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Cogei: come l’economia circolare e la tecnologia stanno rivoluzionando il futuro sostenibile

Cogei: come l'economia circolare e la tecnologia stanno rivoluzionando il futuro sostenibile

Cogei: come l'economia circolare e la tecnologia stanno rivoluzionando il futuro sostenibile

Napoli, 5 novembre 2025 – Cogei Società Benefit, azienda napoletana specializzata nel trattamento delle acque civili e industriali, ha scelto Ecomondo 2025 per presentare i suoi piani di crescita per i prossimi anni. Al centro della strategia ci sono innovazione e sostenibilità, con l’obiettivo di rafforzare la presenza nel settore industriale, tagliare i consumi d’acqua e spingere sul riuso delle risorse. Tutto questo per dare una mano concreta alla transizione ecologica del Paese.

Crescita, giovani e formazione al Sud

Durante l’evento a Rimini, i vertici di Cogei hanno spiegato come puntano a raggiungere un fatturato di circa 80 milioni di euro entro il 2026, grazie a nuovi clienti nel privato e al rafforzamento dei rapporti con la pubblica amministrazione. “La nostra crescita nasce dalla curiosità, che è il motore dell’innovazione, della sostenibilità e della valorizzazione delle persone”, ha detto Raffaele Cimino, amministratore delegato.

Un’attenzione particolare è rivolta al Sud Italia. L’azienda vuole inserire almeno 20 giovani professionisti dal Mezzogiorno entro il 2027, aumentare del 50% le ore di formazione per dipendente e portare al 40% la quota di donne in organico. Non solo: Cogei collabora con università come la Federico II di Napoli, l’Università di Salerno e quella di Trento in progetti di ricerca su tecnologie innovative per il trattamento delle acque.

Ambiente, energia e riciclo: gli obiettivi al 2030

Guardando un po’ più avanti, tra il 2025 e il 2030, Cogei ha messo in fila una serie di obiettivi chiari: recuperare fino al 90% dei fanghi di depurazione, aumentare del 50% la produzione di energia da questi fanghi entro il 2027 e coprire metà del proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili. “Questi progetti dimostrano come si possa unire economia circolare, tecnologia avanzata e vantaggi concreti per la comunità”, ha aggiunto Cimino.

Interventi concreti: da Casone a Marcianise

Sul territorio, la strategia si traduce in lavori ben precisi. A Foligno, nel depuratore di Casone, è in corso un intervento per rinnovare la linea fanghi e produrre biometano, su incarico di Valle Umbra Servizi. Si sta realizzando una nuova linea di trattamento che servirà non solo l’impianto locale, ma anche altri depuratori gestiti dalla stessa società. Particolare cura è stata dedicata alla purificazione del biogas proveniente dalla digestione anaerobica.

Cogei ha installato un sistema di upgrading che riesce a separare quasi tutto il metano (99,5%), migliorando così la produzione di energia da una fonte naturale. Il biogas prodotto (167 Nmc/h) viene trasformato in energia rinnovabile con una capacità di 100 Nmc/h, dando un contributo concreto alla decarbonizzazione del territorio.

“L’intervento su Casone – ha spiegato Giancarlo Piccirillo, direttore tecnico di Valle Umbra Servizi Spa – è una tappa fondamentale nella nostra transizione energetica. Grazie ai fondi Pnrr e al supporto della Banca Europea per gli Investimenti, il progetto fa parte del Piano Industriale Vus 2022–2031, che punta a tagliare del 42% le emissioni dirette e indirette entro il 2030”. Piccirillo ha anche ricordato che l’impianto fotovoltaico già in funzione copre parte del consumo energetico del depuratore, anticipando gli obiettivi previsti per il prossimo anno e permettendo di evitare circa 167 tonnellate di CO2 equivalente. La nuova linea per il biometano trasformerà i fanghi da rifiuto a risorsa, rafforzando il modello di economia circolare.

Marcianise, un esempio di depurazione sostenibile

Tra i progetti di spicco c’è anche l’impianto di depurazione di Marcianise (CE), completamente rifunzionalizzato da Cogei. Oggi è un punto di riferimento per la sostenibilità nel settore. L’impianto tratta le acque reflue di circa un milione di abitanti ed è già allineato alle nuove norme europee, grazie a tecnologie biologiche a cicli alternati, digestione anaerobica con recupero energetico e sistemi innovativi per la gestione dei fanghi.

Queste soluzioni hanno portato a una riduzione significativa dei consumi energetici e della quantità di fanghi prodotti, migliorando anche la qualità dell’acqua trattata e la stabilità dell’impianto. Secondo i vertici di Cogei, è la dimostrazione pratica di come innovare significhi ottenere risultati concreti per l’ambiente e le comunità.

In sintesi, anche se non viene detto esplicitamente, Cogei vuole giocarsi un ruolo da protagonista nella transizione ecologica italiana, guardando con attenzione sia alla crescita economica sia all’impatto sociale delle sue scelte.