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Ecomondo 2025 si chiude con un aumento del 7% di visitatori: un successo da celebrare!

Ecomondo 2025 si chiude con un aumento del 7% di visitatori: un successo da celebrare!

Ecomondo 2025 si chiude con un aumento del 7% di visitatori: un successo da celebrare!

Rimini, 8 novembre 2025 – Si è chiusa oggi alla Fiera di Rimini la 29ª edizione di Ecomondo 2025, che ancora una volta si conferma come un punto di riferimento internazionale per la green, blue e circular economy. Organizzata da Italian Exhibition Group (IEG), la manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 1.700 espositori, con quasi un quinto proveniente dall’estero. Rispetto all’edizione precedente, le presenze sono cresciute del 7%, un segnale chiaro della crescente attenzione verso la transizione ecologica in Europa e nel Mediterraneo.

Ecomondo 2025: numeri in crescita e partecipazione globale

Dal 5 all’8 novembre i padiglioni si sono animati con aziende, ricercatori e professionisti da ogni angolo del mondo. La superficie espositiva ha raggiunto i 166 mila metri quadrati, con un aumento del 10% degli espositori stranieri. Tra i corridoi affollati si sono mossi oltre 600 giornalisti accreditati, di cui il 15% proveniente dall’estero, a dimostrazione dell’interesse mediatico che va ben oltre i confini nazionali.

“L’Italia è tra i Paesi leader al mondo nella capacità di riciclo”, ha detto ieri il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante la sua visita alla fiera. “Si parla tanto di terre rare e materie prime critiche, ma il nostro più grande tesoro sono i rifiuti. Ed è qui, in questa fiera, che si vede come possiamo trasformarli in risorse, con innovazione e sostenibilità”.

Ecomondo, un crocevia per la transizione verde globale

La dimensione internazionale di Ecomondo si è rafforzata grazie al lavoro con Agenzia Ice e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci). Sono arrivati oltre 800 buyer ospitati e delegazioni da 65 Paesi che hanno animato incontri e tavoli di lavoro. I mercati più presenti? Spagna, Turchia, Polonia, Romania, Serbia, Croazia, Bulgaria, Tunisia, Marocco ed Egitto. In tutto, sono state coinvolte circa 90 associazioni internazionali.

Durante la manifestazione si sono svolti 3.800 business matching, occasioni concrete per far nascere nuove collaborazioni e scambi di buone pratiche. “Abbiamo trovato una partecipazione davvero ampia – ha raccontato un delegato tunisino – e tante opportunità per lavorare insieme su progetti di economia circolare”.

Dibattiti, innovazione e sguardo al Mediterraneo

Il calendario ha proposto più di 200 eventi, di cui una settantina organizzati dal Comitato Tecnico Scientifico guidato da Fabio Fava. I temi? Dai Raee alle materie prime critiche, dal tessile circolare alla finanza sostenibile, fino alla gestione dell’acqua e alla blue economy. Non sono mancati approfondimenti su bioenergie, intelligenza artificiale applicata alle risorse e osservazione della Terra.

Grande spazio è stato dato alla cooperazione internazionale e alla transizione verde nel Mediterraneo. In particolare, si sono concentrati sul Piano Mattei e sul programma “Mission 300”, con la quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum, dedicati all’accesso all’energia pulita in Africa.

Stati Generali della Green Economy e il ritorno di Sal.Ve

Ad aprire Ecomondo è stata la 14ª edizione degli Stati Generali della Green Economy, con la presentazione della Relazione sullo stato della green economy 2025. Il dibattito si è focalizzato sulle prospettive della transizione ecologica in Europa, in un mondo in rapido cambiamento. Per la prima volta, la sessione plenaria della seconda giornata si è svolta interamente in inglese, allargando ulteriormente l’orizzonte internazionale della manifestazione.

Tra le novità di quest’anno, il ritorno di Sal.Ve, il salone biennale dedicato al veicolo per l’ecologia, organizzato con Anfia. Qui sono stati esposti veicoli industriali e speciali per la raccolta di rifiuti solidi e liquidi, lo spazzamento stradale e gli spurghi.

Startup, innovazione e riconoscimenti

L’Innovation District ha ospitato 40 startup italiane e straniere con progetti ad alto contenuto tecnologico. Ventidue di queste venivano da Marocco e Tunisia, selezionate grazie al progetto Lab Innova for Africa “Luca Attanasio”, promosso da Agenzia Ice e Maeci. Durante la fiera sono stati assegnati i premi “Lorenzo Cagnoni” per l’Innovazione Green a sette aziende che hanno presentato soluzioni avanzate nei vari settori espositivi.

La chiusura dei padiglioni non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di un nuovo percorso. “Quello che abbiamo visto qui a Rimini – ha confidato un espositore polacco – ci dà la spinta per tornare a casa con idee concrete e far decollare la transizione ecologica”.