere pubbliche, scuole, ospedali e infrastrutture locali. “Un meccanismo virtuoso”, lo ha definito, “che trasforma il risparmio privato in crescita per tutti”. In sala, diversi sindaci hanno annuito: tanti Comuni, soprattutto quelli più piccoli, continuano a contare sui finanziamenti garantiti da Cdp.

La sfida della modernità

Negli ultimi anni, il risparmio postale ha affrontato la sfida della digitalizzazione. Oggi è possibile aprire un libretto anche online o tramite app, ma – come ha rimarcato Del Fante – “gli uffici postali sul territorio restano un presidio fondamentale”. In Italia ci sono oltre 12.700 sportelli attivi, spesso l’unica presenza pubblica nei piccoli centri. “Non possiamo dimenticare il valore sociale delle nostre sedi”, ha aggiunto l’ad di Poste.

Anche Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, ha sottolineato l’importanza di innovare senza perdere di vista la missione originaria. “Innovare significa rendere il risparmio accessibile a tutti”, ha detto, “ma sempre mantenendo la fiducia che ci lega ai cittadini da un secolo e mezzo”.

Un anniversario tra passato e futuro

La cerimonia si è chiusa poco dopo mezzogiorno con la consegna simbolica di un libretto commemorativo a una giovane studentessa romana. Un gesto che – secondo gli organizzatori – vuole simboleggiare il passaggio di testimone tra generazioni. “Il risparmio postale non è solo una questione economica”, ha raccontato una dipendente storica di Poste, “ma un pezzo della nostra identità”.

Durante l’evento sono stati ricordati anche alcuni dati: secondo le ultime stime, i depositi raccolti tramite libretti e buoni superano i 280 miliardi di euro. Una cifra che conferma il ruolo di primo piano di Poste Italiane e Cdp nel sistema finanziario del Paese.

“Il futuro del risparmio postale passa dalla capacità di adattarsi ai tempi”, ha concluso Mattarella prima di lasciare la sala. “Ma resta intatto il suo valore costituzionale: proteggere chi mette da parte anche solo qualche euro ogni mese”. Un messaggio che – almeno oggi – ha trovato eco tra istituzioni e cittadini.