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Salvini: basta con gli immigrati che non rispettano le regole italiane

Salvini: basta con gli immigrati che non rispettano le regole italiane

Salvini: basta con gli immigrati che non rispettano le regole italiane

Bari, 10 novembre 2025 – Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha lanciato un affondo deciso sull’immigrazione ieri sera, durante il comizio del centrodestra a Bari. Sul palco di piazza Libertà, davanti a una folla numerosa, Salvini ha sostenuto il candidato alla Presidenza della Regione Puglia, Luigi Lobuono, in vista delle prossime elezioni regionali. Il vicepremier ha puntato il dito contro l’Europa, accusandola di permettere “a troppi immigrati, soprattutto islamici, di entrare nel nostro Paese e di distruggere il nostro tessuto sociale, valoriale, economico”.

Salvini: “Chi arriva deve rispettare la nostra cultura”

Salito sul palco poco dopo le 19.30, Salvini ha ribadito il suo pensiero ormai noto sul controllo dell’immigrazione. “Il problema non è il dio”, ha detto, “ma che chi arriva nelle nostre città rispetti la nostra cultura, i nostri simboli, la nostra religione e la Costituzione”. Parole accolte da applausi e da molti applausi, con bandiere tricolori e cartelli contro l’immigrazione irregolare che si alzavano tra la folla.

Per Salvini chi non vuole accettare le regole del Paese ospitante deve essere rimpatriato senza indugi. “Quelli che non sono disposti a farlo, cristianamente e genuinamente fuori dalle palle, tornino da dove sono arrivati”, ha detto, suscitando reazioni anche tra gli alleati di coalizione.

Bari, tensione in piazza ma nessun incidente

La serata si è svolta in un clima teso ma senza scontri. Al comizio erano presenti diversi esponenti locali del centrodestra, tra cui il candidato presidente Luigi Lobuono, che ha ringraziato Salvini per il sostegno. “La Puglia ha bisogno di sicurezza e di regole chiare”, ha detto Lobuono dal palco, mettendo la legalità al centro del suo messaggio.

Fuori dalla piazza, invece, alcune decine di manifestanti hanno protestato contro la linea dura sull’immigrazione. Striscioni con scritte come “No ai muri” e “Bari città aperta” hanno animato il presidio. La polizia ha controllato l’area fin dal pomeriggio per evitare problemi, ma non si sono registrati incidenti.

Le parole di Salvini infiammano il dibattito nazionale

Le dichiarazioni di Salvini hanno subito acceso il dibattito a livello nazionale. L’opposizione ha criticato duramente i toni usati dal vicepremier. “Parole divisive e pericolose”, ha commentato la segretaria del PD Elly Schlein, invitando il governo a puntare su soluzioni concrete per l’integrazione.

Dall’altra parte, i sostenitori della Lega hanno difeso a spada tratta il leader. “Salvini dice quello che pensano in tanti”, ha detto un militante arrivato da Foggia. Sui social, l’hashtag #SalviniABari è diventato uno dei più usati della serata.

Immigrazione, il nodo europeo e i numeri italiani

L’immigrazione resta al centro della politica italiana ed europea. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, nei primi dieci mesi del 2025 sono sbarcati in Italia oltre 110mila migranti, più che nell’anno precedente. La maggior parte proviene dall’Africa subsahariana e dal Nord Africa.

A Bruxelles, il nuovo Patto europeo sulla migrazione è ancora in fase di trattativa tra gli Stati membri. L’Italia chiede da tempo una maggiore condivisione degli oneri e una revisione delle regole sui ricollocamenti. “Non possiamo essere lasciati soli”, ha ribadito Salvini anche a Bari.

Verso le regionali: sicurezza e identità al centro

Con le elezioni regionali pugliesi in arrivo nella primavera 2026, il centrodestra punta tutto su sicurezza, controllo delle frontiere e difesa dell’identità locale. Salvini ha promesso nuove leggi per rafforzare i rimpatri e fermare gli ingressi irregolari. “La Puglia deve diventare un esempio di legalità”, ha concluso dal palco.

Il dibattito resta aperto. Nei prossimi giorni arriveranno altre prese di posizione da maggioranza e opposizione. Intanto Bari si prepara a settimane di campagna elettorale intensa, con l’immigrazione che si conferma tra i temi più caldi.