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Eni e Petronas: nasce una nuova alleanza nel gas con obiettivo ambizioso di 500.000 barili

Eni e Petronas: nasce una nuova alleanza nel gas con obiettivo ambizioso di 500.000 barili

Eni e Petronas: nasce una nuova alleanza nel gas con obiettivo ambizioso di 500.000 barili

Abu Dhabi, 3 ottobre 2024 – Eni e Petronas hanno siglato ieri un accordo importante per dare vita a una Newco indipendente, con partecipazione paritaria, che unisce gli asset di gas a monte delle due società in Indonesia e Malesia. La firma è avvenuta ad Abu Dhabi, durante l’evento internazionale Adipec, alla presenza di Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, e di Tengku Muhammad Taufik, presidente e amministratore delegato di Petronas. Un’intesa che segna una nuova fase nella cooperazione energetica tra Europa e Sud-Est asiatico.

Una società autonoma per spingere la transizione energetica

La nuova società – il cui nome resta ancora top secret – gestirà 19 asset: 14 in Indonesia e 5 in Malesia. Le due aziende hanno spiegato che la Newco sarà finanziariamente indipendente e ha in programma investimenti per più di 15 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. L’obiettivo è chiaro: far partire almeno otto nuovi progetti e scavare quindici nuovi pozzi esplorativi, con la mira di mettere in produzione circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe) di riserve già scoperte.

“Questa partnership è un passo concreto verso una maggiore efficienza operativa e una crescita sostenibile nel settore del gas”, ha detto Descalzi dopo la firma. Dello stesso avviso Taufik, che ha definito l’accordo “un’opportunità per rafforzare la sicurezza energetica regionale e globale”.

Numeri e ambizioni della joint venture

La Newco partirà con una produzione superiore a 300.000 barili di olio equivalente al giorno, puntando a superare i 500.000 barili al giorno nel medio termine. Un salto importante, che – secondo fonti interne – dovrebbe arrivare con l’avvio dei nuovi progetti previsti dal piano industriale.

Gli asset coinvolti sono giacimenti già attivi e altri in fase di sviluppo, sparsi tra le province indonesiane di East Kalimantan, South Sumatra e West Papua, oltre ai siti malesi di Sarawak e Sabah. “L’idea di unire le attività a monte in queste zone nasce dalla volontà di usare meglio le risorse e accelerare il passaggio a un mix energetico più pulito”, ha confidato un dirigente Eni presente ad Abu Dhabi.

Cosa cambia sui mercati e nelle forniture

Secondo gli analisti, questa mossa potrebbe rafforzare la posizione delle due società nei mercati asiatici del gas naturale liquefatto (GNL), proprio mentre la domanda regionale continua a salire. “L’Asia sud-orientale sta diventando un punto chiave per le forniture globali di gas”, ha spiegato un esperto della società di consulenza Wood Mackenzie, intervistato a margine dell’Adipec.

Il piano prevede anche investimenti in tecnologie per ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza energetica degli impianti. “Non si tratta solo di aumentare la produzione – ha sottolineato Descalzi – ma di farlo nel modo giusto, rispettando l’ambiente e le comunità locali”.

Le reazioni di mercati e istituzioni

La notizia ha subito mosso i mercati: stamattina il titolo Eni ha segnato un leggero rialzo a Piazza Affari, mentre a Kuala Lumpur Petronas ha confermato la volontà di puntare su alleanze strategiche. Dal Ministero dell’Energia indonesiano è arrivato un messaggio di apprezzamento: “Questa iniziativa aiuterà lo sviluppo economico del Paese e la sicurezza energetica della regione”.

Non sono però mancate le riserve di alcune associazioni ambientaliste locali, che chiedono garanzie più forti per proteggere gli ecosistemi marini coinvolti nei nuovi progetti. “Terremo d’occhio che gli impegni vengano rispettati”, ha avvertito un portavoce della ONG indonesiana Walhi.

Prossimi passi e scenari in vista

La chiusura definitiva dell’accordo è prevista entro il primo semestre del 2025, dopo l’ok delle autorità antitrust e la definizione degli ultimi dettagli tecnici. Solo allora la Newco potrà partire con le attività sui vari siti.

Per Eni e Petronas è una scommessa importante a livello globale, in un momento segnato da tensioni geopolitiche e dall’urgenza di accelerare la transizione energetica. “Siamo convinti che questa alleanza possa fare scuola”, ha concluso Descalzi, lasciando intendere che altre partnership di questo tipo potrebbero vedere la luce nei prossimi anni.