Meloni esprime dolore e rabbia per l’omicidio del 16enne nel Messinese
Meloni esprime dolore e rabbia per l'omicidio del 16enne nel Messinese
Messina, 13 giugno 2024 – Giuseppe, un ragazzo di sedici anni, è stato ucciso mercoledì sera davanti a un bar a Galati Mamertino, un piccolo paese dei Nebrodi, in provincia di Messina. Secondo i carabinieri, il giovane sarebbe stato colpito da un proiettile indirizzato a un’altra persona. Un tragico errore, avvenuto poco dopo le 21, che ha scosso profondamente la comunità locale e riaperto il dibattito sulla sicurezza nei paesi dell’entroterra siciliano.
Spari davanti al bar: come è successo
Giuseppe era con alcuni amici davanti al bar “La Piazzetta”, in via Roma, quando, secondo le prime testimonianze raccolte, due uomini hanno iniziato a litigare animatamente. Nel giro di pochi secondi, uno dei presenti ha tirato fuori una pistola e ha sparato. Il colpo ha raggiunto il ragazzo al petto. I soccorsi sono arrivati in meno di dieci minuti, ma per lui non c’è stato nulla da fare. “Abbiamo sentito un botto secco, poi urla disperate”, racconta una donna che abita al primo piano sopra il locale. “All’inizio non capivamo cosa fosse successo”.
Indagini in corso: la caccia ai colpevoli
I carabinieri della compagnia di Sant’Agata di Militello hanno subito aperto le indagini. Nella notte hanno ascoltato diversi testimoni, tra cui amici di Giuseppe e il proprietario del bar. Secondo quanto emerge, il vero bersaglio sarebbe stato un uomo di 28 anni, con qualche precedente alle spalle. Gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. “Stiamo lavorando senza sosta per trovare e fermare i responsabili”, ha detto il comandante provinciale, colonnello Marco Carletti.
Un paese stretto nel dolore e nella rabbia
La notizia della morte di Giuseppe si è sparsa rapidamente tra i circa 2.300 abitanti di Galati Mamertino. Questa mattina, il paese si è svegliato con le serrande abbassate e un silenzio pesante lungo le vie principali. La scuola che frequentava, l’istituto tecnico commerciale “Enrico Fermi”, ha sospeso le lezioni per lutto. “Era un ragazzo tranquillo, sempre con il sorriso”, ricorda una compagna di classe. Il sindaco Antonino Baglio ha proclamato il lutto cittadino: “Siamo sconvolti, non ci sono parole per quello che è successo”.
Le istituzioni si muovono: Meloni chiede giustizia
Sulla tragedia è intervenuta anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che sui social ha definito l’omicidio “un delitto assurdo e spietato”. Ha espresso “profondo cordoglio alla famiglia e a tutta la comunità sconvolta”, auspicando che “la giustizia arrivi presto e colpisca duramente i colpevoli”. Messaggi di vicinanza sono arrivati anche dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e dall’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo.
Paura e domande in un paese sotto choc
A Galati Mamertino la paura si mescola alla rabbia. In tanti si chiedono come una lite possa finire in modo così tragico. “Qui non era mai successo niente del genere”, confida un anziano seduto sulla panchina davanti al municipio. I carabinieri hanno aumentato i controlli dopo l’omicidio. Nel frattempo, la famiglia di Giuseppe – padre operaio, madre insegnante – vive nel silenzio del dolore.
Aspettando risposte: funerali e indagini aperte
La salma del ragazzo è stata portata all’obitorio dell’ospedale di Sant’Agata di Militello per l’autopsia, disposta dalla procura di Patti. I funerali potrebbero tenersi già nel fine settimana, anche se la data non è ancora stata fissata. Intanto, le indagini vanno avanti. Gli inquirenti non escludono nessuna pista e stanno verificando se dietro l’agguato ci siano faide locali o regolamenti di conti. La comunità aspetta risposte chiare e giustizia per una vita spezzata troppo presto.
