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Energia e povertà: l’appello di Caroli per unire competenze e visione sociale

Energia e povertà: l'appello di Caroli per unire competenze e visione sociale

Energia e povertà: l'appello di Caroli per unire competenze e visione sociale

Roma, 6 giugno – La povertà energetica è stata al centro dell’incontro di questa mattina al Campus Luiss di viale Romania. Qui la Fondazione Banco dell’energia e l’Università Luiss hanno presentato il primo volume dedicato a questo tema urgente. Tra docenti, studenti e rappresentanti delle istituzioni, si è acceso un dibattito su una realtà che tocca migliaia di famiglie italiane.

Luiss in prima linea per la transizione energetica

“La Luiss da anni si dedica a studiare e formare competenze per gestire l’energia in modo più consapevole, accompagnando così imprese e cittadini nella transizione energetica”, ha spiegato Matteo Caroli, docente di gestione sostenibile delle imprese all’ateneo romano. Parlando davanti a una platea attenta, Caroli ha sottolineato come la collaborazione con la Fondazione Banco dell’energia sia stata un’opportunità importante per affrontare un tema spesso lasciato in secondo piano.

Contribuire a un argomento così delicato è stato molto importante”, ha detto Caroli. La ricerca, ha aggiunto, fa parte di un percorso più ampio: la Luiss non si limita allo studio, ma promuove anche azioni concrete per migliorare l’ambiente e la società. “Ci impegniamo anche per migliorare le condizioni ambientali e sociali, non solo sul piano accademico”, ha ricordato.

Povertà energetica: numeri e storie dal territorio

Il volume presentato oggi, frutto della collaborazione tra Fondazione Banco dell’energia e Università Luiss, offre un quadro aggiornato sulla povertà energetica in Italia. Tra dati, testimonianze e proposte, emerge un quadro preoccupante: oltre 2 milioni di famiglie italiane fanno fatica a pagare luce e riscaldamento. Un problema che rischia di peggiorare con l’aumento dei prezzi dell’energia.

Durante l’incontro sono stati raccontati casi concreti: famiglie che tagliano i consumi, anziani che rinunciano al riscaldamento nei mesi più freddi, giovani coppie alle prese con bollette sempre più salate. “La povertà energetica non è solo un problema economico, ma anche sociale e sanitario”, ha spiegato uno degli autori del volume. “Chi non riesce a scaldare bene la casa mette a rischio la propria salute, soprattutto i più fragili”.

Le risposte per non lasciare indietro nessuno

Tra le proposte emerse per affrontare l’emergenza ci sono: potenziare i bonus sociali per le famiglie in difficoltà, investire sull’efficienza energetica degli edifici e aumentare la consapevolezza sui consumi. “Serve un approccio che coinvolga istituzioni, imprese e terzo settore”, ha sottolineato Caroli. Solo così, ha aggiunto, si potrà portare avanti la transizione energetica senza lasciare indietro chi è più vulnerabile.

Nel dibattito si è parlato anche del ruolo delle università nel preparare nuovi professionisti. “Formare esperti capaci di guidare la transizione energetica è fondamentale per il futuro del Paese”, ha ribadito il docente della Luiss. Un impegno che passa dalla ricerca, ma anche dal confronto con imprese e realtà locali.

Un tema che non può aspettare

L’incontro al Campus Luiss si è chiuso con un appello alla responsabilità collettiva. La povertà energetica non riguarda solo chi oggi è in difficoltà, ma è una sfida che coinvolge tutta la società italiana. “Solo lavorando insieme potremo trovare soluzioni efficaci e durature”, ha concluso uno degli organizzatori.

Il volume resterà disponibile per studenti e ricercatori nei prossimi mesi. La speranza, condivisa da molti, è che questo lavoro alimenti un dibattito serio e costruttivo su un tema destinato a restare centrale nell’agenda pubblica, tra caro-bollette e transizione ecologica.