Rifiuti e sostenibilità: Dimensione Ambiente protagonista a Ecomondo 2025
Rifiuti e sostenibilità: Dimensione Ambiente protagonista a Ecomondo 2025
Rimini, 13 novembre 2025 – Imprese, istituzioni e giuristi si sono incontrati ieri a Ecomondo 2025, durante la giornata dedicata ai “Dialoghi sull’economia circolare” organizzata dal Gruppo Dimensione Ambiente. A guidare i lavori è stato Paolo Ghezzi, ingegnere civile e docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. L’incontro ha messo attorno al tavolo operatori del settore, amministratori pubblici e rappresentanti delle istituzioni per discutere le sfide più urgenti nella gestione dei rifiuti: dall’innovazione industriale alla governance locale, fino alla recente riforma degli ecoreati.
Economia circolare: innovazione e nuove regole in primo piano
La mattina è partita con uno sguardo sul ruolo dell’imprenditoria pubblica e privata nel costruire filiere circolari. Nadia Ramazzini, giurista ambientale, ha spiegato il nuovo Circular Economy Act europeo: “Questo atto rappresenta un cambio di passo – ha detto – riconosce il settore come parte integrante dell’industria, spingendo verso un mercato unico europeo dei rifiuti e delle materie prime seconde”. Per Ramazzini, l’Italia, che già si distingue nel riciclo degli imballaggi, dovrà ora concentrarsi su nuove sfide, soprattutto nei settori dei RAEE e dei tessili, dove la responsabilità estesa del produttore giocherà un ruolo chiave.
Alessia Scappini, amministratrice delegata di Albe Srl e Revet Spa, ha rimarcato come l’economia circolare sia oggi soprattutto una leva industriale, più che solo ambientale. “Noi trasformiamo i rifiuti fino all’end of waste, restituendo prodotti rigenerati che aiutano a ridurre l’impronta di carbonio”, ha spiegato. L’uso di energie rinnovabili e il recupero delle acque di processo – ha aggiunto – rendono i cicli produttivi più sostenibili, in un sistema che unisce industria e territorio.
Governance locale: modelli virtuosi per la gestione rifiuti
Daniele Fortini, presidente di RetiAmbiente, ha raccontato l’esperienza della più grande società pubblica toscana nella gestione integrata dei rifiuti: “Copriamo 1,3 milioni di abitanti in 100 Comuni. Abbiamo raggiunto il 72% di raccolta differenziata, ma senza impianti di riciclo adeguati il ciclo resta spezzato”. Fortini ha spiegato che sono in corso investimenti per un parco impiantistico innovativo, con soluzioni per il recupero di tessili, verde, spazzamento stradale e rifiuti ingombranti. “Solo così – ha detto – potremo tenere sul territorio le materie prime seconde e abbassare i costi per i cittadini”.
Un altro esempio arriva da Peccioli, in provincia di Pisa. Il sindaco Renzo Macelloni ha illustrato il cosiddetto “sistema Peccioli”, fondato su un azionariato diffuso che coinvolge cittadini e impresa. “La discarica fa parte di questo sistema: finché esistono rifiuti non recuperabili serve uno smaltimento sicuro e controllato”, ha spiegato. I proventi hanno permesso investimenti in impianti di trattamento meccanico-biologico, biometano e ora nell’ossicombustione.
Ecoreati, la legge più dura: sanzioni pesanti e responsabilità allargate
Nel pomeriggio l’attenzione si è spostata sulla nuova legge sugli ecoreati (n.147/2025), che ha inasprito le pene e allargato le responsabilità amministrative e penali. Nino Tarantino, subcommissario alle bonifiche delle discariche abusive, ha ripercorso le attività dalla Terra dei Fuochi alle aree contaminate: “Il nostro impegno è dare risposte concrete ai cittadini, con trasparenza e azioni efficaci”, ha detto. La nuova legge nasce anche come risposta alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che aveva criticato l’Italia per la gestione delle emergenze ambientali.
Sul fronte operativo, Giuseppe Giove, generale della divisione Carabinieri forestali, ha evidenziato tre punti chiave della riforma: l’ampliamento dei reati inclusi nella responsabilità amministrativa secondo il D.Lgs. 231/2001, l’aumento delle pene per traffici illeciti e combustione dei rifiuti, e l’introduzione di operazioni sotto copertura. “Ma oltre alla repressione – ha sottolineato – serve una coscienza civile che capisca come i crimini contro l’ambiente rischiano il futuro delle nuove generazioni”.
Imprese in bilico tra rischi e nuove occasioni
Pietro Ferraris, avvocato specializzato in diritto ambientale, ha spiegato come la riforma cambi gli equilibri tra giustizia penale e amministrativa: “Si allarga il numero dei casi in cui una condanna penale può portare alla revoca delle autorizzazioni, anche grazie alle norme antimafia”. Luciano Paciello, penalista, ha invece evidenziato qualche problema: “L’inasprimento delle pene limita strumenti di mediazione come le oblazioni o la particolare tenuità del fatto. Questo può avere effetti pesanti anche sulle imprese”.
Dimensione Ambiente cresce con l’acquisizione di Ecologia Ambiente
Durante Ecomondo, il Gruppo Dimensione Ambiente ha annunciato l’acquisizione di Ecologia Ambiente, azienda comasca con oltre venticinque anni di esperienza nella microraccolta differenziata e nello smaltimento di rifiuti pericolosi e non. L’impianto di Como, con una capacità autorizzata di 1.500 m³ per lo stoccaggio e trattamento fino a 15.000 tonnellate all’anno, serve oltre 10mila clienti, tra cui 2.200 farmacie, laboratori, studi medici e circa 8mila imprese artigiane e industriali.
“L’ingresso di Ecologia Ambiente nel nostro gruppo è un passo importante per crescere”, ha detto Umberto Cucchetti, General Manager del Gruppo Dimensione Ambiente. L’obiettivo è ampliare la presenza sul territorio e aggiungere nuove competenze nella gestione ambientale.
Dialoghi sull’economia circolare: un bilancio positivo
“Con i Dialoghi sull’economia circolare volevamo creare uno spazio di confronto concreto”, ha commentato Cucchetti a fine evento. Stefano Capra, proprietario della società, ha aggiunto: “Ecomondo è per noi un momento di incontro con clienti e colleghi. Con i nostri panel abbiamo voluto portare un contributo culturale su temi attuali, stimolando attenzione e responsabilità”. Un risultato che conferma quanto sia centrale il dialogo tra imprese, istituzioni e cittadini per costruire una vera economia circolare.
