Boccia sotto inchiesta: il ritiro dalle Regionali scuote la politica locale
Boccia sotto inchiesta: il ritiro dalle Regionali scuote la politica locale
Napoli, 6 novembre 2025 – Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei e candidata al Consiglio Regionale della Campania con la lista ‘Dimensione Bandecchi’, ha deciso di ritirarsi dalla corsa elettorale. La notizia è arrivata ieri sera, con una lettera indirizzata a Stefano Bandecchi, in cui spiega che la scelta è stata dettata dal ricevimento di un secondo avviso di garanzia in poco più di un anno. “Non avrei la forza di affrontare di nuovo un calvario del genere”, scrive Boccia, raccontando di una decisione presa “con grande dolore, ma anche con tanta consapevolezza”.
Secondo avviso di garanzia: la decisione di fare un passo indietro
Il secondo avviso di garanzia è arrivato a Boccia il 5 novembre, come lei stessa ha raccontato nella lettera a Bandecchi. “È stata una notizia che mi ha colpita nel profondo”, si legge nel testo, dove l’imprenditrice parla di mesi difficili. Boccia, già sotto i riflettori per il cosiddetto caso Sangiuliano, non ha voluto entrare nei dettagli delle accuse, ma ha tenuto a precisare che le questioni giudiziarie “non hanno nulla a che vedere con la politica o con la mia onestà”.
La decisione di ritirarsi nasce soprattutto dal desiderio di non “offuscare il lavoro straordinario” della squadra di Dimensione Bandecchi. “Faccio questo passo non solo per me, ma soprattutto per lei, per la nostra squadra, per tutti i candidati che stanno lavorando con impegno e passione a questo progetto politico”, ha scritto rivolgendosi direttamente al leader della lista.
Le ragioni personali e il messaggio alla squadra
Nella lettera Boccia sottolinea la necessità di “ritrovare la mia serenità” e di poter “difendere la mia onorabilità senza pressioni, in tutte le sedi opportune”. Un chiaro segnale della volontà di affrontare il percorso giudiziario lontano dalla campagna elettorale. “Ho il dovere verso me stessa di dimostrare la mia totale correttezza e la verità di ciò che ho sempre detto”, aggiunge.
Nonostante tutto, Boccia non abbandona del tutto il progetto. Assicura che continuerà a sostenere la lista anche dall’esterno: “La politica, quando è vera, è un atto d’amore e di coraggio. E io, anche da fuori, continuerò a credere nel nostro progetto, perché rappresenta una concreta possibilità di cambiare un sistema che troppo spesso punisce chi osa essere libero”.
Reazioni e clima politico in Campania
La rinuncia di Boccia arriva a poche settimane dalle elezioni regionali in Campania, previste per febbraio. La sua candidatura aveva attirato l’attenzione, sia per il suo profilo imprenditoriale, sia per il legame con il leader nazionale Stefano Bandecchi. In queste ore sono arrivate reazioni diverse tra i candidati della lista: alcuni hanno espresso solidarietà in privato, altri hanno preferito non commentare. Fonti interne parlano di “un clima di amarezza”, ma anche della volontà di andare avanti “con lo stesso spirito”.
Non è la prima volta che la politica campana si intreccia con questioni giudiziarie. Negli ultimi anni diversi candidati hanno dovuto fare i conti con indagini o avvisi di garanzia durante le campagne elettorali. Questa volta, però, la scelta di Boccia sembra più dettata da motivi personali che da pressioni esterne. “Questa scelta non è una resa. È un atto di rispetto”, ha ribadito nella lettera.
Cosa succede ora a ‘Dimensione Bandecchi’
Ora resta da vedere come la lista ‘Dimensione Bandecchi’ si riorganizzerà sul territorio dopo la perdita di una delle sue figure più conosciute. Secondo fonti vicine al partito, nelle prossime ore sarà convocata una riunione a Napoli per definire la strategia nelle ultime settimane di campagna elettorale. Bandecchi, raggiunto telefonicamente stamattina, ha detto solo: “Rispetto la decisione di Maria Rosaria e le auguro di chiarire ogni aspetto della sua vicenda”.
La storia di Boccia si inserisce in un quadro politico regionale già teso e in movimento. In attesa di sviluppi sul fronte giudiziario, resta forte il segnale di una candidata che sceglie di fare un passo indietro per tutelare se stessa e il progetto comune.
