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Sotheby’s svela il suo nuovo quartier generale nel cuore di Madison

Sotheby's svela il suo nuovo quartier generale nel cuore di Madison

Sotheby's svela il suo nuovo quartier generale nel cuore di Madison

New York, 9 novembre 2025 – Sotheby’s ha tagliato oggi il nastro del suo nuovo quartier generale su Madison Avenue, proprio nel cuore del Museum Mile di Manhattan, aprendo le porte a tutti, gratis. Un passo importante per la storica casa d’aste, che ha deciso di stabilirsi nell’ex sede del Whitney Museum, comprata nel 2023 per 100 milioni di dollari. “Questo è uno dei momenti più significativi nei nostri tre secoli di storia, un nuovo capitolo in un momento cruciale per il mercato dell’arte”, ha detto il CEO Charles Stewart durante la presentazione. L’edificio, nato negli anni Sessanta dalla mente di Marcel Breuer, è stato recentemente rinnovato dallo studio svizzero Herzog & de Meuron.

Un museo che cambia, ingresso libero per tutti

La nuova casa di Sotheby’s è uno spazio espositivo in continuo movimento: le opere cambiano di frequente, seguendo il ritmo delle aste. Fino al 18 novembre, ad esempio, si possono vedere i tre Gustav Klimt della collezione Leonard Lauder e una natura morta di Vincent van Gogh dalla raccolta di Cindy e Jay Pritzker. E tutto senza pagare nulla, a differenza dei vicini Guggenheim o Frick Collection, dove l’ingresso si paga a caro prezzo.

Questo nuovo quartier generale incarna la doppia anima di New York: una città che ha appena scelto come sindaco un socialista, Zorhan Mamdani, ma che è anche la casa di 123 miliardari – più di qualsiasi altra metropoli al mondo. Tra loro c’è Steve Cohen, finanziere e proprietario dei Mets, che il 18 novembre metterà all’asta un pezzo davvero unico: il water in oro massiccio da 18 carati creato da Maurizio Cattelan, intitolato “America”. L’opera, realizzata nel 2016 e valutata almeno 10 milioni di dollari, sarà battuta nell’ultima giornata di esposizione.

Tra passato e futuro: il restauro che non tradisce

L’edificio disegnato da Marcel Breuer è uno degli esempi più celebri di brutalismo post-moderno a New York. Herzog & de Meuron hanno lavorato per mantenere intatto il carattere originale, aggiungendo però dettagli che rispondessero alle nuove esigenze. “L’edificio è rimasto un punto di riferimento urbano, conservando la sua forza e la capacità di ispirare”, ha raccontato l’architetto Jacques Herzog.

Tra gli interventi più importanti ci sono l’allargamento degli spazi per le esposizioni, la sostituzione delle 364 lampadine della hall con luci LED bianche – proprio come avrebbe voluto Breuer – e la creazione di una loggia protetta da vetri oscurati. Qui, i clienti più riservati potranno seguire le aste senza essere visti. Le famose finestre trapezoidali sono rimaste come prima: attraverso di loro, l’arte continua a dialogare con la città che scorre veloce fuori.

Un luogo per tutti, ma anche per i grandi collezionisti

Dietro l’acquisto dell’edificio c’è un’idea chiara: “Vogliamo rendere l’arte e il lusso più accessibili, far sì che più persone possano vedere, scoprire, imparare e alla fine possedere”, ha spiegato Stewart. Il quartier generale si vuole aperto a tutti, ma senza dimenticare i bisogni dei collezionisti più importanti. Per questo è stato installato un grande ascensore di servizio sul lato nord – l’unica modifica strutturale importante – pensato per muovere le opere e portare rapidamente i VIP nella ‘skybox’, una sala esclusiva per eventi privati.

L’ascensore è invisibile ai visitatori comuni, ma è una parte fondamentale nella logistica di una casa d’aste che gestisce migliaia di opere ogni anno. È qui che si capisce come la nuova sede riesca a tenere insieme due mondi: quello aperto al pubblico e quello dell’esclusività.

Un segnale forte per il mercato dell’arte

L’apertura gratuita del nuovo quartier generale di Sotheby’s arriva in un momento delicato per il mercato dell’arte globale. La scelta di offrire accesso libero in una città dove la cultura spesso costa cara è vista dagli esperti come un tentativo di avvicinare nuovi pubblici e di cambiare il ruolo delle case d’aste nel panorama culturale mondiale.

“Abbiamo voluto creare un posto dove chiunque possa entrare, anche solo per curiosità”, ha confidato uno dei curatori all’inaugurazione. Ma tra le sale luminose e i corridoi silenziosi si sente ancora forte la tensione tra apertura democratica e mercato del lusso. Una tensione che New York conosce bene e che oggi trova una nuova casa al 945 Madison Avenue.