Crosetto rifiuta Washington e si concentra sugli aiuti a Kiev
Crosetto rifiuta Washington e si concentra sugli aiuti a Kiev
Roma, 12 novembre 2025 – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha fatto chiarezza oggi, a margine dei lavori alla Camera, sulla questione delle forniture militari all’Ucraina e sulle tensioni che stanno attraversando la maggioranza. “Non vado più a Washington, vado all’E-5 a Berlino”, ha dichiarato Crosetto rispondendo ai giornalisti, dopo che un articolo di Repubblica aveva acceso i riflettori sui dissidi interni al governo riguardo all’acquisto di armi americane per Kiev.
Crosetto: “Nessuna pressione politica sulle forniture militari”
Il tema delle armi all’Ucraina resta al centro dell’agenda del governo. Il ministro ha negato che ci siano state “pressioni politiche” nella scelta dei sistemi militari da inviare. “Sto preparando il dodicesimo pacchetto e presto lo presenterò al Copasir”, ha detto Crosetto, riferendosi al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che controlla le operazioni più delicate in materia di difesa e intelligence.
Il “dodicesimo pacchetto” conferma la continuità degli aiuti italiani a Kiev, in linea con gli impegni presi in Europa e con la NATO. Crosetto ha sottolineato che si tratta di “aiuti anche consistenti all’Ucraina”, ma ha evitato di entrare nei dettagli sulle forniture o sulle tempistiche. Un segnale chiaro che il dossier è ancora aperto e soggetto a valutazioni politiche e tecniche.
Tensioni nella maggioranza e il ruolo del Copasir
L’articolo di Repubblica aveva messo in luce presunte resistenze nella maggioranza sull’acquisto di armamenti americani. Secondo alcune fonti parlamentari, esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia avrebbero espresso dubbi sull’opportunità di rafforzare ancora la cooperazione militare con gli Stati Uniti, preferendo puntare di più sull’industria europea della difesa.
Crosetto, però, ha smentito tutto. “Non ci sono state pressioni”, ha ribadito davanti ai cronisti nei corridoi di Montecitorio poco dopo le 13.30. Il ministro ha poi ricordato che il prossimo passaggio formale sarà proprio la presentazione del nuovo pacchetto al Copasir, come previsto dalla legge. Solo allora – ha fatto capire – si potranno conoscere i dettagli delle forniture e da dove arriveranno.
L’E-5 di Berlino: la nuova mossa della diplomazia della difesa
Il cambio di rotta annunciato da Crosetto – “Non vado più a Washington, vado all’E-5 a Berlino” – non è solo un dettaglio organizzativo. L’E-5 è il gruppo che riunisce i ministri della Difesa di Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Un incontro informale ma molto importante, in programma nella capitale tedesca nei prossimi giorni, per coordinare le posizioni europee sulla sicurezza.
Fonti vicine al ministero spiegano che questa scelta riflette la volontà dell’Italia di puntare sul pilastro europeo della difesa, senza però abbandonare gli impegni presi con la NATO. “L’Italia resta fedele agli alleati atlantici, ma vuole anche valorizzare le capacità industriali e tecnologiche europee”, ha confidato un funzionario della Difesa.
Il quadro internazionale e le prospettive per Kiev
Gli aiuti militari all’Ucraina restano un tema delicato. Da un lato, l’offensiva russa continua a estendersi sul fronte orientale; dall’altro, i partner occidentali cercano un equilibrio per sostenere Kiev senza compromettere troppo le proprie riserve strategiche. In questo scenario, l’Italia procede con cautela: il nuovo pacchetto – il dodicesimo dall’inizio del conflitto – dovrebbe includere sistemi di difesa antiaerea e munizioni, ma i dettagli rimangono coperti fino al passaggio in Copasir.
Nel frattempo, a Berlino si discuterà anche di coordinare meglio le industrie europee della difesa e di possibili nuove iniziative comuni. “Il momento è delicato”, ha ammesso un diplomatico italiano, “serve un equilibrio tra solidarietà verso l’Ucraina e tutela degli interessi nazionali”.
Il futuro degli aiuti: attesa per il dodicesimo pacchetto
Nelle prossime settimane, il Parlamento sarà chiamato a esaminare il nuovo pacchetto di aiuti. La presentazione al Copasir sarà uno snodo cruciale: solo dopo quel passaggio si conoscerà la lista dettagliata dei materiali destinati a Kiev. Nel frattempo, il governo cerca di tenere unita la maggioranza e di rassicurare sia gli alleati europei sia quelli atlantici.
Crosetto, uscendo da Montecitorio nel tardo pomeriggio, ha chiuso la giornata con una battuta: “L’importante è aiutare l’Ucraina con serietà”. Poi si è diretto verso il suo ufficio, mentre nei corridoi ancora circolavano domande sul futuro degli aiuti militari italiani.
