Il cestino smart Mida rivoluziona la raccolta differenziata
Il cestino smart Mida rivoluziona la raccolta differenziata
Rimini, 4 novembre 2025 – Al via Ecomondo 2025 e la startup italiana Etrash fa il suo ingresso con una novità che promette di cambiare il modo di fare raccolta differenziata. Si chiama Mida ed è un sistema di cestini intelligenti pensato per gli spazi pubblici e aziendali più frequentati. L’obiettivo è ambizioso: spingere la differenziazione dei rifiuti fino al 95% e tagliare i costi operativi del 30%, dando alle aziende dati preziosi per la loro rendicontazione ESG.
Mida: il cestino che “vede” e separa i rifiuti
Il segreto di Mida sta in un sistema di riconoscimento delle immagini basato sull’Intelligenza Artificiale. Appena butti un rifiuto, il cestino lo analizza, capisce di che materiale si tratta e lo smista da solo nel giusto scomparto. Costruito in acciaio inox o ferro zincato, è pensato per luoghi con tanto passaggio: aeroporti, centri commerciali, stadi, fiere. Dentro ci sono quattro compartimenti completamente automatici che gestiscono la separazione.
“Con Mida vogliamo rendere semplice un gesto quotidiano, trasformandolo in un valore concreto”, spiega Filippo Casellato, fondatore e CEO di Etrash. “La nostra tecnologia aiuta le aziende a migliorare la raccolta differenziata e a tenere sotto controllo l’impatto ambientale”.
Dati in tempo reale per gestire meglio i rifiuti
Mida non è solo un cestino intelligente. Dietro c’è anche una piattaforma cloud che raccoglie e analizza i dati provenienti dai dispositivi. Le aziende così possono vedere in tempo reale come va la raccolta: quanto sono pieni i cestini, che tipo di materiali vengono gettati, ogni quanto si svuotano. Tutto è tracciato e sempre aggiornato.
Secondo Etrash, questo permette di svuotare i cestini solo quando serve davvero, evitando sprechi e riducendo i rifiuti non riciclabili. Il risultato? Un risparmio medio del 30% sui costi legati alla gestione. “Abbiamo voluto creare qualcosa che, grazie alla tecnologia, porti un beneficio concreto”, aggiunge Sebastiano Felicetti, cofondatore e CMO. “Mida non è solo un dispositivo, ma un segno tangibile dell’impegno ambientale delle aziende che lo scelgono”.
Il problema della contaminazione nei luoghi affollati
La contaminazione dei rifiuti – ovvero quando si sbaglia a separare i materiali – è un problema grosso soprattutto in posti con tanta gente. Uno studio interno di Etrash mostra che in aeroporti, hotel e centri commerciali i costi di smaltimento possono salire anche del 60% rispetto a situazioni più efficienti. Il motivo? Errori, distrazioni o poca conoscenza delle regole.
Tecnologie come Mida vogliono tagliare alla radice questi errori. Il sistema riconosce carta, plastica, vetro e indifferenziato, riducendo al minimo la contaminazione. “Dopo trent’anni nel settore degli imballaggi industriali, ho visto quanto l’innovazione può cambiare anche settori tradizionali”, racconta Enrico Corsini, vicepresidente di Etrash e presidente di Ecovera Holding. “Sono convinto che Etrash possa fare lo stesso con la raccolta differenziata, portando un impatto concreto e misurabile nella sostenibilità delle città”.
Trasparenza e sostenibilità al centro
Un altro aspetto importante è la rendicontazione ESG (Environmental, Social and Governance). La piattaforma di Etrash produce automaticamente report dettagliati sulla gestione dei rifiuti, con dati precisi e trasparenti. Questi possono essere usati dalle aziende nei bilanci o per ottenere certificazioni ambientali. Un vantaggio importante per chi vuole dimostrare davvero il proprio impegno verso la sostenibilità.
Così, Mida diventa una risposta concreta non solo per migliorare l’efficienza, ma anche per fornire strumenti utili alle aziende che vogliono raccontare – con numeri chiari – il loro percorso verso una gestione più responsabile dei rifiuti. Un piccolo passo tecnologico che potrebbe cambiare la vita di tanti spazi pubblici italiani.
