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Tragedia sull’Ortles: ritrovati senza vita i due dispersi nella valanga

Tragedia sull'Ortles: ritrovati senza vita i due dispersi nella valanga

Tragedia sull'Ortles: ritrovati senza vita i due dispersi nella valanga

Bolzano, 17 giugno – Sono stati trovati senza vita questa mattina i due escursionisti tedeschi scomparsi da ieri su Cima Vertana, nel gruppo dell’Ortles in Alto Adige. Si tratta di un uomo di 45 anni, di Monaco di Baviera, e di sua figlia, una ragazza di 17 anni. La tragedia si è consumata in pochi minuti ieri pomeriggio, quando una slavina ha travolto il gruppo sul versante nord della montagna, attorno ai 3.500 metri di quota. Con il ritrovamento dei loro corpi, il bilancio delle vittime sale a cinque.

Slavina fatale: cosa è successo e come sono intervenuti i soccorsi

Secondo le prime ricostruzioni del Soccorso Alpino Altoatesino, la comitiva – sei persone tutte tedesche – stava salendo verso la vetta quando, intorno alle 13.30 di domenica, una massa di neve si è staccata improvvisamente. “Abbiamo sentito un boato e poi la neve ha travolto tutto”, ha raccontato uno dei soccorritori arrivati sul posto pochi minuti dopo l’allarme. Tre escursionisti sono stati travolti e uccisi sul colpo; altri due erano dispersi fino a questa mattina.

Le ricerche sono andate avanti tutta la notte, con squadre specializzate partite da Solda e Bolzano. Il lavoro è stato duro: vento forte, poca visibilità e temperature sotto zero. Solo all’alba, grazie anche ai cani da valanga e ai droni termici, sono stati trovati i corpi del padre e della figlia. “Non c’era più nulla da fare”, ha detto il comandante del Soccorso Alpino locale.

Chi erano le vittime e le reazioni

Le autorità tedesche hanno confermato i nomi delle vittime: Klaus M., 45 anni, e sua figlia Anna, studentessa delle superiori. La famiglia era arrivata in Alto Adige sabato per una breve vacanza. “Erano esperti di montagna, conoscevano bene la zona”, ha detto un amico di famiglia contattato a Monaco. La notizia ha scosso sia la comunità locale che quella tedesca. “Una tragedia che lascia senza parole”, ha commentato il sindaco di Solda, Matthias Reinstadler.

Le condizioni della montagna e i rischi noti

L’area dell’Ortles in questo periodo è particolarmente pericolosa, a causa delle nevicate tardive e delle temperature che oscillano. L’Ufficio Valanghe della Provincia di Bolzano aveva già segnalato un rischio “marcato” da sabato sera. “Le condizioni erano instabili, con nuova neve sopra uno strato debole”, ha spiegato il meteorologo Lukas Huber. Nonostante gli avvertimenti, molti hanno deciso di salire lo stesso.

Negli ultimi dieci anni, quella zona ha visto diversi incidenti simili. Nel 2019 una slavina ha ucciso tre alpinisti a pochi chilometri dalla vetta della Vertana. “Il cambiamento climatico rende questi eventi sempre più imprevedibili”, ha aggiunto Huber.

Cordoglio e accertamenti in corso

Sul posto sono arrivati i carabinieri di Silandro e il magistrato della Procura di Bolzano. Le indagini cercheranno di capire se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza e se il gruppo avesse l’attrezzatura necessaria, come ARTVA, pala e sonda. “Stiamo raccogliendo testimonianze e verificando i dati GPS”, ha spiegato un investigatore.

Nel frattempo, a Solda la comunità si è stretta attorno ai familiari. In paese molte serrande sono rimaste abbassate e le bandiere sono a mezz’asta davanti al municipio. “Non ci sono parole per il dolore che proviamo”, ha detto una residente.

Attenzione alta per i prossimi giorni

Le autorità lanciano un appello alla prudenza: “Chi va in montagna deve informarsi bene e non sottovalutare i pericoli”, ha ribadito il presidente del Soccorso Alpino altoatesino, Martin Mairhofer. Nei prossimi giorni sono attese temperature in aumento, un fattore che potrebbe rendere ancora più instabile la neve sulle Alpi altoatesine.

La tragedia di Cima Vertana riporta al centro il tema della sicurezza in montagna e l’importanza di rispettare le allerte valanghe. Solo così, forse, si potrà evitare che simili incidenti si ripetano.