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Meloni e Rama: un nuovo capitolo per le relazioni Italia-Albania

Meloni e Rama: un nuovo capitolo per le relazioni Italia-Albania

Meloni e Rama: un nuovo capitolo per le relazioni Italia-Albania

Roma, 13 novembre 2025 – Questa mattina, Giorgia Meloni ed Edi Rama si sono dati appuntamento a Villa Doria Pamphilj, nel cuore di Roma, per il primo vertice intergovernativo tra Italia e Albania. Un momento atteso, che segna un passo importante nei rapporti tra i due Paesi. Poco dopo le 9, i due leader si sono salutati con un abbraccio davanti al Casino del Bel Respiro, prima di passare in rassegna il reparto d’onore dei Granatieri di Sardegna.

Italia e Albania, un vertice per spingere la collaborazione

La mattina è iniziata con un incontro a tu per tu tra la presidente del Consiglio italiana e il primo ministro albanese. Un colloquio riservato durato circa un’ora, durante il quale, secondo fonti di Palazzo Chigi, si sono affrontati i dossier più caldi: dalla sicurezza alla gestione della migrazione, passando per i progetti economici e culturali che legano le due sponde dell’Adriatico. “L’Albania è un partner strategico per l’Italia”, ha detto Meloni aprendo i lavori, sottolineando l’importanza di una collaborazione “che guarda avanti”.

A seguire, la cerimonia della firma dell’accordo intergovernativo. L’intesa punta a rafforzare il lavoro comune su più fronti, con particolare attenzione alla sicurezza, al controllo dei flussi migratori e allo sviluppo economico. Alla firma erano presenti anche i ministri italiani coinvolti: Antonio Tajani (Esteri), Matteo Piantedosi (Interno), Carlo Nordio (Giustizia), Guido Crosetto (Difesa), Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente), Alessandro Giuli (Cultura), Orazio Schillaci (Salute), Nello Musumeci (Sud), insieme ai sottosegretari Federico Freni (Economia) e Tullio Ferrante (Infrastrutture).

Economia e sicurezza: i nodi al centro del vertice

Alle 14, nella sala principale del Casino del Bel Respiro, si è tenuta la cerimonia per lo scambio delle intese. Oltre ai rappresentanti istituzionali, erano presenti anche i vertici delle principali aziende italiane coinvolte nei progetti bilaterali: Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Sace, il gruppo industriale Leonardo e la Protezione civile. Un segnale chiaro della volontà italiana di rafforzare la sua presenza in Albania, sia sul fronte industriale che su quello della sicurezza.

“Lavoriamo insieme per una regione più stabile e sicura”, ha detto Rama durante la sessione plenaria, ricordando come “l’Italia sia stata sempre al fianco dell’Albania nei momenti più difficili”. Il premier albanese ha poi sottolineato l’interesse del suo Paese per gli investimenti italiani nei settori dell’energia, delle infrastrutture e della difesa.

Sicurezza e migrazione al centro dell’accordo

Uno dei temi più caldi è stata la gestione dei flussi migratori. Fonti governative spiegano che l’accordo prevede una collaborazione più stretta tra le forze di polizia dei due Paesi e l’avvio di progetti comuni per il controllo delle frontiere marittime. “La sfida migratoria non si può affrontare da soli”, ha ammesso Piantedosi a margine dei lavori, sottolineando la necessità di “risposte condivise e strumenti concreti”.

Non solo sicurezza: si è parlato anche di ambiente e sanità. Il ministro Pichetto Fratin ha illustrato le opportunità legate alla transizione energetica e alla tutela del mare Adriatico, mentre Schillaci ha annunciato programmi congiunti per la formazione del personale sanitario.

Un’intesa che guarda al futuro

A fine mattinata, Meloni e Rama sono tornati davanti ai giornalisti per le dichiarazioni congiunte. “Oggi rafforziamo un’amicizia che ha radici profonde”, ha detto la presidente del Consiglio, ricordando come “l’Albania sia stata vicina all’Italia nei momenti difficili”. Rama ha risposto parlando di “un nuovo capitolo nei rapporti tra Tirana e Roma”.

La giornata si è chiusa con una colazione di lavoro tra le delegazioni. Sul tavolo, ancora una volta, i temi della crescita economica e della stabilità regionale. Nessun annuncio clamoroso, ma tra i presenti si respirava la sensazione che questo vertice rappresenti un passo avanti concreto nella collaborazione tra Italia e Albania.