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Sicilia: la sorprendente ripresa economica post-Covid

Sicilia: la sorprendente ripresa economica post-Covid

Sicilia: la sorprendente ripresa economica post-Covid

Palermo, 10 giugno 2024 – La Sicilia continua a sorprendere e si conferma la regione italiana con la crescita economica più forte dal periodo pre-pandemico a oggi. Tra il 2019 e il 2025, secondo i dati della Cgia di Mestre, il Pil reale dell’isola è salito del 10,9%. Un balzo che lascia indietro tutte le altre regioni italiane e, guardando all’Europa, mette l’Italia davanti a Francia e Germania, dietro solo alla Spagna. Dietro questo risultato ci sono soprattutto il rilancio delle costruzioni, il boom del turismo e la ripresa dell’industria, spinti da misure come il Superbonus, la ZES Unica e i fondi del PNRR.

Sicilia prima nella corsa alla crescita

Nel dettaglio, la Sicilia ha messo a segno un +10,9% nel Pil reale tra il 2019 e il 2025. Un dato “che mancava da anni”, dicono alla Cgia, e che supera la crescita di regioni come la Lombardia (+9%), la Puglia (+8,9%), l’Abruzzo (+8,1%) e la Campania (+7,7%). Nel complesso, è il Mezzogiorno a guidare la classifica delle macro-aree italiane con un +8,1%, davanti al Nordovest (+7,2%), al Nordest (+5%) e al Centro (+3,8%).

A livello nazionale, il Pil reale italiano è cresciuto del 6,4% nello stesso periodo. Francia si ferma al +5%, Germania cresce appena dello 0,2%. Solo la Spagna fa meglio, con un +10%. La media dei Paesi dell’Area Euro si attesta intorno al +6,2%.

Siracusa, il boom che nessuno si aspettava

Tra le province, spicca Siracusa con un +44,7% di crescita del Pil reale tra il 2019 e il 2025. Un risultato che ha stupito anche gli esperti. Dietro Siracusa, si piazzano Caltanissetta (+13,5%), Milano (+12,9%), Taranto (+12,6%) e Teramo (+12,1%). Restano però otto le province italiane che non hanno ancora recuperato le perdite della pandemia, tra cui Genova (-2,2%), Frosinone (-2,6%) e Firenze (-2,9%).

Secondo le previsioni di Prometeia, però, proprio Firenze dovrebbe chiudere il 2025 con la crescita più alta (+1%). Seguono Venezia (+0,9%), Siracusa e altre province come Modena, Brescia, Varese, Parma e Bergamo, tutte intorno allo 0,8%. Nessuna provincia dovrebbe andare in rosso nel prossimo anno, ma a Gorizia, Siena e Imperia la crescita sarà praticamente ferma.

Ricchezza pro capite: il divario resta enorme

Nonostante la ripresa diffusa, i divari nella ricchezza pro capite restano pesanti. Nel 2025, il Pil per abitante nel Nordovest toccherà i 46.817 euro, mentre nel Mezzogiorno si fermerà a 25.637 euro. Guardando alle province, la Città Metropolitana di Milano guida con 75.127 euro pro capite – quasi tre volte Napoli, ferma a 25.823 euro. Seguono Bolzano (62.717 euro), Bologna (51.422 euro), Roma (50.560 euro) e Aosta (49.387 euro).

La provincia più ricca del Mezzogiorno è Cagliari, con 36.869 euro pro capite. In fondo alla classifica ci sono Sud Sardegna (20.972 euro), Barletta-Andria-Trani (20.865 euro) e Cosenza (20.636 euro).

Cosa spinge la crescita siciliana

Gli esperti della Cgia di Mestre spiegano che la crescita siciliana nasce dall’incrocio tra incentivi pubblici e investimenti privati. “Il Superbonus ha dato una bella spinta all’edilizia – dice un analista – mentre turismo e industria hanno guadagnato dalla ZES Unica e dai fondi del PNRR”. Ma le sfide restano, e il divario con il Nord è ancora ben presente.

Insomma, i numeri raccontano una ripresa solida ma non ovunque uguale. Alcune zone corrono, altre arrancano. E fino a quando le differenze saranno così grandi, parlare di vera convergenza economica tra Nord e Sud resterà solo un obiettivo da raggiungere.