Democratici trionfano in Virginia e consolidano la vittoria nel New Jersey

Richmond, 5 novembre 2025 – Abigail Spanberger è la nuova protagonista della politica in Virginia. Secondo le proiezioni di Decision Desk H, sarà la prima donna a guidare lo Stato. La vittoria, arrivata nella notte tra il 4 e il 5 novembre, segna una svolta importante: la democratica moderata ha strappato il comando ai repubblicani, battendo la rivale Winsome Earle-Sears. Un risultato che non solo cambia il volto della Virginia, ma apre nuove prospettive per i democratici a livello nazionale.

Abigail Spanberger: da agente CIA a governatrice della Virginia

A 46 anni, Spanberger ha un percorso poco comune per la politica americana. Ex agente della CIA, sposata e madre di tre figli, ha già alle spalle tre mandati come deputata al Congresso. Il suo stile, pragmatico e moderato, attento alle necessità delle aree suburbane, ha convinto molti elettori, soprattutto nelle contee intorno a Richmond e nelle città di Norfolk e Alexandria.

La sfida con Earle-Sears, ex vicegovernatrice e veterana della Marina, è stata anche simbolica. Earle-Sears, afroamericana e figura di rilievo tra i conservatori locali, non ha però ricevuto l’appoggio di Donald Trump. Un dettaglio che, secondo diversi osservatori, ha influito sul risultato finale. “Abbiamo scelto competenza e concretezza”, ha detto Spanberger ai suoi sostenitori poco dopo la chiusura dei seggi, intorno alle 22 locali. “La Virginia guarda avanti”.

Virginia, cambio di passo dopo Glenn Youngkin

La vittoria di Spanberger arriva al termine del mandato del repubblicano Glenn Youngkin, che non poteva ricandidarsi per la seconda volta consecutiva a causa delle regole statali. Youngkin, protagonista degli ultimi due anni in Virginia, aveva riportato i repubblicani alla guida dello Stato nel 2021. Ora il testimone passa ai democratici, che tornano a governare uno degli Stati più importanti della costa Est.

I dati ufficiali della commissione elettorale parlano chiaro: oltre il 62% degli aventi diritto ha votato. Un’affluenza alta, che conferma come le elezioni locali negli Usa stiano attirando sempre più attenzione, soprattutto in un momento di forte divisione politica.

New Jersey: Mikie Sherrill apre una nuova pagina

Non solo Virginia. Il 5 novembre ha segnato un altro traguardo storico: Mikie Sherrill è la prima donna a diventare governatrice del New Jersey. Anche lei democratica, 53 anni, ex procuratrice federale ed ex ufficiale di Marina, ha avuto il sopravvento sull’imprenditore italo-americano Jack Ciattarelli, già candidato nel 2021 contro il democratico Phil Murphy.

Sherrill, sposata e madre di quattro figli, è vista come una moderata all’interno del suo partito. “Abbiamo dimostrato che il New Jersey è pronto per una leadership diversa”, ha detto ai giornalisti a Newark, subito dopo i risultati. La sua campagna si è concentrata su sicurezza pubblica e rilancio dell’economia locale.

Le reazioni e le conseguenze nazionali

Le vittorie di Spanberger e Sherrill sono state accolte con entusiasmo dai vertici democratici a Washington. Jamie Harrison, presidente del partito, ha parlato di “una nuova generazione di leader capaci di unire pragmatismo e visione”. I repubblicani, invece, cercano ora di capire le ragioni della sconfitta, soprattutto in Virginia, dove l’assenza di un endorsement chiaro da parte di Trump ha aperto spazi a divisioni interne.

Secondo i primi dati degli analisti, il voto delle donne e quello delle aree suburbane sono stati decisivi in entrambe le elezioni. “Le donne hanno scelto altre donne”, ha commentato una volontaria democratica davanti a un seggio di Fairfax. Un segnale che potrebbe pesare sulle strategie dei partiti in vista delle presidenziali del prossimo anno.

Mentre si attendono i risultati definitivi, previsti entro fine settimana, la notte americana consegna due volti nuovi: Abigail Spanberger alla guida della Virginia e Mikie Sherrill in New Jersey. Due nomi destinati a lasciare il segno nella politica degli Stati Uniti nei prossimi anni.