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Foti: il Pnrr non ammette proroghe

Foti: il Pnrr non ammette proroghe

Foti: il Pnrr non ammette proroghe

Bologna, 14 novembre 2025 – “Nessuna proroga per le scadenze del Pnrr”. Così il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Tommaso Foti, ha messo subito in chiaro le cose questa mattina, sul palco dell’Assemblea nazionale dell’Anci in corso alla Fiera di Bologna. Il messaggio è diretto, rivolto ai sindaci e agli amministratori locali riuniti in Emilia-Romagna, proprio mentre si entra nella fase decisiva per realizzare i progetti finanziati dall’Unione Europea.

Governo senza dubbi: niente rinvii per il Pnrr

Voglio essere chiaro”, ha detto Foti davanti a una platea attenta, fatta di primi cittadini e rappresentanti istituzionali. Non ci saranno proroghe, neanche in casi eccezionali. Perché? “Per farlo – ha spiegato – servirebbe modificare tre regolamenti europei diversi, uno dei quali richiede l’unanimità”. Un percorso, secondo lui, oggi impossibile da imboccare.

Il riferimento è alle regole europee che hanno dato vita al Pnrr nel 2021, in piena emergenza sanitaria. “Quelle condizioni non ci sono più. Il Regolamento che ha permesso il piano post-Covid oggi non passerebbe”, ha aggiunto il ministro. Insomma, la finestra politica e normativa che ha aperto la strada a questo grande piano di investimenti si è chiusa. Provarci ancora, dice il governo, significherebbe solo perdere tempo.

L’appello ai sindaci: “Accelerate con i progetti Pnrr”

Foti non si è limitato a chiudere la porta sulle proroghe. Ha lanciato un appello molto concreto agli amministratori locali: “Andate avanti a tutta forza”, ha detto, spronando i sindaci a puntare dritti e a “dare la spinta finale ai progetti Pnrr”. Un richiamo chiaro: i fondi europei hanno scadenze precise e non si può temporeggiare.

I sindaci presenti all’Anci, centinaia provenienti da tutta Italia, hanno ascoltato con attenzione. Qualcuno, a fine intervento, ha ammesso le difficoltà legate alla complessità delle procedure e ai tempi stretti. “Sappiamo che non è facile – ha detto un sindaco lombardo – ma bisogna fare di tutto per non perdere queste risorse”.

Regole europee intransigenti e reazioni dal territorio

Il ministro ha ribadito che chiedere una proroga significherebbe aprire una lunga e incerta trattativa a Bruxelles. “Perderemmo tempo e creeremmo false speranze”, ha detto Foti senza mezzi termini. Un messaggio che chiude ogni spazio a possibili slittamenti, tema caldo nelle ultime settimane tra Comuni e governo.

Fonti vicine all’Anci raccontano che molti enti locali speravano in più elasticità, soprattutto per i progetti più complicati o partiti in ritardo. Ma la posizione di oggi sembra definitiva. “Dobbiamo fare con quello che c’è”, ha commentato un assessore di Napoli appena uscito dalla sala.

Prossimi passi: monitoraggio stretto e rendicontazione puntuale

Il calendario del Pnrr prevede che entro fine 2025 tutti i lavori finanziati siano conclusi. La Commissione europea tiene d’occhio l’avanzamento e controlla che le spese siano giustificate. Ritardi o mancanze rischiano di costare la revoca dei fondi.

Nei mesi a venire, il governo intensificherà i controlli e darà supporto agli enti locali. “Siamo pronti a stare al fianco dei Comuni in questa fase finale”, ha assicurato un funzionario del Ministero dell’Economia presente a Bologna. Ma la linea è netta: nessuna proroga, nessuna deroga.

Sindaci in ansia, il tempo stringe

All’uscita dalla Fiera, tra i corridoi pieni di amministratori e tecnici, si sente un senso di urgenza. “Bisogna correre”, ha detto a mezza voce un sindaco toscano, guardando l’orologio. La sensazione diffusa è che ogni giorno valga oro per rispettare le scadenze del Pnrr e non lasciarsi sfuggire l’occasione dei fondi europei.

In fondo, anche se nessuno lo dice apertamente, il messaggio che arriva da Bologna è chiaro: la partita del Pnrr si gioca adesso, senza tempi supplementari.