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Futuro del gas: oltre i 32 euro al megawattora, un cambiamento epocale in arrivo

Futuro del gas: oltre i 32 euro al megawattora, un cambiamento epocale in arrivo

Futuro del gas: oltre i 32 euro al megawattora, un cambiamento epocale in arrivo

Milano, 4 novembre 2025 – Le quotazioni del future sul gas Ttf, punto di riferimento principale in Europa, hanno chiuso oggi ad Amsterdam con un rialzo del 2,55%, arrivando a 32,4 euro al megawattora. Un segnale che riporta sotto i riflettori il mercato energetico europeo, ancora alle prese con una forte volatilità e tensioni geopolitiche che continuano a spingere i prezzi.

Gas Ttf ad Amsterdam: il prezzo accelera nel pomeriggio

Nel tardo pomeriggio, poco dopo le 17, il future sul gas naturale con scadenza dicembre ha registrato un’impennata. Secondo quanto riferiscono gli operatori della Borsa olandese, il prezzo ha raggiunto i 32,4 euro al MWh, con un aumento giornaliero superiore al 2%. “Il mercato sta reagendo a una possibile domanda più alta per l’inverno e a qualche incertezza sulle forniture”, ha detto un trader di una banca d’investimento europea.

Il TTF (Title Transfer Facility) è il principale punto di scambio per il gas naturale in Europa. Le sue quotazioni sono seguite da vicino da utility, governi e investitori, perché raccontano l’andamento della domanda e dell’offerta nel continente. Oggi la chiusura in rialzo ha sorpreso alcuni analisti, che si aspettavano una giornata più tranquilla dopo le oscillazioni della settimana scorsa.

Il clima e la geopolitica spingono i prezzi

Dietro questo balzo ci sono diversi fattori, spiegano fonti di mercato. Da una parte, le previsioni meteo parlano di un calo delle temperature in Europa centrale già dalla prossima settimana. “Se il freddo arriverà prima del previsto, la richiesta di gas per il riscaldamento potrebbe salire rapidamente”, osserva un analista di Refinitiv.

Dall’altra, restano i dubbi sulle forniture da Russia e Nord Africa. Anche se gli stoccaggi europei sono ancora pieni al 97% – secondo Gas Infrastructure Europe – la dipendenza da fonti esterne continua a preoccupare i governi. “Ogni segnale di tensione internazionale si riflette subito sui prezzi”, conferma un funzionario del Ministero dell’Ambiente italiano.

Le conseguenze per famiglie e imprese

L’aumento delle quotazioni del gas si traduce presto in bollette più care per famiglie e aziende. In Italia, spiega l’Autorità per l’energia, ogni aumento di un euro al MWh si traduce in circa 0,5 centesimi in più al metro cubo sulle tariffe finali. “Non siamo ai livelli record dello scorso anno, ma la volatilità resta un problema”, commenta Furio Truzzi, presidente di Assoutenti.

Le imprese che consumano molta energia – dalla chimica alla siderurgia – seguono con attenzione l’andamento del Ttf. “Anche un piccolo aumento del 2% può pesare molto sui costi mensili”, racconta il responsabile acquisti di una grande azienda del settore vetro in Lombardia. Per ora, però, nessun allarme: “Gli stoccaggi pieni aiutano a tenere sotto controllo i rischi”, aggiunge.

L’inverno davanti a noi: cosa aspettarsi

Per le prossime settimane, gli esperti restano cauti. Il prezzo del gas potrebbe oscillare tra i 30 e i 35 euro al MWh, a meno che non succeda qualche imprevisto sul fronte geopolitico o meteorologico. “La situazione è fragile: basta poco per cambiare tutto”, sottolinea un analista di S&P Global Commodity Insights.

Il governo italiano segue da vicino l’evoluzione del mercato. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha ribadito oggi che “la sicurezza delle forniture resta la priorità”, invitando le famiglie a consumare con attenzione.

Mercati europei: movimenti simili, ma più contenuti

Non solo Amsterdam: anche altri hub europei hanno visto movimenti simili, seppur più contenuti. A Londra il prezzo del gas è salito dell’1,8%, mentre a Parigi l’aumento è stato dello 0,9%. Gli operatori attendono ora i prossimi dati su temperature ed esportazioni dalla Norvegia.

In definitiva, la giornata di oggi conferma che il mercato del gas europeo resta molto sensibile a ogni segnale dall’esterno. Le quotazioni future sul Ttf ad Amsterdam chiudono in rialzo del 2,55%, riportando l’attenzione su un settore che rimane cruciale per l’economia e la sicurezza energetica del continente.