A2A lancia un ambizioso piano al 2035: dividendi in crescita del 4% annuo
A2A lancia un ambizioso piano al 2035: dividendi in crescita del 4% annuo
Milano, 13 novembre 2025 – A2A conferma la crescita dei dividendi fino al 2035, con un aumento minimo del 4% all’anno del dividendo per azione (DPS). Lo ha annunciato oggi, dopo il consiglio di amministrazione che ha esaminato i conti al 30 settembre. Una mossa pensata per rassicurare gli azionisti sulla solidità e la sostenibilità dei pagamenti nel medio e lungo termine.
Crescita solida e numeri in chiaro fino al 2035
Il gruppo guidato da Renato Mazzoncini punta a un utile netto ordinario di circa 0,7 miliardi di euro nel 2028, che dovrebbe superare gli 0,8 miliardi nel 2030 e toccare quota 1,1 miliardi nel 2035. Secondo le note ufficiali, il tasso di crescita annuo composto (CAGR) sarà intorno al 6% tra il 2025 e il 2030, per poi salire all’8% tra il 2028 e il 2035. Un percorso pensato per mantenere un ritmo di crescita equilibrato e sostenibile.
Sul fronte della redditività, il piano indica un ROI medio sopra il 9% e un ROE medio del 12% nel periodo considerato. “Abbiamo costruito un percorso solido, con obiettivi chiari e concreti”, ha spiegato una fonte interna. “La crescita dei dividendi nasce da una strategia che punta su innovazione e capacità di resistere alle sfide”.
Obiettivi a breve: EBITDA e utile netto sotto la lente
Guardando al 2025, A2A prevede un EBITDA tra 2,17 e 2,20 miliardi di euro. L’utile netto di gruppo, al netto delle voci straordinarie, dovrebbe attestarsi tra 0,68 e 0,70 miliardi. Per il 2026, invece, le stime parlano di un EBITDA tra 2,21 e 2,25 miliardi e un utile netto ordinario tra 0,63 e 0,66 miliardi.
Da sottolineare la recente acquisizione del 90% di Duereti S.r.l.: l’utile netto ordinario tiene conto anche di maggiori ammortamenti legati al processo di Purchase Price Allocation legato all’operazione. “È un passaggio tecnico, ma importante per consolidare le nuove attività senza intaccare la redditività complessiva”, ha spiegato una fonte finanziaria.
Nuove strade per creare valore
Il piano aggiornato non guarda solo ai numeri: A2A individua anche nuove opportunità per aumentare il valore. Il portafoglio di progetti extra potrebbe portare fino a 300 milioni di euro di EBITDA aggiuntivo entro il 2035, con un contributo bilanciato tra i due settori principali del gruppo. “Questi progetti possono fare da riserva per raggiungere gli obiettivi o per sfruttare occasioni di mercato favorevoli”, si legge nella nota diffusa dall’azienda. E se serve, possono accelerare la crescita attraverso nuove collaborazioni.
La società mette in luce come la capacità di muoversi con flessibilità su queste iniziative sia fondamentale per gestire l’incertezza del mercato energetico e industriale. “Le partnership saranno decisive”, ha confidato un manager coinvolto nei nuovi progetti.
Mercato e prospettive: prudenza e fiducia
Il piano tiene conto dell’andamento previsto dei prezzi dell’energia e delle condizioni di mercato. “Abbiamo fatto previsioni prudenti ma realistiche”, ha detto una fonte vicina al consiglio. L’obiettivo rimane quello di consolidare la posizione di A2A come protagonista nazionale nella transizione energetica, mantenendo una struttura finanziaria solida e una politica di dividendi in linea con la crescita degli utili.
In chiusura, la conferma dell’aumento del DPS e le nuove opportunità segnalate nel piano sono viste dagli analisti come segnali di fiducia verso il futuro del gruppo. Gli investitori hanno accolto con attenzione le indicazioni presentate oggi a Milano: la vera prova sarà la reazione della Borsa, che misurerà la credibilità delle promesse del management.
