Milano resiste grazie a Ferrari, Lottomatica ed Enel: ecco come si muove la Borsa
Milano resiste grazie a Ferrari, Lottomatica ed Enel: ecco come si muove la Borsa
Milano, 4 novembre 2025 – Le Borse europee hanno vissuto una giornata decisamente turbolenta, travolte da un’ondata di pessimismo partita dall’Asia e subito arrivata sui principali mercati del Vecchio Continente. Solo nel finale Londra e Milano sono riuscite a chiudere in positivo, spinte da qualche trimestrale migliore del previsto, mentre Zurigo ha continuato a correre grazie ai titoli farmaceutici.
Wall Street avverte: attenzione alla correzione
A mettere un freno agli entusiasmi ci hanno pensato le parole di Ted Pick, numero uno di Morgan Stanley, e David Solomon di Goldman Sachs. Entrambi hanno parlato chiaro: una correzione dei mercati potrebbe essere dietro l’angolo. Un messaggio che ha fatto eco tra altri big di Wall Street. A preoccupare sono anche le mosse attese della Federal Reserve e i conti di Palantir, che hanno riacceso i timori su una nuova “bolla” nel settore tech.
In Asia la giornata era iniziata male: Tokyo ha perso oltre il 2%, Hong Kong ha chiuso in calo dell’1,8%. Un chiaro segnale di prudenza, con le incertezze sulle politiche monetarie americane che si fanno sentire fino a migliaia di chilometri di distanza.
Piazza Affari: Ferrari e Lottomatica brillano
A Piazza Affari la seduta è stata piena di contrasti. Lottomatica ha messo a segno un bel +3,2%, mentre Ferrari ha guadagnato il 3,34% dopo aver annunciato utili solidi e aver allontanato i timori legati ai dazi. “Abbiamo dimostrato di essere forti anche in un momento difficile”, ha detto un portavoce di Maranello. Il titolo si è distinto in un comparto auto invece in sofferenza: Stellantis ha perso il 2,5%, stessa sorte per STMicroelectronics (-2,5%) e Prysmian (-2,27%).
Nel settore bancario, risultati misti. UniCredit ha chiuso in calo dello 0,4%, mentre Mps ha guadagnato lo 0,3% dopo il via libera al gruppo Caltagirone per salire fino al 20% del capitale. “Un segnale di fiducia”, spiegano fonti vicine all’operazione. In attesa dei conti, Banca Generali ha tenuto (-0,04%), mentre FinecoBank ha guadagnato l’1%. Vendite su Generali (-1,2%) e Mediobanca (-0,9%).
Energia in calo, utilities in rialzo
Il settore energia ha sofferto in tutta Europa. Il prezzo del petrolio è crollato, spinto da un eccesso di offerta, e ha trascinato giù le azioni del comparto. Eni ha limitato le perdite allo 0,26%, Saipem ha perso lo 0,7%, Tenaris l’1,7%. Diversa la storia per Snam: in vista dei conti di mercoledì ha guadagnato l’1,3%.
Le utilities invece hanno fatto da contraltare. Enel si è distinta tra le migliori con un +1,5%, toccando un record storico a 8,96 euro per azione. Un risultato che arriva dopo mesi di crescita sotto la guida di Flavio Cattaneo: “Abbiamo lavorato per rafforzare la posizione del gruppo”, ha detto l’amministratore delegato. Il valore di Borsa di Enel è cresciuto del 50% nell’ultimo anno, superando i 90 miliardi di capitalizzazione.
Telefonia e tech sotto pressione
Nel campo delle telecomunicazioni, la giornata è stata dura. Tim ha perso l’1%, trascinata giù dal crollo di Telefonica (-13%) dopo la revisione al ribasso dei flussi di cassa e il taglio del dividendo previsto per il 2026. Tra gli operatori è cresciuta la prudenza: “Il settore sta attraversando un momento complicato”, ha ammesso un analista milanese.
Nel tech, le preoccupazioni sui conti di Palantir hanno riacceso i timori di una possibile sopravvalutazione dei titoli. Gli investitori restano cauti, in attesa delle prossime mosse della Fed e delle nuove trimestrali.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Ora tutti guardano alle settimane che verranno con attenzione. Le decisioni della Fed e i dati economici in arrivo potrebbero cambiare ancora le carte in tavola. Per il momento, la parola d’ordine resta una sola: prudenza. “I mercati sono nervosi”, ha chiuso un trader a Piazza Affari. La volatilità sembra destinata a restare la protagonista delle prossime sedute.
