I future sul gas toccano i 30,98 euro al megawattora: cosa significa per il mercato?
I future sul gas toccano i 30,98 euro al megawattora: cosa significa per il mercato?
Milano, 10 novembre 2025 – Il prezzo del gas naturale ha ripreso a salire oggi ad Amsterdam, dove il future con consegna a dicembre ha chiuso in rialzo del 2,2%, toccando quota 30,98 euro al Megawattora. Dietro questa crescita ci sono, secondo gli operatori, sia le incertezze sulle forniture internazionali sia le dinamiche tipiche dell’inverno che sta per arrivare.
Gas in rialzo ad Amsterdam: i numeri della giornata
La seduta al TTF (Title Transfer Facility), il principale mercato europeo del gas, è partita con prudenza. I primi scambi hanno mostrato poca variazione, ma già a metà mattina i prezzi hanno iniziato a salire. Alla chiusura, fissata alle 17:30, il future di dicembre si è attestato a 30,98 euro/MWh, con un aumento del 2,2% rispetto alla giornata precedente.
“Il mercato sta scontando le tensioni geopolitiche legate alla Russia e le previsioni di un clima più freddo nelle prossime settimane”, spiega Marco Ferri di Energy Desk Milano. È un mix di fattori che, come spesso accade in questo periodo, spinge la domanda e fa salire i prezzi.
Forniture in bilico e meteo: cosa pesa sul prezzo
Il rialzo del prezzo del gas riflette soprattutto le notizie che arrivano dai paesi esportatori. In particolare, la situazione in Ucraina continua a preoccupare. “Non si vedono segnali di un ritorno stabile dei flussi dalla Russia”, dice una fonte di Snam, ricordando come il gas liquefatto via mare (GNL) sia più caro e soggetto a variazioni.
Ma non è solo questione di geopolitica. Anche il clima conta. Le previsioni per la seconda metà di novembre indicano un possibile calo delle temperature in Europa centrale e settentrionale. “Se arrivasse un’ondata di freddo – aggiunge Ferri – i prezzi potrebbero salire ancora”. Insomma, il mercato resta in bilico tra speranze e timori, anche se gli stoccaggi europei sono ancora su livelli ritenuti rassicuranti.
Cosa significa per famiglie e imprese italiane
L’aumento visto oggi ad Amsterdam si farà sentire anche nelle bollette italiane? Per ora gli esperti fanno sapere che l’aumento potrebbe tradursi in rincari solo se dovesse durare nelle prossime settimane. “Si tratta di un movimento normale per questo periodo”, spiega Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. “I prezzi all’ingrosso sono ancora molto più bassi rispetto ai picchi dell’anno scorso, quando si arrivò anche a 100 euro al Megawattora”.
Però tra le imprese che consumano molta energia la preoccupazione cresce. “Ogni aumento si traduce in costi più alti per le aziende”, ammette un portavoce di Confindustria Energia. “Stiamo seguendo con attenzione l’andamento del mercato e chiediamo al governo di vigilare sulle forniture”.
Mercato europeo: cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Guardando avanti, gli analisti si aspettano un periodo di relativa calma per il mercato del gas in Europa, a meno che non ci siano nuovi shock geopolitici o climatici. Gli stoccaggi nei Paesi Ue, Italia compresa, sono pieni oltre il 95%, secondo i dati di Gas Infrastructure Europe. Un margine che dovrebbe garantire un po’ di respiro almeno fino a gennaio.
Ma la volatilità resta sempre dietro l’angolo. “Basta una notizia negativa su un terminal GNL o una crisi diplomatica improvvisa per far saltare tutto”, racconta un trader milanese raggiunto al telefono poco dopo la chiusura dei mercati.
Il quadro finale: resta alta la guardia
In breve, la giornata di oggi ad Amsterdam mostra che il prezzo del gas naturale è ancora molto sensibile a tanti fattori: dalle tensioni internazionali al meteo. Al momento, l’aumento non preoccupa più di tanto le famiglie italiane, ma la situazione va tenuta d’occhio nelle prossime settimane. Solo allora si potrà capire se si tratta di un normale assestamento stagionale o dell’inizio di una nuova fase di rialzo per il mercato europeo dell’energia.
