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Giorgetti promette soluzioni innovative per iper e superammortamento

Giorgetti promette soluzioni innovative per iper e superammortamento

Giorgetti promette soluzioni innovative per iper e superammortamento

Milano, 9 novembre 2025 – Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti torna a parlare di iperammortamenti e superammortamenti. Nel corso di un’intervista video al Festival Bergamo Città d’impresa ha sottolineato l’urgenza di intervenire durante il passaggio parlamentare della manovra finanziaria. Per Giorgetti, trasformare questi incentivi in misure valide per più anni sarebbe fondamentale per offrire agli imprenditori un quadro più stabile e permettere una pianificazione più sicura degli investimenti.

Giorgetti: “Serve certezza per chi investe”

“Mi auguro che si possa agire sugli iperammortamenti e superammortamenti – ha detto il ministro – perché sono strumenti che spingono quasi automaticamente a rinnovare, investire, migliorare”. Le sue parole sono arrivate nel pomeriggio, durante una tavola rotonda con imprenditori lombardi e rappresentanti delle associazioni di categoria. Il tema non è nuovo: già nelle settimane scorse molte imprese avevano fatto sentire la loro preoccupazione per l’incertezza sulle norme e la continua incertezza sugli incentivi.

La proposta: incentivi pluriennali per far crescere le imprese

Giorgetti ha aggiunto: “Se riuscissimo a rendere questi incentivi pluriennali, sarebbe un bel passo avanti. Darebbe agli investitori una prospettiva chiara nel tempo e la possibilità di programmare con più tranquillità. Faremo il possibile per trovare una strada”. A interessarsi di questo sono soprattutto le aziende che puntano sull’innovazione tecnologica e sul rinnovo dei macchinari. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, nel 2024 più del 60% delle imprese manifatturiere ha usufruito almeno di una misura di ammortamento agevolato. Però, il fatto che questi incentivi scadano ogni anno e vengano spesso prorogati all’ultimo momento ha creato un clima di incertezza e attesa.

Le imprese chiedono stabilità: “Basta bonus a singhiozzo”

Le parole di Giorgetti sono state accolte con interesse dal mondo produttivo. “Abbiamo bisogno di strumenti stabili, non di bonus che arrivano e spariscono all’improvviso”, ha commentato a margine Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano. Brugnoli ha spiegato che poter pianificare gli investimenti su più anni aiuterebbe le aziende a gestire meglio le sfide della transizione digitale e ambientale. Anche Confartigianato Lombardia, con una nota diffusa in serata, ha espresso apprezzamento per il segnale del governo: “La certezza normativa è la prima richiesta delle nostre imprese”.

Il nodo delle risorse e le prossime mosse

Resta però il problema delle coperture finanziarie. Fonti del Ministero dell’Economia fanno sapere che allungare nel tempo questi incentivi comporterebbe una spesa importante: secondo la Ragioneria generale dello Stato, solo nel 2024 gli iperammortamenti sono costati più di 2 miliardi di euro. Il governo dovrà quindi trovare un equilibrio tra il sostegno alle imprese e la salute dei conti pubblici. La partita entrerà nel vivo nelle prossime settimane, quando la manovra arriverà in Parlamento per l’esame degli emendamenti.

Confronto con l’Europa: non si può restare indietro

L’Italia non è l’unico paese a dover incentivare gli investimenti produttivi. In Francia, ad esempio, misure simili per l’industria 4.0 sono in vigore da anni. In Germania, invece, il governo Scholz ha appena annunciato un pacchetto di sgravi fiscali per chi investe in tecnologie verdi. Secondo l’economista Luca Paolazzi, intervistato da alanews.it, “la concorrenza internazionale obbliga a offrire alle aziende italiane strumenti simili a quelli dei nostri principali partner europei”.

Si attende il testo finale della manovra

Il testo della manovra dovrebbe arrivare alla Camera entro la fine della prossima settimana. Solo allora si capirà se la proposta di Giorgetti entrerà tra gli emendamenti o resterà un’ipotesi. Nel frattempo, le associazioni di categoria continuano a premere sull’esecutivo: “Non possiamo più permetterci continui stop and go”, ha ribadito Brugnoli. Il clima resta teso, ma aperto al confronto, mentre il mondo produttivo aspetta segnali chiari dal governo.

In breve, il futuro degli iperammortamenti e superammortamenti dipende dalle scelte politiche dei prossimi giorni. Ma la richiesta di stabilità, quella sì, è ormai unanime.