Home » Bankitalia: scoperto un sito fraudolento che sfruttava il nostro logo

Bankitalia: scoperto un sito fraudolento che sfruttava il nostro logo

Bankitalia: scoperto un sito fraudolento che sfruttava il nostro logo

Bankitalia: scoperto un sito fraudolento che sfruttava il nostro logo

Roma, 6 novembre 2025 – La Banca d’Italia ha scoperto e fatto chiudere un sito web truffaldino che usava senza autorizzazione il nome e il logo dell’Istituto per rubare dati sensibili agli utenti. La piattaforma, segnalata nelle ultime ore, si presentava come un portale dedicato alla “Supervisione e normativa sull’antiriciclaggio” e alla “Vigilanza antiriciclaggio”. Qui, i visitatori venivano indotti a inserire le proprie credenziali bancarie. La reazione della Banca d’Italia è stata immediata: ha chiesto l’oscuramento del sito e informato le autorità competenti.

Frode online: il falso sito e il phishing

Il sito era curato nei dettagli, spiegano fonti della Banca d’Italia. La grafica richiamava quella ufficiale, con riferimenti normativi precisi e una procedura che chiedeva all’utente di scegliere la propria banca. Solo dopo questa selezione compariva una pagina di login che riproduceva fedelmente quella dell’istituto bancario scelto. Chi inseriva le proprie credenziali le consegnava direttamente ai truffatori. “Il problema – dicono all’interno – è che molti utenti, vedendo il logo ufficiale, non sospettavano nulla”.

Rapida risposta della Banca d’Italia

Il sito è stato individuato nei giorni scorsi, ma l’oscuramento è arrivato solo ieri. La Banca d’Italia ha agito subito: dopo aver rilevato l’uso illecito del proprio marchio, ha coinvolto le forze dell’ordine e avviato tutte le procedure per proteggere gli utenti e la sua immagine. “Abbiamo subito allertato le autorità”, si legge nella nota ufficiale. Non si escludono azioni legali contro chi ha messo in piedi la truffa.

Come funzionava la trappola

Il trucco era semplice ma efficace. Il sito, con un dominio simile a quello vero, invitava gli utenti a “verificare” o “aggiornare” i dati per rispettare la normativa antiriciclaggio. Dopo aver scelto la banca di appartenenza, appariva una schermata di accesso identica a quella reale. A quel punto, le credenziali venivano subito raccolte dai truffatori. “È un classico phishing”, spiegano gli esperti di sicurezza informatica, “una tecnica che gioca sulla fiducia degli utenti verso enti ufficiali”.

Avvertenze per gli utenti

La Banca d’Italia raccomanda massima attenzione: “Non inserite mai dati personali o credenziali su siti sospetti”, si legge nel comunicato. Per ogni dubbio o informazione, meglio consultare solo il sito ufficiale www.bancaditalia.it. Se si nota qualcosa di strano, è possibile segnalare il fatto tramite la pagina “Servizi on line”. “Meglio perdere un paio di minuti in più per controllare, che rischiare di perdere i propri dati”, ha sottolineato un funzionario.

Allarme phishing in aumento

Non è il primo caso simile. Negli ultimi mesi sono cresciuti i tentativi di phishing contro clienti bancari e istituzioni finanziarie. Secondo l’ABI, nel primo semestre 2025 sono state segnalate più di 1.200 truffe online legate a falsi siti bancari. “Il fenomeno è in crescita”, ha ammesso un portavoce dell’associazione, “serve una sorveglianza costante da parte di banche e utenti”. La collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine resta fondamentale per fermare queste trappole.

Difendere la reputazione e i prossimi passi

La Banca d’Italia ribadisce la volontà di difendere con ogni mezzo la propria immagine e quella degli utenti coinvolti. “Ci riserviamo ulteriori azioni a tutela degli utenti”, si legge nella nota. Intanto, le indagini proseguono per scovare i responsabili della frode. Gli esperti invitano a fare attenzione ai dettagli: URL strani, errori di grammatica, richieste insolite e, soprattutto, a non condividere mai dati sensibili fuori dai canali ufficiali.

Un caso che mette di nuovo al centro la sicurezza digitale e la fiducia nei servizi online. Solo un controllo attento può evitare di cadere nella rete dei truffatori e proteggere i propri risparmi.