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Pastorello: la transizione idrica come alleata di quella energetica

Pastorello: la transizione idrica come alleata di quella energetica

Pastorello: la transizione idrica come alleata di quella energetica

Roma, 6 giugno 2024 – L’acqua come risorsa strategica per le imprese italiane è stata al centro dell’incontro “Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile”, organizzato stamattina a Roma da Intesa Sanpaolo e Acea. L’evento, ospitato nella sede della banca in via del Corso, ha radunato manager, esperti e rappresentanti istituzionali. Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo Acea, ha presentato le ultime iniziative nate dalla collaborazione tra le due realtà: il secondo report congiunto del Centro Studi Acea – Intesa Sanpaolo e il lancio del primo corso italiano per “water manager”.

Transizione idrica, la sfida dei prossimi anni

Oltre alla transizione energetica, questo decennio sarà segnato dalla transizione idrica”, ha spiegato Pastorello davanti a una platea di imprenditori e addetti ai lavori. Per lui, la gestione dell’acqua non è più solo una questione ambientale, ma è diventata una priorità anche sul piano economico. “Oggi presentiamo due novità importanti nel nostro accordo con Intesa Sanpaolo: il secondo report congiunto, che mette in luce l’uso dell’acqua nella filiera agroalimentare, e l’avvio del primo corso italiano per water manager”, ha aggiunto.

Il report, realizzato dal Centro Studi Acea insieme alla banca guidata da Carlo Messina, fotografa l’utilizzo dell’acqua nel settore agroalimentare italiano. I dati mostrano che l’agricoltura assorbe circa il 60% dell’acqua prelevata in Italia. Un dato che spinge a riflettere subito sulle strategie di risparmio e sull’adozione di tecnologie più efficienti.

Nasce il primo corso per water manager

La seconda novità riguarda la formazione. Acea e Intesa Sanpaolo hanno annunciato il primo corso italiano dedicato ai “water manager”, professionisti chiamati a gestire in modo innovativo e sostenibile le risorse idriche nelle imprese. Il corso partirà nei prossimi mesi e si rivolge a tecnici e manager delle aziende più esposte ai rischi legati alla scarsità d’acqua.

Per noi è fondamentale che la sensibilità verso l’acqua coinvolga tutti gli operatori economici e finanziari del Paese”, ha sottolineato Pastorello. L’obiettivo è costruire una nuova cultura d’impresa che punta a un uso più responsabile dell’acqua, anche grazie a strumenti finanziari dedicati e a collaborazioni tra pubblico e privato.

Dall’Italia al World Economic Forum

La partnership tra Acea e Intesa Sanpaolo, avviata circa un anno fa, ha l’obiettivo di portare il tema della gestione idrica al centro del dibattito istituzionale delle imprese italiane. “Da un anno lavoriamo con Intesa Sanpaolo per far arrivare queste questioni sui tavoli istituzionali e ne discutiamo anche al World Economic Forum”, ha ricordato Pastorello. Un segno della crescente attenzione internazionale verso il problema dell’acqua.

Fonti vicine agli organizzatori confermano che la collaborazione prevede anche la creazione di strumenti finanziari specifici per sostenere investimenti in tecnologie di risparmio idrico. “Le aziende devono prepararsi ad affrontare i cambiamenti climatici anche per quanto riguarda l’acqua”, ha aggiunto un dirigente di Intesa Sanpaolo presente all’evento.

Imprese e sostenibilità: il nodo delle infrastrutture

La giornata si è chiusa con un dibattito tra rappresentanti di aziende agricole, utility e associazioni di categoria. Sul tavolo, le difficoltà legate alla siccità degli ultimi anni e la necessità di puntare su infrastrutture più resilienti. “Solo così potremo parlare davvero di sostenibilità”, ha commentato un imprenditore del settore lattiero-caseario.

In fondo, anche se nessuno lo dice apertamente, la sfida della transizione idrica si gioca su più fronti: formazione, tecnologia e dialogo tra pubblico e privato. Ma, come ha ricordato Pastorello, “serve uno sforzo collettivo”. Perché oggi, più che mai, l’acqua riguarda tutti noi.