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Il grande mosaico del nuovo Terminal Ravenna: quattro artisti, un’opera straordinaria

Il grande mosaico del nuovo Terminal Ravenna: quattro artisti, un'opera straordinaria

Il grande mosaico del nuovo Terminal Ravenna: quattro artisti, un'opera straordinaria

Ravenna, 14 novembre 2025 – Sta nascendo un nuovo terminal crociere a Porto Corsini, poco fuori Ravenna, un luogo dove architettura, arte musiva e tradizione marinara si fondono in un progetto che guarda avanti senza dimenticare le radici. L’inaugurazione è fissata per il 2026, ma il cantiere – interamente finanziato da Cruise Terminals International (CTI), la società madre di Ravenna Civitas Cruise Port (RCCP), insieme a Royal Caribbean Group (RCG) – è già sotto i riflettori di istituzioni, artisti e cittadini. L’obiettivo è chiaro: fare di Ravenna un punto di riferimento nel Mediterraneo per le crociere, valorizzando al contempo la sua storia e cultura.

Ravenna si racconta tra mosaico e architettura

Il nuovo edificio, firmato dall’architetto Alfonso Femia con lo studio Atelier(s) Alfonso Femia e il paesaggista Michelangelo Pugliese, non sarà solo un punto di arrivo per i crocieristi. “Abbiamo voluto puntare sull’identità ravennate – spiega Femia – mettendo in chiave moderna l’esperienza artigianale del mosaico. Il rapporto con il paesaggio, il confine tra terra e mare, e la ricca eredità artistica e storica sono stati i fari del progetto”.

Il terminal si affaccia su due scenari: il mare Adriatico e il parco alle spalle. I pannelli prefabbricati in cemento richiamano la forma della goccia, un simbolo ricorrente nell’arte bizantina, mentre la facciata sud sarà rivestita in ceramica con sfumature di blu, verde e oro, a evocare il viaggio e il Mediterraneo.

Il mosaico, cuore dell’accoglienza e dell’identità

Al centro del terminal ci sarà una grande opera musiva nella hall principale, promossa da RCCP, finanziata da CTI e sostenuta dal Comune di Ravenna, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale. La scelta dell’artista è affidata a una giuria che ha selezionato quattro nomi del territorio: Dusciana Bravura, CaCO3, Nicola Montalbini e Sergio Policicchio. Ognuno presenterà la sua proposta per i 25 metri quadrati di parete disponibili; il vincitore sarà annunciato a gennaio.

“Non potevamo che scegliere il mosaico, simbolo di Ravenna, come linguaggio per l’opera nella hall,” sottolinea Anna D’Imporzano, direttore generale di RCCP. “Sarà ammirata non solo dai passeggeri, ma anche dai turisti e da tutta la comunità.”

Istituzioni e artisti insieme per la città

Il progetto coinvolge in prima linea le realtà culturali locali: l’Accademia di Belle Arti e il Ravenna Festival partecipano alla selezione e alla promozione dell’opera musiva. “L’arte dà valore agli spazi che viviamo ogni giorno,” ricorda Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura e al Mosaico del Comune di Ravenna. “Siamo felici che si sia scelto di investire in una grande opera musiva in un luogo così importante, la porta d’accesso alla città. È un segno concreto di impegno per la valorizzazione di un linguaggio artistico su cui puntiamo molto.”

Un investimento per il futuro di Ravenna

Il nuovo terminal crociere rappresenta un tassello fondamentale per lo sviluppo turistico ed economico della città. “Con l’apertura nel 2026, Ravenna diventerà un homeport di livello mondiale per le crociere, perfettamente in linea con la sua storia millenaria come porta sul Mediterraneo,” afferma D’Imporzano.

L’investimento, tutto privato, punta a rafforzare il ruolo di Ravenna come punto di incontro tra Nord Europa e Mediterraneo orientale. Sarà con l’arrivo delle prime navi e dei passeggeri internazionali che si potrà capire l’impatto reale sull’urbanistica e sulla vita della comunità.

Tradizione e innovazione: la sfida del mosaico oggi

Il tema scelto per la grande opera musiva, “Il viaggio e il Mediterraneo”, richiama la lunga storia della città, ma apre anche una riflessione sull’identità di oggi. “Valorizzare il territorio è il motore di ogni nostro lavoro,” spiega Femia. “Crediamo che il territorio sia il vero valore su cui puntare, e l’architettura lo strumento ideale per farlo crescere e migliorare.”

A Porto Corsini, il mosaico non sarà solo un elemento decorativo. Diventerà un racconto visivo, un punto d’incontro tra chi arriva dal mare e chi vive la città ogni giorno. Un ponte tra passato e futuro, costruito pezzo dopo pezzo, nel cuore dell’Adriatico.