Droni misteriosi sorvolano una base militare in Belgio per due notti consecutive
Droni misteriosi sorvolano una base militare in Belgio per due notti consecutive
Bruxelles, 10 giugno – Le autorità belghe hanno aperto un’inchiesta dopo che, tra venerdì 7 e sabato 8 giugno, dei droni sospetti sono stati avvistati sopra la base aerea di Kleine-Brogel, nel nord-est del Belgio. A confermare la notizia domenica mattina è stato il ministro della Difesa, Theo Francken, che ha parlato di “preoccupazione e massima attenzione” all’interno delle forze armate.
Droni sopra Kleine-Brogel: due notti di tensione
Il ministro Francken ha spiegato, in un post su X (ex Twitter), che gli avvistamenti si sono ripetuti per due notti di fila. Il primo episodio è avvenuto venerdì sera, seguito da una seconda incursione nella notte tra sabato e domenica. “Non si è trattato di un semplice sorvolo, ma di una chiara missione diretta a Kleine-Brogel”, ha scritto il ministro, sottolineando che sono stati visti almeno tre droni, tutti “più grandi del normale” e che volavano “a un’altezza superiore rispetto ai droni civili comuni”.
La base di Kleine-Brogel è nota, secondo fonti internazionali, per ospitare armamenti strategici della NATO. Anche se il governo belga non ha mai confermato ufficialmente la presenza di testate nucleari, la questione è spesso al centro di dibattiti politici e mediatici. Proprio per questo ogni movimento sospetto nei dintorni viene tenuto d’occhio con grande attenzione.
Le reazioni e le contromisure
Dopo il secondo avvistamento, nella notte di sabato, un elicottero della polizia federale e alcune pattuglie a terra sono intervenuti per intercettare uno dei droni. L’inseguimento però non ha avuto successo: “Abbiamo perso il contatto visivo”, ha detto una fonte della polizia, che ha preferito restare anonima. I controlli in zona sono stati rafforzati e l’area intorno alla base è ora sorvegliata con maggiore rigore.
Il ministro Francken ha aggiunto che “le indagini vanno avanti insieme alla magistratura e ai servizi segreti”, senza però entrare nei dettagli su chi possano essere i responsabili o da dove provenissero i droni. “Stiamo considerando tutte le possibilità – ha detto – incluso un tentativo di spionaggio o una provocazione dall’estero”.
Kleine-Brogel sotto la lente
Questo episodio riporta sotto i riflettori la sicurezza delle infrastrutture militari belghe, già al centro di discussioni in Parlamento. La base, nel Limburgo, vicino al confine con i Paesi Bassi, è uno dei siti più delicati del Paese. Fonti non ufficiali sostengono che lì siano custodite fino a venti testate nucleari statunitensi, nell’ambito degli accordi NATO.
Negli ultimi anni i droni sono sempre più usati per ricognizione e sorveglianza in Europa. Le autorità belghe hanno più volte denunciato la difficoltà nel fermare voli non autorizzati sopra zone protette, soprattutto per via delle dimensioni ridotte e della tecnologia avanzata di questi dispositivi.
Spionaggio o provocazione? Tutte le ipotesi sul tavolo
Gli investigatori non escludono alcuna pista. Secondo fonti vicine all’inchiesta, i droni erano dotati di sistemi di volo sofisticati e potrebbero essere stati controllati da operatori esperti a distanza. “Non erano i soliti droni da negozio – ha confidato un ufficiale dell’aeronautica –, ma modelli più avanzati, forse modificati per non farsi vedere dai radar”.
Anche la NATO segue con attenzione il caso. Un portavoce dell’Alleanza Atlantica, contattato da alanews.it, ha detto: “Seguiamo da vicino la situazione e siamo in costante contatto con le autorità belghe”. Nessuna dichiarazione invece dal Ministero della Difesa italiano.
Indagini aperte e attesa per novità
Ora l’obiettivo è capire chi c’è dietro e qual era lo scopo di questa operazione. Gli inquirenti stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della base e delle zone limitrofe. Non è escluso che nelle prossime ore emergano nuovi elementi.
Nel frattempo, la gente del posto segue con apprensione gli sviluppi. “Non avevamo mai visto niente del genere”, racconta un abitante di Peer, a pochi chilometri dalla base. “Sabato notte si sentiva un rumore strano sopra le case, poi sono arrivati i lampeggianti della polizia”.
La vicenda dei droni su Kleine-Brogel resta aperta. Le autorità invitano alla calma, ma promettono “massima trasparenza” sui prossimi passi.
