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Digitalizzazione: la chiave di Almaviva per ottimizzare la gestione delle reti idriche

Digitalizzazione: la chiave di Almaviva per ottimizzare la gestione delle reti idriche

Digitalizzazione: la chiave di Almaviva per ottimizzare la gestione delle reti idriche

Bologna, 6 novembre 2025 – La digitalizzazione delle reti idriche è diventata un passaggio fondamentale per gestire meglio le risorse e garantire la sicurezza dei servizi. A rimarcarlo è stato Fulvio Conti, market director di Almaviva, che questa mattina ha preso la parola a Ecomondo 2025, la fiera internazionale sulla transizione ecologica in corso alla Fiera di Rimini. Conti ha spiegato che l’azienda ha già digitalizzato circa 26mila chilometri di rete su un totale di 45mila, riuscendo a scoprire oltre 11mila perdite e a risparmiare circa 73 milioni di metri cubi d’acqua.

Almaviva: numeri che parlano chiaro sul risparmio idrico

I dati di Almaviva parlano da soli: una gestione più intelligente delle reti idriche porta a risultati concreti. “Abbiamo digitalizzato 26mila chilometri su 45mila”, ha detto Conti, sottolineando come la tecnologia abbia permesso di individuare più di 11mila perdite. Il risparmio stimato? Circa 73 milioni di metri cubi d’acqua, una quantità che copre il fabbisogno annuale di una città come Firenze.

La presenza di Almaviva nel settore si è rafforzata negli ultimi anni, anche grazie a progetti come lo Smart Water Management System. “Oggi lavoriamo con più di 50 water utility in Italia”, ha aggiunto Conti, ricordando che l’acqua è “un’infrastruttura critica e indispensabile”. La vera sfida resta assicurare “non solo la continuità del servizio, ma anche la sicurezza dei dati”.

Tecnologia al servizio della sicurezza e dell’efficienza

La digitalizzazione delle reti non significa solo efficienza, ma anche protezione dei dati e prevenzione dei guasti. “L’acqua è un bene prezioso – ha detto Conti – e va difeso con gli strumenti giusti”. Grazie ai sistemi avanzati, oggi è possibile monitorare in tempo reale lo stato delle infrastrutture e intervenire subito se si individuano problemi.

Negli ultimi anni, Almaviva ha potenziato la sua offerta tecnologica con l’acquisizione di Almaviva Bluebit. “Così possiamo unire modellazione matematica e idraulica”, ha spiegato il manager, spiegando che questa collaborazione aiuta a prevenire le perdite e a migliorare la gestione delle risorse.

Il quadro italiano: sfide difficili ma soluzioni a portata di mano

L’Italia perde ogni anno circa il 42% dell’acqua immessa nelle reti, un problema che pesa soprattutto al Sud e nelle grandi città. In questo scenario, le soluzioni digitali di aziende come Almaviva possono fare la differenza, affrontando le criticità strutturali del sistema idrico.

A Ecomondo, Conti ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per accelerare l’innovazione. “Solo insieme possiamo garantire un servizio efficiente e sicuro per tutti”, ha detto. Le utility coinvolte nel progetto Smart Water Management System sono sparse in tutta Italia: da Milano a Palermo, passando per Roma, Torino e Napoli.

Verso il futuro: investimenti e obiettivi ambiziosi

Almaviva guarda avanti e punta a coprire con la sua piattaforma digitale tutta la rete gestita dai partner entro il 2028. Un traguardo ambizioso che richiederà investimenti importanti in tecnologie come l’IoT, l’intelligenza artificiale e la formazione degli operatori.

“Il nostro impegno – ha concluso Conti – è continuare a innovare per proteggere una risorsa fondamentale come l’acqua”. La sfida della digitalizzazione passa anche dalla capacità di coinvolgere chi lavora sul territorio e di far crescere tra la gente la consapevolezza sull’importanza di una gestione sostenibile.

Tra gli stand affollati e gli incontri tecnici di Ecomondo, l’acqua digitale è tornata protagonista. Un segnale chiaro: la transizione ecologica passa anche da qui, tra sensori, algoritmi e chilometri di tubature invisibili sotto le nostre città.