Schlein guida il Pd verso un record straordinario: oltre 10 milioni di euro raccolti!
Schlein guida il Pd verso un record straordinario: oltre 10 milioni di euro raccolti!
Roma, 13 novembre 2025 – Il Partito Democratico chiude il 2025 con un bilancio positivo, sia sul piano economico che politico. A dirlo con soddisfazione è stata la segretaria Elly Schlein, che questa mattina, durante una riunione interna nella sede di via Sant’Andrea delle Fratte, ha illustrato i dati aggiornati sulla raccolta del 2×1000 e sulla situazione finanziaria del partito. “Il partito sta bene”, ha detto Schlein davanti ai membri della segreteria e al tesoriere Michele Fina. “Possiamo ormai dirlo ufficialmente: anche quest’anno abbiamo raggiunto un nuovo record”.
Oltre 10 milioni raccolti con il 2×1000
Secondo i numeri forniti dal tesoriere, il PD ha superato quest’anno i 10 milioni e mezzo di euro grazie al meccanismo del 2×1000, migliorando il risultato già positivo del 2024. Un dato che, ha sottolineato la segretaria, “dimostra la fiducia dei cittadini nelle nostre proposte e nel lavoro che stiamo portando avanti”. La comunicazione è arrivata ai dirigenti poco dopo le 10 di questa mattina, in un clima definito “sereno e costruttivo” da chi era presente. “Ringrazio il nostro tesoriere per la gestione attenta – ha aggiunto Schlein – e tutti coloro che hanno scelto di destinare il loro contributo al PD”.
Il 2×1000 resta una delle fonti principali di finanziamento per i partiti italiani, dopo la fine del finanziamento pubblico diretto. Nel 2024 il PD aveva già segnato un record, ma quest’anno la cifra è cresciuta ancora. Fonti interne collegano questo successo anche a una campagna di comunicazione più capillare e a una presenza più forte sui territori.
Finanze in ordine, fuori dalla cassa integrazione
Non solo numeri. La segretaria ha voluto mettere in luce anche un altro risultato: “Dopo otto anni siamo riusciti a far uscire i nostri dipendenti dalla cassa integrazione”, ha spiegato Schlein, riferendosi a una situazione che durava dal 2017. Il partito aveva dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali per affrontare una crisi finanziaria che aveva colpito molte forze politiche dopo la riforma sul finanziamento pubblico.
La svolta è arrivata negli ultimi mesi, con il graduale rientro dei lavoratori e la ripresa delle attività ordinarie. “Abbiamo rimesso in moto la macchina organizzativa”, ha confidato un dirigente vicino alla segreteria. “Ora possiamo concentrarci sulle prossime sfide politiche senza l’ansia dei conti”.
Consenso in crescita e clima più sereno
Oltre ai dati economici, Schlein ha rivendicato anche una crescita nel consenso. Secondo gli ultimi sondaggi SWG e Ipsos, tra ottobre e novembre, il PD si mantiene stabilmente sopra il 20%, con punte del 22% in alcune regioni del Centro Italia. “Siamo molto contenti di questi risultati”, ha detto la segretaria, “e speriamo di continuare così anche in futuro”.
Dentro il partito, il clima è più disteso rispetto ai mesi scorsi. Dopo le tensioni della scorsa primavera, legate alle candidature per le europee e alle alleanze locali, la segreteria ha lavorato per ricompattare le varie anime. “C’è più dialogo”, racconta un parlamentare romano, “e la sensazione è che si stia tornando a parlare di politica vera”.
Il 2026 tra congresso e scelte di alleanze
Guardando al prossimo anno, il PD si prepara a una stagione politica piena di appuntamenti: dalle elezioni amministrative di primavera fino al dibattito sulle alleanze in vista delle politiche del 2027. Schlein ha ribadito l’intenzione di “rafforzare il radicamento nei territori” e di “costruire un’alternativa credibile alla destra”.
Il congresso nazionale, previsto per l’autunno 2026, sarà un momento decisivo. “Ci arriviamo con i conti in ordine e una base più ampia”, ha assicurato la segretaria. Nei corridoi della sede nazionale si respira un cauto ottimismo. “Non era scontato uscire da anni difficili così”, ammette un funzionario di lungo corso. Per ora, almeno, il PD sembra aver ritrovato slancio, sia nei numeri che nell’umore interno.
