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Riscaldamenti accesi: strategie per risparmiare senza rinunciare al comfort

Riscaldamenti accesi: strategie per risparmiare senza rinunciare al comfort

Riscaldamenti accesi: strategie per risparmiare senza rinunciare al comfort

Roma, 15 novembre 2023 – Con l’arrivo del freddo, in tutta Italia si accendono di nuovo i riscaldamenti domestici, ma quest’anno la paura per le bollette del gas si fa sentire più forte che mai. Negli ultimi tempi, il rincaro dell’energia ha spinto tante famiglie a cambiare abitudini, cercando alternative come le pompe di calore. Una strada che, dicono gli esperti, potrebbe diventare la norma nei prossimi mesi.

Riscaldamenti accesi, ma non dappertutto allo stesso modo

Le regole per accendere i riscaldamenti sono decise da una legge nazionale che divide l’Italia in sei zone climatiche, dalla A (più calda) alla F (più fredda). Al Nord, in città come Sondrio o Belluno, i termosifoni possono restare accesi senza limiti. In altre zone, invece, ci sono orari e date precise da rispettare. A Roma, per esempio, la zona climatica D permette di accendere i riscaldamenti dal primo novembre, ma quest’anno il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato un’ordinanza che sposta tutto al 15 novembre. La motivazione? Tagliare i consumi e alleggerire il peso sulle famiglie già strette dai rincari.

“Abbiamo voluto mandare un segnale chiaro, sia per i cittadini che per l’ambiente”, ha detto il sindaco. Anche a Milano e Torino si stanno pensando misure simili, a seconda del clima e delle richieste di chi abita in città.

Bollette alle stelle, si cercano nuovi modi per risparmiare

Il caro-energia degli ultimi anni ha fatto lievitare i costi di casa. I dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) parlano chiaro: nel 2022 la spesa media per il riscaldamento a gas è salita di oltre il 30% rispetto all’anno prima. Così, molte famiglie hanno tagliato le ore di accensione o si sono messe a cercare soluzioni più economiche.

Tra queste, le pompe di calore elettriche stanno diventando sempre più popolari. “Riceviamo molte richieste di informazioni e installazioni”, conferma un tecnico di Monteverde, quartiere romano dove diversi condomini stanno pensando di cambiare le vecchie caldaie. Passare alle pompe di calore non significa solo risparmiare in bolletta, ma anche ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento.

Enea aiuta a capire come risparmiare

Per chi ha paura di vedere la bolletta salire ancora, Enea – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie e l’energia – ha messo a disposizione due strumenti pratici: una applicazione web per calcolare in pochi minuti quanto si consuma davvero e se conviene cambiare la caldaia con una pompa di calore, e un vademecum con consigli per risparmiare energia in casa.

“Vogliamo dare informazioni semplici e utili, per aiutare le famiglie a scegliere la soluzione giusta”, spiega un portavoce dell’agenzia. Tra i consigli più importanti: tenere la temperatura interna sotto i 20 gradi, fare la manutenzione regolare degli impianti e isolare bene porte e finestre.

Tra timori e nuove abitudini

Nel quartiere di San Giovanni, a Roma, molti abitanti sono preoccupati. “L’anno scorso abbiamo spento i termosifoni prima del previsto”, racconta Anna, pensionata. Altri hanno scelto stufe elettriche o termoconvettori portatili, anche se sanno che possono far salire la bolletta.

Gli esperti del settore dicono che la domanda di pompe di calore continuerà a crescere. Ma non tutti possono permettersi la spesa iniziale. “Servirebbero incentivi più robusti”, ammette un amministratore di condominio a Prati.

Un inverno all’insegna della prudenza

Con il freddo che avanza e il dibattito sulle politiche energetiche che si fa più acceso, gli italiani si preparano a un inverno fatto di scelte attente. Tra app di Enea, ordinanze comunali e nuove tecnologie, il riscaldamento domestico si trasforma in un equilibrio delicato tra comfort e risparmio.