Gas: il prezzo scende a 30,9 euro, cosa significa per i consumatori?
Gas: il prezzo scende a 30,9 euro, cosa significa per i consumatori?
Milano, 12 novembre 2025 – Il prezzo del gas naturale chiude oggi in leggero calo, segnando un nuovo riferimento per i mercati energetici europei. Sul mercato di Amsterdam, cuore degli scambi continentali, il future Ttf – punto di riferimento principale per il gas in Europa – perde lo 0,54%, fermandosi a 30,93 euro al megawattora. Un calo contenuto, che rispecchia le normali oscillazioni di questo periodo e le attese degli operatori.
Prezzo del gas in calo ad Amsterdam: cosa dice il mercato europeo
La giornata è iniziata con prudenza tra gli operatori, attenti a notizie dal fronte geopolitico e alle previsioni climatiche. Il future Ttf, scambiato sulla piattaforma ICE Endex di Amsterdam, ha oscillato tra i 30,70 e i 31,20 euro durante la mattinata, per poi chiudere a 30,93 euro al megawattora. Una leggera flessione rispetto a ieri, che però conferma una sostanziale stabilità dopo i mesi di turbolenze.
Secondo alcuni analisti, il calo di oggi è legato soprattutto alle previsioni meteo favorevoli per le prossime settimane. “Le temperature miti stanno riducendo la domanda di riscaldamento in tutta Europa”, spiega un trader milanese contattato poco dopo la chiusura delle contrattazioni. “Questo mantiene i prezzi sotto controllo, almeno nel breve periodo”.
Stoccaggi pieni e domanda stabile: i fattori che pesano sul prezzo del gas
A influenzare il prezzo del gas sono diversi elementi. In primo piano c’è lo stato degli stoccaggi europei, che secondo Gas Infrastructure Europe sono ancora pieni oltre il 95%. Un dato che tranquillizza gli operatori, soprattutto con l’inverno ormai alle porte.
“Gli stoccaggi alti funzionano come una spinta contro eventuali shock improvvisi”, spiega un analista di Refinitiv. “Finché rimangono così pieni, sarà difficile vedere salti improvvisi nei prezzi”. Ma non bisogna abbassare la guardia: un cambiamento improvviso del clima o nuove tensioni internazionali potrebbero ribaltare la situazione in fretta.
Bollette italiane e prospettive per i consumatori
Il calo del future Ttf ad Amsterdam si riflette anche nelle aspettative sulle bollette energetiche delle famiglie italiane. Nomisma Energia stima che ogni variazione di un euro nel prezzo del gas impatti direttamente sui costi finali per i consumatori. “Se questa tendenza continua nelle prossime settimane”, dice Davide Tabarelli, presidente della società di consulenza bolognese, “potremmo vedere una leggera riduzione delle tariffe già da dicembre”.
Gli esperti però invitano alla prudenza. I prezzi restano molto sensibili a variabili esterne: dalle forniture da Norvegia e Algeria, alle tensioni in Medio Oriente, fino alle decisioni della Russia sulle esportazioni verso l’Europa. “Il mercato è ancora nervoso”, ammette un operatore romano che segue da vicino gli sviluppi internazionali. “Basta poco per cambiare direzione”.
L’attenzione dei governi e le mosse in Europa
Sul fronte internazionale, resta alta l’attenzione sulle possibili mosse dei governi europei. A Bruxelles si discute da settimane di nuove strategie per garantire la sicurezza energetica e contenere la volatilità dei prezzi. L’Italia, in particolare, punta a diversificare le fonti e a stringere accordi diretti con i principali paesi produttori.
Nel frattempo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica segue da vicino l’evoluzione del mercato. “Stiamo monitorando costantemente la situazione”, ha fatto sapere una fonte vicina al ministro Gilberto Pichetto Fratin. “L’obiettivo è proteggere famiglie e imprese da eventuali aumenti improvvisi”.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Guardando avanti, gli operatori prevedono una sostanziale stabilità dei prezzi, almeno finché non arriveranno eventi esterni importanti. Le previsioni meteo restano il fattore più incerto: un’ondata di freddo improvvisa potrebbe mettere nuovamente pressione sulle quotazioni.
Per ora, però, il dato di oggi – 30,93 euro al megawattora – viene accolto con un cauto ottimismo. Il mercato europeo del gas sembra attraversare una fase di calma relativa, anche se nessuno esclude nuovi scossoni all’orizzonte.
