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Spread Btp-Bund in calo: cosa significa per l’economia italiana?

Spread Btp-Bund in calo: cosa significa per l'economia italiana?

Spread Btp-Bund in calo: cosa significa per l'economia italiana?

Milano, 21 giugno 2024 – Questa mattina lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è sceso a 74,6 punti base, un livello che non si vedeva dal 31 dicembre 2010. Gli operatori di Piazza Affari ci vedono un segnale chiaro: gli investitori sembrano più fiduciosi nel debito pubblico italiano, nonostante l’Europa resti ancora in bilico tra incertezze politiche e tensioni sui mercati obbligazionari.

Spread Btp-Bund: ai minimi da oltre tredici anni

Alle 9 in punto, il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco si è fermato a 74,6 punti base, toccando un minimo che mancava da più di tredici anni. Il rendimento del Btp decennale ha sfiorato il 3,38%, mentre quello del titolo tedesco si è mantenuto al 2,64%. Secondo alcune banche d’affari milanesi, un divario così stretto non si vedeva dai tempi della crisi del debito sovrano.

La giornata è cominciata in modo tranquillo. In via Filodrammatici, sede della Borsa di Milano, gli operatori hanno commentato che “il calo dello spread rispecchia una percezione di maggiore stabilità fiscale dell’Italia rispetto al passato”. Ma nonostante il dato incoraggiante, restano molte incognite, soprattutto riguardo alle prossime mosse della Banca Centrale Europea e all’andamento dell’inflazione nell’Eurozona.

Rendimenti a confronto: Italia, Germania e Francia

Il rendimento del titolo italiano a dieci anni è salito a 3,38%, mezzo punto in più rispetto alla chiusura di ieri. Il Bund tedesco è fermo al 2,64%, mentre il decennale francese si è attestato al 3,43%. La differenza tra il Btp e l’Oat francese, secondo Bloomberg, è salita a 4,1 punti base.

Un trader di una grande banca d’investimento ha spiegato: “Il mercato tiene d’occhio la situazione politica in Francia dopo le elezioni europee. La volatilità dei titoli francesi si riflette anche nello spread con l’Italia”. Negli ultimi giorni, infatti, la pressione sui titoli francesi è aumentata, complice l’incertezza sul futuro governo e sulle politiche fiscali di Parigi.

Reazioni e scenari per gli investitori

Dai desk obbligazionari di Milano e Francoforte arriva una lettura chiara: il calo dello spread Btp-Bund è un segnale di fiducia nella capacità dell’Italia di tenere sotto controllo il proprio debito pubblico. “Gli investitori stanno premiando la disciplina fiscale mostrata negli ultimi mesi”, ha detto un gestore di fondi obbligazionari. Però, la situazione resta fragile: “Basta poco per cambiare rotta – ha aggiunto – soprattutto se dovessero arrivare nuove tensioni politiche o economiche”.

Intanto, la Banca Centrale Europea segue da vicino l’andamento dei rendimenti sovrani. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha ribadito nei giorni scorsi che “la politica monetaria dipenderà dai dati”, lasciando intendere che le prossime decisioni sui tassi saranno legate all’evoluzione dell’inflazione e della crescita nell’Eurozona.

Europa in bilico: cosa aspettarsi

Questo nuovo minimo dello spread arriva in un momento delicato per l’Europa. Da un lato, la Germania mostra segnali di rallentamento economico; dall’altro, la Francia è alle prese con un clima politico incerto dopo le elezioni europee. In mezzo, l’Italia sembra guadagnare terreno grazie a una percezione più solida sui mercati.

Secondo alcuni esperti sentiti da alanews.it, “un differenziale così basso potrebbe non durare se cambiano le condizioni economiche o se la BCE rivede la sua strategia”. Per ora, però, il dato è chiaro: lo spread tra Btp e Bund è ai minimi dal 2010, una fotografia nitida dello stato attuale dei mercati europei.

Gli occhi degli investitori restano puntati sulle prossime mosse delle banche centrali e sull’evoluzione politica nei principali Paesi dell’Eurozona. Solo allora si capirà se questa calma apparente sarà duratura o solo una pausa temporanea.