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Euro in equilibrio: si mantiene a 1,1581 dollari nonostante le fluttuazioni

Euro in equilibrio: si mantiene a 1,1581 dollari nonostante le fluttuazioni

Euro in equilibrio: si mantiene a 1,1581 dollari nonostante le fluttuazioni

Milano, 12 novembre 2025 – L’euro tiene botta sul dollaro e guadagna qualche punto contro lo yen giapponese nella mattinata di oggi. Alle 9:30, le principali piattaforme di trading segnalano un cambio a 1,1581 dollari, praticamente invariato (-0,01%) rispetto alla chiusura di ieri. Contemporaneamente, la moneta unica sale a 179,10 yen, con un rialzo dello 0,31%. Un andamento che rispecchia la prudenza degli investitori, in attesa dei dati economici in arrivo questa settimana.

Euro-dollaro: il mercato resta in stand-by in attesa dei dati Usa

Il rapporto tra euro e dollaro si mantiene stabile, senza grandi scossoni rispetto ai giorni scorsi. Gli operatori, spiegano fonti di mercato a alanews.it, stanno aspettando di capire quali saranno le prossime mosse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. “Siamo in una fase di attesa”, commenta un analista di Piazza Affari poco dopo l’apertura. “Il mercato non si muove finché non arrivano segnali più chiari sull’inflazione americana e sulle decisioni delle banche centrali”.

Oggi sono attesi i dati sull’indice dei prezzi al consumo Usa per ottobre, un dato che potrebbe spostare le previsioni sui tassi di interesse negli Stati Uniti. “Se l’inflazione dovesse salire più del previsto, il dollaro potrebbe rafforzarsi”, spiega un trader di una banca milanese. Per il momento, però, la situazione è ferma: il cambio euro-dollaro resta in un range stretto, senza scossoni rilevanti.

Euro-yen in rialzo: la Banca del Giappone mantiene la mano leggera

Diverso il discorso per l’euro contro lo yen. Qui la moneta unica avanza, toccando quota 179,10 yen con un aumento dello 0,31%. Dietro questo movimento ci sono le recenti parole della Banca del Giappone, che continua a puntare su una politica monetaria espansiva. “La BoJ non sembra intenzionata a cambiare strada”, sottolinea un economista di Tokyo sentito al telefono. “Questo tiene lo yen debole contro le altre valute”.

Gli addetti ai lavori spiegano che il divario tra i tassi di interesse europei e quelli giapponesi continua a favorire l’euro. “Finché la Banca centrale giapponese non farà marcia indietro, uno yen più forte è difficile da immaginare”, ammette un gestore di fondi asiatico. La valuta nipponica resta sotto pressione da mesi, anche a causa della debolezza dell’economia locale.

Mercati internazionali in bilico: cosa aspettarsi

Il quadro valutario si inserisce in un contesto globale ancora incerto. Da un lato, la crescita europea mostra segnali contrastanti: in Germania, ad esempio, la produzione industriale dà qualche segnale di ripresa, ma il quadro generale resta fragile. Dall’altro, negli Stati Uniti si attende una possibile svolta nella politica dei tassi dopo mesi di aumenti.

“Il mercato delle valute è molto sensibile alle mosse delle banche centrali”, ricorda un consulente finanziario romano. “Basta una parola sbagliata di Powell o Lagarde per cambiare subito l’umore degli investitori”. In questo scenario, anche i piccoli movimenti di oggi hanno un peso particolare.

Operatori prudenti: la calma prima della possibile tempesta

A Piazza Affari e nelle principali sale operative europee la giornata è partita senza grandi scossoni. Gli operatori preferiscono muoversi con cautela, aspettando i dati macro per prendere decisioni più nette. “Non ci aspettiamo sorprese nel breve periodo”, confida un broker milanese alle 10:15. “Tutto dipenderà dai numeri sull’inflazione americana e dalle prossime mosse delle banche centrali”.

Le prime stime degli analisti indicano che l’euro dovrebbe restare tra 1,15 e 1,16 dollari nelle prossime sedute, a meno di sorprese dai dati Usa. Per lo yen, invece, il trend favorevole all’euro potrebbe continuare se la BoJ confermerà la sua linea morbida.

In sostanza, anche se nessuno lo dice a voce alta, il mercato aspetta. Solo allora si capirà se la calma di oggi è un momento di respiro o il preludio a nuovi movimenti.