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Mercati europei in crescita: Milano guida con un +0,85% e future Usa promettenti

Mercati europei in crescita: Milano guida con un +0,85% e future Usa promettenti

Mercati europei in crescita: Milano guida con un +0,85% e future Usa promettenti

Milano, 12 novembre 2025 – Le Borse europee partono la settimana in rialzo, spinte dalla speranza che lo shutdown negli Stati Uniti, ormai fermo da oltre quaranta giorni, stia per finire. Oggi a Washington è il giorno del voto decisivo alla Camera, dopo l’accordo già raggiunto al Senato. I mercati seguono con il fiato sospeso, pronti a festeggiare una ripresa veloce.

Francoforte guida il rally, Milano e Parigi non si tirano indietro

A metà giornata, Francoforte è la piazza più vivace, con un +1%. Un risultato che ha sorpreso anche i più cauti, soprattutto dopo il calo inatteso dell’inflazione tedesca a ottobre. Milano e Parigi avanzano dello 0,85%, mentre Madrid si muove a +0,8%. Più contenuta Londra, ferma a +0,1%. “Il clima è positivo, ma la volatilità resta dietro l’angolo”, ha commentato un trader di Piazza Affari verso le 10.30.

Spread in calo, rendimenti dei titoli di Stato tra alti e bassi

Il divario tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a dieci anni scende a 73,7 punti base, un livello che non si vedeva da settimane. Il rendimento del decennale italiano sale leggermente al 3,4%, mentre quello tedesco guadagna un punto fermandosi al 2,67%. In Francia, invece, il tasso scende allo 3,41%. “Gli investitori stanno tornando a puntare sui titoli periferici”, osserva un analista di una grande banca d’affari.

Energia: petrolio in calo, gas naturale in ripresa

Nel mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio continua a scendere: il Wti perde lo 0,69% a 60,61 dollari al barile. I titoli petroliferi ne risentono, con Bp (-0,59%) e Shell (-0,34%) in calo. Si difendono meglio Eni (+0,2%) e Saipem (+0,15%). In controtendenza, invece, il gas naturale accelera dell’1,33% a 31,53 euro per megawattora. “C’è paura che possano tornare problemi sull’offerta”, spiega un operatore del settore.

Valute e oro: dollaro stabile, oro in flessione

Sul fronte dei cambi, il dollaro resta stabile a 86,33 centesimi di euro e 76,04 penny. L’oro, invece, perde terreno, scendendo dello 0,31% a 4.129,13 dollari l’oncia. “Con la prospettiva di una soluzione allo shutdown, la domanda di beni rifugio cala”, fa notare un gestore di fondi londinese.

Farmaceutici in luce, utility in difficoltà

Tra i settori più vivaci spicca il comparto farmaceutico. Fresenius vola con un +6,71% dopo i risultati dei primi nove mesi; Recordati guadagna il 2,78%. Male invece A2a (-5,8%), che paga il conto sia dei dati trimestrali sia dell’aggiornamento del piano industriale al 2035. “Le nuove previsioni non hanno convinto gli investitori”, ammette un portavoce della società.

Sse e Rwe brillano tra le utility europee

Nel settore delle utility, spicca Sse, che schizza del 10,9% dopo aver annunciato un aumento di capitale da 2 miliardi di sterline (circa 2,27 miliardi di euro) per finanziare un piano di investimenti da 33 miliardi di sterline (37,46 miliardi di euro). Bene anche Rwe (+3,24%), spinta da una trimestrale migliore delle attese.

Banche in ripresa: Unicredit e Intesa trascinano Milano

Il settore bancario mostra segnali di forza. Corrono Commerzbank (+2,1%), Unicredit (+2,1%), Bnp Paribas (+2%) e Intesa Sanpaolo (+1,86%), che aggiorna il suo massimo storico a 5,95 euro per azione. “Il settore beneficia della stabilità ritrovata nei mercati obbligazionari”, commenta un gestore milanese.

Mercati con lo sguardo fisso su Washington: il voto che conta

Tutti gli occhi sono puntati sul voto alla Camera americana. Solo allora – spiegano da Londra – si capirà se l’incertezza è davvero passata. Per il momento, le Borse europee sembrano puntare su un esito positivo.