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Mercati asiatici in altalena: dazi e decisioni della Fed influenzano le borse

Mercati asiatici in altalena: dazi e decisioni della Fed influenzano le borse

Mercati asiatici in altalena: dazi e decisioni della Fed influenzano le borse

Tokyo, 5 giugno 2024 – Le borse asiatiche hanno vissuto una mattinata di alti e bassi, mentre gli investitori cercano di leggere tra le righe le ultime novità sul fronte geopolitico e monetario. Al centro dell’attenzione ci sono stati il recente incontro tra Donald Trump e Xi Jinping e le parole di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, sulle possibili mosse sui tassi di interesse a dicembre. Una combinazione che sta muovendo i mercati con molta cautela.

Asia in bilico tra cautela e nervosismo

La giornata è partita con prudenza nei principali mercati asiatici. A Tokyo, il mercato ha chiuso quasi in pari, con un timido +0,04%. In Cina, invece, l’umore è stato più pesante: Shanghai ha perso lo 0,7%, mentre Shenzhen ha lasciato sul campo l’1,2%. Gli esperti locali spiegano che il calo riflette l’incertezza sui rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, unita alla pressione di un dollaro forte. A Seul, invece, il listino ha chiuso in leggero rialzo, guadagnando lo 0,14%, segno di maggiore stabilità rispetto ad altre piazze della regione.

Vertice Trump-Xi: nessuna svolta, ma un segnale di dialogo

L’incontro tra il presidente americano e il leader cinese era atteso con molta attenzione. Fonti diplomatiche da Pechino riferiscono che, pur senza passi concreti, il dialogo è servito a tenere aperte le linee di comunicazione tra le due potenze. “Non ci sono stati annunci clamorosi, ma il fatto che si siano seduti a parlare è stato interpretato come un segnale positivo,” racconta un operatore di una banca d’investimento di Hong Kong. Tuttavia, la mancanza di dettagli sulle prossime mosse ha lasciato gli investitori in attesa, senza spunti chiari per muoversi.

Powell smorza le aspettative su nuovi tagli

A pesare sull’umore dei mercati sono state anche le parole di Jerome Powell sulle ipotesi di un taglio dei tassi della Federal Reserve a dicembre. Il presidente della Fed ha spiegato che la banca centrale prenderà decisioni solo in base ai dati economici, senza fretta. Questo ha rafforzato il dollaro e spinto al rialzo i rendimenti dei titoli di Stato americani. “Powell ha chiarito che la Fed vuole mantenere la calma – spiega un gestore di fondi a Singapore – e questo ha frenato l’entusiasmo per le azioni”.

Future europei e americani: mercato in attesa

Anche i future azionari su Wall Street e in Europa hanno viaggiato su un terreno incerto nelle prime ore della mattina italiana. Il contratto sul Dow Jones perdeva lo 0,05%, mentre quello sullo Stoxx600 europeo segnava un leggero rialzo dello 0,06%. Gli operatori dicono che la mancanza di una direzione netta riflette la prudenza in vista delle prossime mosse delle banche centrali e l’attesa di nuovi sviluppi sul fronte commerciale.

Analisti: volatilità contenuta ma presente

Per molti osservatori, i mercati restano in una fase di volatilità moderata ma continua. “Gli investitori cercano di capire se torneranno tensioni tra Stati Uniti e Cina o se invece si troverà un’intesa,” racconta un analista di Tokyo. Nel frattempo, il dollaro forte continua a mettere pressione sui mercati emergenti asiatici, già alle prese con una crescita più lenta rispetto agli anni scorsi.

Prudenza in vista di nuovi segnali

Per ora, la parola d’ordine è prudenza. Solo nelle prossime settimane si capirà se le banche centrali prenderanno nuove misure o se continueranno a osservare senza muoversi. Nel frattempo, nelle sale operative di Hong Kong e Singapore si seguono con attenzione i dati economici in arrivo e le parole dei leader politici. “Il mercato – conclude un trader di Shanghai – aspetta segnali più chiari prima di fare la sua mossa”.