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Un nuovo studio sulla povertà energetica: la collaborazione tra Fondazione Banco Energia e Luiss

Un nuovo studio sulla povertà energetica: la collaborazione tra Fondazione Banco Energia e Luiss

Un nuovo studio sulla povertà energetica: la collaborazione tra Fondazione Banco Energia e Luiss

Roma, 6 giugno 2024 – Sono 2,36 milioni le famiglie italiane che oggi si trovano a combattere con la povertà energetica, pari al 9% del totale. È questo il quadro che emerge dal nuovo rapporto presentato oggi al Campus Luiss di viale Pola, un fenomeno in crescita che si fa sentire soprattutto nei piccoli centri e nelle zone periferiche, più che nelle grandi città. Il volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia insieme all’Università Luiss e pubblicato da Luiss University Press, mette insieme numeri, storie e analisi per raccontare una delle sfide sociali più urgenti del Paese.

Il divario che divide l’Italia

I dati raccolti da Oipe (Osservatorio italiano sulla povertà energetica) e Ipsos mostrano un aumento delle famiglie in difficoltà che si concentra soprattutto nelle Isole e nel Nord Ovest. Ma il fenomeno non è uguale ovunque. “Nei piccoli comuni e nelle aree periurbane la situazione è più grave”, ha spiegato Paola Valbonesi, presidente di Oipe, durante la presentazione. Le grandi città sembrano reggere meglio, ma il divario con il resto del Paese si allarga.

A colpire è anche la percezione della gente: il 77% degli italiani si dice preoccupato per il rincaro di energia e gas. Due su tre temono di non farcela con le bollette nei prossimi anni. “Senza interventi strutturali, la povertà energetica rischia di peggiorare”, ha ammesso Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos e della Luiss School of Government.

Un libro che parla di numeri e vite

Presentato oggi nella Sala delle Colonne del campus romano, il libro intreccia dati, testimonianze e storie raccolte sul campo. “Volevamo andare oltre i numeri”, ha detto Cesare Alemanni, saggista e autore del capitolo “Fuoco invisibile”. “Perché l’accesso all’energia è una questione concreta di giustizia sociale”. Alemanni ripercorre l’evoluzione del rapporto tra civiltà ed energia, portando come esempio il modello della Fondazione Banco dell’energia.

Nel capitolo “L’elettrificazione delle disuguaglianze”, Cesare Pozzi, professore di Economia Politica alla Luiss, analizza le cause profonde della povertà energetica: “Le crescenti disparità di reddito pesano direttamente sull’accesso ai beni essenziali”, spiega Pozzi. Il libro vuole essere uno strumento per capire e sensibilizzare, unendo rigore scientifico e storie concrete per stimolare il dibattito pubblico.

Banco dell’energia: numeri e progetti concreti

Nata su iniziativa del Gruppo A2A, la Fondazione Banco dell’energia ha raccolto più di 13 milioni di euro per aiutare circa 17mila persone in difficoltà. Solo nel 2024 sono stati spesi oltre 4 milioni di euro in progetti concreti: dal pagamento delle bollette alla sostituzione di elettrodomestici vecchi, fino a migliorare l’efficienza energetica degli enti partner e creare comunità energetiche rinnovabili.

“Conoscere il fenomeno è il primo passo per affrontarlo”, ha sottolineato Roberto Tasca, presidente della Fondazione. “Abbiamo fatto questo libro insieme alla Luiss per tenere alta l’attenzione su un tema che riguarda migliaia di famiglie. Continueremo a rafforzare la rete solidale e a promuovere progetti che uniscono aiuto concreto, educazione e responsabilità collettiva”.

Il Manifesto per un’energia accessibile a tutti

Nel 2021 la Fondazione ha lanciato il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, coinvolgendo oltre 100 firmatari tra aziende, enti del terzo settore e centri di ricerca. L’obiettivo è costruire una rete nazionale capillare e pronta a intervenire. “La transizione energetica equa e sostenibile è una sfida complessa che richiede l’impegno di tutti”, ha detto Paolo Boccardelli, rettore della Luiss. “Questo libro offre una riflessione autorevole e innovativa sul tema”.

L’incontro, moderato da Massimo Sideri, inviato del Corriere della Sera, ha visto la partecipazione degli autori e un pubblico attento fatto di operatori sociali, studenti e rappresentanti delle istituzioni, tutti concentrati sulle testimonianze raccolte nel volume.

Una sfida che non può aspettare

La povertà energetica resta una delle sfide sociali più urgenti da affrontare nei prossimi anni. Gli esperti intervenuti a Roma avvertono: senza politiche mirate, il rischio è che le disuguaglianze aumentino ancora. Il libro, frutto della collaborazione tra ricerca accademica e impegno concreto, vuole essere un punto di partenza per nuove strategie. Per ridare dignità a chi ogni giorno fa fatica a scaldare la propria casa o ad accendere la luce.