Asia in rosso: l’incertezza sulla tecnologia frena i mercati finanziari
Asia in rosso: l'incertezza sulla tecnologia frena i mercati finanziari
Tokyo, 7 novembre 2025 – Le Borse asiatiche hanno chiuso in calo, seguendo la scia negativa di Wall Street e risentendo soprattutto della debolezza del settore tecnologico. In queste ore, gli investitori si interrogano sul futuro dell’intelligenza artificiale e su quanto davvero si stia investendo nel campo. Sullo sfondo, restano pesanti le attese per le prossime mosse delle banche centrali sui tassi d’interesse, che continuano a influenzare le decisioni di mercato.
Tokyo affonda, la tecnologia pesa come un macigno
La giornata a Tokyo è stata segnata da una flessione netta: il Nikkei ha chiuso in calo dell’1,19%. A trascinare giù l’indice sono stati soprattutto i titoli tecnologici. Advantest e SoftBank hanno perso terreno, a conferma delle incertezze che gravano sul settore. “Il comparto tech sta attraversando un momento di assestamento, tra aspettative alte e il timore che gli investimenti sull’AI possano rallentare”, ha spiegato un analista di Nomura Securities, raggiunto subito dopo la chiusura dei mercati.
Valute ferme, ma tutti guardano alle banche centrali
Sul fronte delle valute, lo yen ha mantenuto una sostanziale stabilità rispetto al dollaro, chiudendo a 153,40. Contro l’euro si è fermato a 177. Un operatore della borsa di Tokyo, intercettato alle 9.30 locali, ha commentato: “Non ci sono stati scossoni particolari sul cambio, almeno per ora. Tutti sono concentrati sulle prossime mosse della Federal Reserve e della Banca del Giappone”.
Hong Kong e Cina seguono il trend negativo
Anche le altre piazze asiatiche hanno chiuso in rosso. A metà giornata, l’Hang Seng di Hong Kong segnava un calo dello 0,96%, mentre Shanghai e Shenzhen perdevano rispettivamente lo 0,22% e lo 0,24%. A pesare sono soprattutto i dubbi sulla domanda globale di tecnologia e le tensioni commerciali ancora aperte tra Cina e Stati Uniti. “Il clima resta prudente”, ha ammesso un broker di Shanghai, “molti preferiscono aspettare i dati macro in arrivo prima di muoversi”.
Seul e Mumbai non sfuggono alla pressione
Anche la Corea del Sud ha sofferto: l’indice Kospi di Seul ha perso l’1,81%. In India, la borsa di Mumbai ha chiuso in calo dello 0,24%. Dietro a queste flessioni, c’è la volatilità dei titoli tech. “L’attenzione è tutta sulle trimestrali delle grandi aziende tecnologiche americane”, ha confidato un gestore di fondi sudcoreano. “Ogni segnale di rallentamento viene subito scontato dai mercati asiatici”.
Sguardo puntato sui dati macro in arrivo
A livello internazionale, gli investitori attendono con attenzione i dati macroeconomici in arrivo nelle prossime ore. Dalla Germania arriveranno i numeri sulla bilancia commerciale, un indicatore chiave per capire la salute dell’export europeo. Dagli Stati Uniti, invece, sono attesi il tasso di disoccupazione, l’occupazione non agricola e l’indice di fiducia dell’Università del Michigan. “Questi dati potrebbero cambiare le carte in tavola per le banche centrali”, ha spiegato un economista di Singapore.
Le banche centrali sotto la lente
Il nodo dei tassi d’interesse resta il tema caldo. Le banche centrali – dalla Federal Reserve alla Banca Centrale Europea fino alla Bank of Japan – devono trovare il giusto equilibrio tra sostenere la crescita e tenere sotto controllo l’inflazione. “Ogni parola delle loro dichiarazioni viene passata al setaccio”, ha detto un trader di Hong Kong. Solo allora, forse, i mercati potranno trovare una strada più chiara.
In attesa dei prossimi dati e delle decisioni delle autorità monetarie, il clima resta prudente. Gli operatori asiatici – tra schermi accesi e telefoni che squillano – continuano a muoversi con cautela, consapevoli che ogni segnale può fare la differenza in una fase così delicata per i mercati globali.
