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Meloni e la destra: il futuro incerto del patrimonio italiano

Meloni e la destra: il futuro incerto del patrimonio italiano

Meloni e la destra: il futuro incerto del patrimonio italiano

Roma, 8 novembre 2025 – Giorgia Meloni torna a parlare di tasse patrimoniali, rilanciando un dibattito già caldo in una giornata segnata da tensioni tra maggioranza e opposizione. Alle 9:15, con un messaggio su X (ex Twitter), la presidente del Consiglio ha scritto: “Le patrimoniali tornano ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce”.

Patrimoniale, lo scontro che infiamma il Parlamento

Il riferimento di Meloni arriva dopo le parole di alcuni esponenti del Partito Democratico e di Alleanza Verdi-Sinistra, che nelle ultime settimane hanno rilanciato l’idea di una tassa sui grandi patrimoni per finanziare il welfare e ridurre le disuguaglianze. La proposta, discussa martedì scorso in commissione Bilancio alla Camera, ha subito acceso le polemiche. “Non è una novità – ha detto un deputato di Fratelli d’Italia a Montecitorio – ogni volta che si parla di manovra, la sinistra tira fuori la patrimoniale. Ma non passerà”.

Fonti parlamentari spiegano che la misura riguarderebbe patrimoni oltre i 2 milioni di euro, con aliquote progressive. Non c’è ancora un testo ufficiale, ma il tema è tornato al centro del dibattito pubblico. “Serve più equità fiscale”, ha ribadito ieri Elly Schlein, segretaria del PD, durante un incontro a Bologna. “Chi ha di più deve pagare di più”.

Il Governo dice no: “Nessuna tassa sui risparmi”

La posizione di Palazzo Chigi è netta. Dal Governo fanno sapere che “non ci sarà alcuna patrimoniale in questo esecutivo”. Una linea già ribadita più volte, anche durante la presentazione della legge di bilancio. “Difendiamo i risparmi degli italiani”, ha sottolineato Meloni, anche davanti agli industriali a Torino lo scorso settembre.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato: “Non è nei nostri piani introdurre nuove tasse sui patrimoni privati”, ha detto ieri sera, a margine di un convegno dell’ABI. Ma il tema resta delicato. Secondo l’Istat, nel 2024 la ricchezza privata in Italia ha superato i 10 mila miliardi di euro, distribuiti però in modo molto diseguale.

Reazioni a caldo: opposizione all’attacco, sindacati divisi

Le parole di Meloni hanno scatenato subito le reazioni dell’opposizione. “Meloni difende i privilegi dei pochi”, ha attaccato Nicola Fratoianni (AVS), mentre Giuseppe Conte (M5S) ha parlato di “occasione persa per ridurre le disuguaglianze”. Tra i sindacati c’è più prudenza: la Cgil chiede una riflessione “seria e condivisa” sulla fiscalità, mentre Cisl e Uil preferiscono puntare sulla lotta all’evasione.

Nel PD, intanto, si discute sulla strategia. Alcuni parlamentari spingono per una proposta dettagliata da presentare presto. Altri temono che il tema possa ritorcersi contro, soprattutto tra i piccoli risparmiatori.

In Europa e in Italia, la storia delle patrimoniali

Nel resto d’Europa, le tasse sui grandi patrimoni dividono i governi. In Francia sono state abolite nel 2017 da Macron, mentre in Spagna restano in vigore. In Italia, l’ultima vera patrimoniale risale al 1992, con il prelievo forzoso sui conti correnti deciso dal governo Amato nella notte tra il 9 e il 10 luglio.

Da allora il tema è rimasto sullo sfondo, riaffiorando solo in momenti di crisi o durante le manovre finanziarie. “È una misura che spaventa l’elettorato moderato”, confida un analista vicino a Forza Italia. Eppure, secondo un sondaggio Ipsos di ottobre, il 42% degli italiani sarebbe favorevole a una tassa sui grandi patrimoni, a patto che non tocchi la prima casa o i piccoli risparmi.

Dibattito aperto: tra smentite e nuove pressioni

Per ora il governo resta fermo: nessuna patrimoniale in vista. Ma il confronto è destinato a continuare, soprattutto con la legge di bilancio alle porte e le pressioni dell’Unione Europea per una maggiore giustizia fiscale. Nel frattempo, le parole di Meloni aprono un nuovo capitolo nella battaglia tra maggioranza e opposizione su uno dei temi più divisivi della politica italiana.