Mattarella in visita al polo delle Nazioni Unite: un incontro di rilevanza internazionale a Vienna
Mattarella in visita al polo delle Nazioni Unite: un incontro di rilevanza internazionale a Vienna
Roma, 9 novembre 2025 – Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, sarà a Vienna martedì prossimo per partecipare, insieme al suo omologo austriaco Alexander Van der Bellen, alle celebrazioni per la Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta a ogni forma di crimine organizzato transnazionale. L’evento segna il venticinquesimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, un testo chiave che ha cambiato il modo in cui i Paesi collaborano contro queste minacce.
Italia in prima linea contro il crimine organizzato
L’appuntamento si terrà nel Polo delle Nazioni Unite di Vienna, ed è promosso dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), l’agenzia ONU che coordina la lotta internazionale contro droga, criminalità e corruzione. L’Italia sarà presente con il Presidente Mattarella, a sottolineare l’impegno costante del Paese contro le mafie e le reti criminali che operano oltre i confini.
Da fonti del Quirinale arriva un messaggio chiaro: la visita vuole mettere in luce “l’importanza della collaborazione internazionale” e il valore della Convenzione di Palermo, firmata nel 2000 proprio in Italia. Come ha ricordato lo stesso Mattarella, “la criminalità organizzata non ha confini, e solo unendo le forze si possono proteggere i diritti e la sicurezza di tutti”.
Un omaggio a Falcone e Borsellino
Appena arrivato a Vienna, il Presidente visiterà la mostra fotografica “L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, allestita all’interno del Polo ONU. L’esposizione ripercorre la vita dei due magistrati siciliani, dalla loro Palermo fino agli anni delle indagini e al tragico epilogo, attraverso foto private fornite dalle famiglie e immagini d’archivio ANSA. Un tributo sentito che ricorda quanto il loro lavoro abbia avuto eco a livello internazionale, lasciando un segno morale ancora vivo in magistrati e forze dell’ordine.
“Falcone e Borsellino sono simboli universali della lotta alla mafia”, spiega un funzionario dell’UNODC coinvolto nell’organizzazione. “Il loro esempio parla a tutte le società che combattono contro il crimine organizzato”.
Le nuove minacce del crimine transnazionale
Nel corso della giornata si parlerà anche delle sfide attuali del crimine organizzato transnazionale. L’UNODC tiene sotto controllo fenomeni come il traffico di migranti, la tratta di esseri umani, il traffico di armi, droga, terrorismo, il commercio illegale di beni culturali, i reati ambientali e il cybercrime. Nel suo ultimo rapporto del 2024, l’Ufficio stima che il valore complessivo di queste attività criminali superi i 2.000 miliardi di dollari all’anno.
“Le reti criminali cambiano in fretta, adattandosi alle nuove tecnologie e alle tensioni internazionali”, ammette Ghada Waly, direttrice esecutiva dell’UNODC. “Per questo serve una risposta coordinata tra Stati, forze dell’ordine e società civile”.
Diplomazia e cooperazione al centro del confronto
Dopo la cerimonia all’UNODC, Mattarella si sposterà a Palazzo Hofburg per una colazione di lavoro con Van der Bellen. Tra i temi sul tavolo non ci saranno solo la sicurezza internazionale, ma anche i rapporti bilaterali tra Italia e Austria. Vienna resta un punto chiave per la diplomazia europea: qui hanno sede molte agenzie ONU e si incrociano interessi strategici legati a migrazioni, traffici illeciti e sicurezza energetica.
Fonti diplomatiche italiane sottolineano che “l’incontro sarà un momento per rafforzare la collaborazione su dossier importanti come la gestione dei flussi migratori e il contrasto alle reti criminali lungo le rotte balcaniche”.
Un anniversario che guarda avanti
La Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, adottata a Palermo nel 2000, resta ancora oggi il principale strumento internazionale contro le mafie globali. In venticinque anni sono stati fatti passi avanti importanti, dalla messa in linea delle leggi nazionali alla creazione di task force congiunte. Ma le minacce continuano a cambiare.
“Non possiamo mai abbassare la guardia”, confida un magistrato italiano presente a Vienna. “La memoria di Falcone e Borsellino ci ricorda che la legalità è una conquista da difendere ogni giorno”.
Martedì, tra le sale del Polo ONU e i corridoi di Hofburg, si rinnova un impegno che riguarda tutti: istituzioni, cittadini, comunità internazionali. Perché la lotta al crimine organizzato – come insegnano le storie di chi ha perso la vita per questo – non conosce tregua né confini.
