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Economia circolare: la sostenibilità diventa una realtà operativa secondo Vigilante del Gse

Economia circolare: la sostenibilità diventa una realtà operativa secondo Vigilante del Gse

Economia circolare: la sostenibilità diventa una realtà operativa secondo Vigilante del Gse

Rimini, 6 novembre 2025 – L’economia circolare non è più solo un termine di moda, ma una pratica concreta che sta cambiando diversi settori produttivi in Italia. Lo ha ribadito questa mattina Vinicio Vigilante, amministratore delegato del Gestore dei Servizi Energetici (Gse), durante il suo intervento a Ecomondo 2025, la fiera internazionale sulla transizione ecologica in corso alla Fiera di Rimini. “L’economia circolare non è uno slogan vuoto, ma una realtà già presente in molti settori”, ha detto Vigilante davanti a operatori, tecnici e rappresentanti istituzionali.

Biometano e pannelli fotovoltaici: esempi che funzionano

Vigilante ha portato alcuni esempi pratici per mostrare come la circolarità sia già parte della vita industriale. “Ci sono casi concreti – ha spiegato – come il biometano e la gestione dei pannelli fotovoltaici a fine vita, dove le regole aiutano gli investimenti e la nascita di filiere dedicate”. In sostanza, il recupero dei materiali dai pannelli solari dismessi e la produzione di biometano dai rifiuti organici stanno diventando processi standard, supportati da leggi chiare e incentivi specifici.

Secondo i dati del Gse, nel 2024 in Italia sono stati oltre 1.200 gli impianti attivi per il biometano, con una produzione che ha superato i 500 milioni di metri cubi. Un numero che, secondo Vigilante, “dimostra che il settore è maturo e pronto a crescere ancora”. Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici, la gestione del fine vita interessa già circa 100mila tonnellate di materiali ogni anno, con una crescita prevista nei prossimi cinque anni.

Nuovi incentivi: i certificati bianchi puntano sulla circolarità

Guardando avanti, l’amministratore delegato del Gse ha annunciato novità sugli incentivi. “Siamo a buon punto – ha detto – e il prossimo passo riguarda il nuovo sistema dei certificati bianchi, che premierà chi punta sull’economia circolare”. I certificati bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (Tee), sono già usati per spingere il risparmio energetico. Ora, secondo Vigilante, saranno estesi anche a chi lavora per il riuso delle risorse e la riduzione degli sprechi.

Il Ministero dell’Ambiente, rappresentato dal sottosegretario Laura Cattaneo, ha confermato che il nuovo schema dovrebbe partire entro il primo semestre del 2026. “L’obiettivo – ha spiegato Cattaneo – è premiare chi investe in processi più efficienti e sostenibili, creando valore sia economico che ambientale”.

La transizione energetica è di tutti

Non solo aziende e istituzioni: per Vigilante, la transizione energetica coinvolge tutti. “Serve più consapevolezza – ha sottolineato – e il Gse sta lavorando per far conoscere le opportunità di investimento sostenibile, che aiutano a tagliare la bolletta e proteggere l’ambiente”. Negli ultimi mesi il Gse ha lanciato campagne rivolte a cittadini e famiglie, per spiegare in modo semplice come funzionano gli incentivi per l’autoconsumo, le comunità energetiche e le soluzioni per migliorare l’efficienza delle case.

Un sondaggio commissionato dal Gse a fine ottobre rivela che solo il 37% degli italiani si sente davvero informato sulle opportunità dell’economia circolare applicata all’energia. Un dato che spinge l’ente a intensificare la comunicazione. “La transizione riguarda tutti – ha ribadito Vigilante – e solo con il coinvolgimento dei cittadini si potranno raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima”.

2026: sfide e prospettive

Il cammino verso un’economia davvero circolare è ancora in salita. Restano problemi aperti, come la gestione dei rifiuti speciali e la necessità di aggiornare alcune norme tecniche. Però, come emerso oggi a Rimini, la strada è tracciata. “Siamo a buon punto”, ha concluso Vigilante, “ma serve uno sforzo comune: imprese, cittadini e istituzioni devono fare squadra”.

Nel pomeriggio si svolgeranno altri incontri tecnici e tavole rotonde sulla transizione ecologica. Intanto, tra gli stand di startup innovative e grandi aziende, si respira un cauto ottimismo: l’idea che l’economia circolare sia già una realtà sta trovando sempre più conferme.