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Weekend d’arte e musica: da Mimmo Paladino a Paolo Conte, un’esperienza da non perdere

Weekend d'arte e musica: da Mimmo Paladino a Paolo Conte, un'esperienza da non perdere

Weekend d'arte e musica: da Mimmo Paladino a Paolo Conte, un'esperienza da non perdere

Asti, 5 novembre 2025 – L’arte contemporanea torna a far parlare di sé in Italia con una serie di mostre che mescolano pittura, poesia e impegno sociale. Da Paolo Conte a Emilio Isgrò, passando per Mimmo Paladino e Michelangelo Pistoletto, le esposizioni aperte tra Piemonte, Umbria, Lazio, Lombardia e Brianza raccontano la varietà di forme con cui l’arte si esprime oggi.

Paolo Conte pittore: settant’anni di immagini a Palazzo Mazzetti

Ad Asti, dal 5 novembre al 1 marzo, Palazzo Mazzetti ospita “Paolo Conte. Original”, una mostra che mette in luce il lato meno conosciuto del cantautore. Curata da Manuela Furnari, raccoglie 143 opere su carta realizzate con tecniche diverse in quasi settant’anni. Tra queste spicca “Higginbotham” del 1957, una tempera e inchiostro dedicata a uno dei pionieri del jazz, mostrata al pubblico per la prima volta. Un altro pezzo forte sono le tavole di “Razmataz”, progetto in cui Conte ha scritto, musicato e illustrato oltre 1800 disegni. “La pittura è sempre stata una compagna silenziosa”, ha detto l’artista durante la presentazione, sottolineando come spesso il disegno abbia anticipato le sue canzoni.

Mimmo Paladino: cinquant’anni di sperimentazione tra Perugia, Spoleto e Gubbio

Dall’8 novembre al 18 gennaio, la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, la Rocca Albornoz di Spoleto e Palazzo Ducale di Gubbio ospitano una grande antologica dedicata a Mimmo Paladino. Curata da Costantino D’Orazio e Aurora Roscini Vitali, raccoglie più di 40 opere provenienti da musei italiani e stranieri e da collezioni private. Il percorso racconta i momenti chiave della carriera dell’artista campano: dalle sperimentazioni fotografiche degli anni Settanta, al ritorno alla figurazione negli Ottanta, fino ai grandi lavori che occupano gli spazi delle mostre. “Ho sempre cercato un dialogo tra materia e immagine”, ha detto Paladino in un’intervista recente. L’allestimento vuole mostrare la complessità di un cammino lungo mezzo secolo.

Emilio Isgrò: la parola che diventa arte a Roma

A Roma, dal 5 novembre al 14 febbraio, la galleria Tornabuoni Arte dedica a Emilio Isgrò la mostra “Rosso Shakespeare”. L’esposizione mette in primo piano il lato letterario dell’artista siciliano, celebre per le sue “cancellature”. Sono esposti testi teatrali, raccolte di poesie e romanzi, insieme a opere visive ispirate alla scrittura. Le ultime due sale sono un omaggio a William Shakespeare: qui si vedono le imponenti “Romeo e Giulietta” (2022) e “Othello” (2019), composte rispettivamente da 38 e 36 volumi segnati dalla tipica cancellatura rossa. “La parola è sempre stata il mio vero materiale”, ha raccontato Isgrò durante l’inaugurazione.

Brescia: arte e memoria dal Mediterraneo

L’8 novembre apre al Museo di Santa Giulia di Brescia “Material for an Exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo”, curata da Sara Alberani. La mostra riunisce opere di artisti provenienti da zone di guerra come Gaza, Cisgiordania e Libano, che hanno vissuto direttamente conflitti ed esilio. Tra installazioni, video, fotografie e disegni spiccano i lavori dei palestinesi Mohammed Al-Hawajri, Dina Mattar ed Emily Jacir (Leone d’Oro a Venezia nel 2007), insieme a quelli del libanese Haig Aivazian. L’intento è raccontare storie personali e collettive attraverso linguaggi diversi. “L’arte può essere testimonianza ma anche resistenza”, ha spiegato Alberani.

Michelangelo Pistoletto: arte e spiritualità a Monza

A Monza, la Villa Reale ospita fino al 31 ottobre 2026 “UR-RA – Unity of Religions – Responsibility of Art” di Michelangelo Pistoletto, promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza con Cittadellarte Fondazione Pistoletto. Curata da Francesco Monico, la mostra propone un percorso che intreccia arte, spiritualità e religioni. L’obiettivo è mostrare il ruolo dell’arte come linguaggio universale, capace di portare armonia e comprensione tra culture diverse. “Solo attraverso il dialogo si può costruire una convivenza pacifica”, ha detto Pistoletto durante la conferenza stampa.

Le mostre aperte questa settimana offrono così uno sguardo ampio sulle possibilità dell’arte contemporanea italiana e internazionale: dalla memoria personale alla riflessione collettiva, dalla parola scritta all’immagine dipinta, passando per l’impegno civile e il dialogo interreligioso. Un viaggio che attraversa luoghi, storie e sensibilità diverse, ma che trova nell’arte un terreno comune di confronto e crescita.